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Como, la Polveriera riapre ed è subito pienone: grande cibo, musica e giochi nell’abbraccio della Valbasca. Il programma degli eventi

Dopo a chiusura invernale oggi, sabato 23 marzo ha riaperto finalmente i battenti La Polveriera, il meraviglioso spazio aggregativo (perché chiamarlo semplicemente “ristoro” sarebbe davvero troppo riduttivo) nato due anni fa in Valbasca, nel cuore del Parco Regionale della Spina Verde, ridando vita, appunto, a una vecchia polveriera militare risalente al 1940 edificata per stoccare armi e munizioni lontano dal centro abitato. E tra musica, ottimo cibo e giochi è stato subito pienone.

Rinata grazie a un accurato restauro concluso nel 2019, dal 2022 è affidata alla gestione di tre soci: Tony De Falco, titolare di un altro locale amatissimo dai comaschi, il Birrivico di via Borgovico, sua sorella Martina e Edoardo Trombetta.

“Per il giorno della riapertura abbiamo in programma un concerto dal vivo de I Lucernari, dalle 13.30 alle 15.30, e un laboratorio gratuito per bambini dalle 14.30 alle 16 a cura dell’associazione Tintillà – racconta Martina De Falco – per il momento, saremo aperti solo il sabato e la domenica dalle 10 alle 19, oltre al lunedì di Pasquetta e poi, in base al tempo, tornerà a pieno regime l’orario estivo.

E naturalmente, con un calendario già a buon punto ma ancora da definire nei dettagli, da maggio torneranno gli amatissimi giovedì sera con concerti di band locali o dj set, ma anche novità come gli eventi del venerdì che vedranno appuntamenti con la stand-up comedy, quiz o serate di cineforum.

“Riproporremo anche laboratori per bambini, workshop, yoga e abbiamo arricchito ancora di più il nostro ‘angolo chill’ all’ingresso con tavoli da ping pong e calcetto e giochi per i più piccoli mentre, invece, quando la stagione lo permetterà ricominceremo con l’appuntamento del weekend per la colazione e con gli aperitivi – spiega – e ci saranno novità anche nel menù che, però, continuerà a puntare sui prodotti locali”.

La Polveriera

Via Arcioni, 8 – Parco Regionale della Spina Verde (Valbasca)

Sab-dom 10-19

riapertura sabato 23 marzo

ore 13.30-15.30 concerto de I Lucernari

ore 14.30-16 laboratorio gratuito per bambini con l’Associazione Tintillà

Info: 031 3732177

lapolverieracomo.it

Facebook: La Polveriera

Instagram: @lapolverieracomo

L’ARTICOLO CHE HAI APPENA LETTO E’ USCITO SU COMOZERO SETTIMANALE: ECCO DOVE PUOI TROVARLO

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28 Commenti

  1. Il turismo mordi è fuggi non è responsabilità di nessuna amministrazione presente o passata, a qualunque livello. È il turismo dei selfie causato dalla combo social-VIP. I ristoratori e gli albergatori hanno creato proposte accessibili economicamente e di qualche interesse culturale negli ultimi 25 anni? No, un po’ per colpa di tutti i veti. e le lamentele come le vostre, un po’ perché l’intetesse era mungere la vacca… fino a che si è ammalata. Assumersi le proprie responsabilità? Sia mai! Molto meglio un sempre vivo “piove, governo ladro”. Poi quando queste iniziative arrivano vi lamentate perché non rispettano i vostri canoni.

  2. Cani che non vengono dati in adozione di proposito poiché al diminurie del numero di ospiti del canile diminuisce la quantità di fondi ricevuti. Oh, guarda! Tra gli eventi in programma in polveriera c’è un evento dedicato ai cani e ai loro proprietari. Poi quello sul rapporto genitori figli, le iniziative di solidarietà, la cultura vegana, la storia e l’esplorazione della Valbasca… Ma non erano solo panini, birrette e musica fastidiosa? Immagino che la vostra risposta sarà “tutto molto bello ma fatelo da un’altra parte”. Non somiglia molto a “aiutiamoli a casa loro?” Mmmmm… quanta ipocrisia.

    1. Se una persona scrive “A” ciò non autorizza i lettori ad affermare che ha scritto anche “B”.

      Le iniziative che lei ha indicato sono lodevoli e benvenute a mio parere.
      Cosa invece non le risulta chiaro del ragionamento che di bar, musica e baccano siamo abbondante pieni e che dunque non si capisce perché piazzare appunto un nuovo bar in Valbasca?

  3. Complimenti a tutti i commentatori… ovviamente tutti boomer che oltre a criticare non sanno fare nulla di costruttivo né di produttivo. Del resto perché dare modo a 30/40enni più preparati e capaci di voi di attirare gente in Spina Verde? Se fosse per voi tutte le strutture del parco sarebbero nello stato della Respaù. Gli animali? Se voi camminaste veramente per tutta la Spina Verde (non solo per il comodo anellone intorno al canile) trovereste i segni di corna, le feci, ammirereste il volo dei rapaci. Questa struttura occupa una superficie minima del Parco e gli animali, più furbi e intelligenti, chiaramente di voi, se ne tengono alla larga avendo a disposizione molto altro spazio. Il passaggio delle macchine? Quando i fanatici del canale si addentrano nel parco, ben oltre la posizione della polveriera, tutto bene, quando la musica o le persone non sono di vostro gradimento SCANDALO. Vergogna: siete la rovina del vostro stesso territorio.

    1. Bravo , vai a bere l’aperitivo in un parco naturale.
      Mi raccomando con la Harley smarmittata o auto fino alla porta , sia mai che le ragazze che arrivano con i tacchi a spillo li rovinino…(viste più volte)
      PS. Io i sentieri li percorro tutti a piedi ed in bici.
      Solo gente come lei può giustificare una iniziativa assurda e fuori luogo come questa .
      E lo si vede dai commenti!

    2. Attendevo il commento contenente insulti per gli usuali “boomer”.

      Sig. GM posso dirle che frequento boschi e montagne da una vita e ho ben osservato quali danni a questi ambienti possano portare attività commerciali fuori contesto.

      È patente che il cittadino medio, intervistato sulla questione, affermerà: “Che male c’è ad avere un bar in Valbasca? C’è già un sacco di ressa al Goi…”.

      Io ne faccio una questione di principio: siamo già soffocati dal cemento e abbiamo centinaia di bar a portata di mano, abbiamo sì bisogno di attivarne un altro in Valbasca?
      Abbiamo bisogno di vedere frequentatori interessati solo agli alcolici in un luogo ove dovrebbero esserci solo amanti del verde?
      Possibile non si riesca a pensare di recarsi in un bosco solo per ciò che esso rappresenta, un bosco appunto?

      1. Purtroppo certi individui hanno paura del silenzio e della solitudine; è per forza necessario aggregarsi e far rumore per dimostrare di esistere. È triste, ma è così.

      2. Io non bevo per gravi problemi medici, non ho una moto e uso l’auto il meno possibile. Ragazze con i tacchi a spillo? “Viste più volte” … molto inquietante questa osservazione, fa molto voyeur ma soprattutto denota una persona che osserva e giudica senza informarsi ne conoscere. Conosco bene i De Falco: Tony e sua sorella sono una seconda generazione di ottimi ristoratori (la precedente gestiva con successo una baita a Brunate) che conosce profondamente il territorio, le sue realtà sociali, economiche e sportive, lo rispetta e le ragazze con i tacchi a spillo o i possessori di Harley (visto quanto costano) non rientrano nella loro clientela tipo. Ha provato a guardare il calendario eventi? Forse si stupirà per il tipo di iniziative proposte poiché, contrariamente a quanto lei crede, non si tratta solo di musica e aperitivi. Non cercate di mascherare la vostra intolleranza dietro buoni propositi: non vi piace la gente che avete visto, non vi piace la musica che avete sentito ma soprattutto non volete che nulla cambi anche a costo di lasciar morire la città. Purtroppo per voi, siete prossimi a lasciare questo mondo che, dopo aver danneggiato per decenni, non siete più in grado di gestire in modo competente, solidale e non avete nessuna visione del futuro. Non vi rimpiangeremo ma vi guarderemo con tristezza cercando di biasimare i vostri catastrofici errori. Cedete il passo, avete già fatto “abbastanza”.

        1. Le ragazze con i tacchi a spillo era per far notare che forse quelcuno si aspettava una discoteca ed ha dovuto attraversare un prato.
          Magari poi io son più giovane di lei e comunque ben più amante della NATURA che queste iniziative DISTRUGGONO.
          Buona continuazione “GM” , le rimbalzo i suoi “auguri”.

          1. Nel mio caso, nonostante la relativamente giovane età, una morte da qui a pochi anni è una certezza ma non le spiego nemmeno il perché: della compassione di individui come lei non so che farmene. Le do però una certezza: fin quando la signora nera con la falce non tornerà a farmi visita non smetterò MAI di lottare affinché la vostra arroganza, intolleranza e ignoranza non si propaghi continuando a fare danni.

        2. Beh, non c’è che dire, complimenti per il livore. Ma per fortuna so, per esperienza, che non tutti i 30/40 sono tanto spocchiosi e intolleranti.

          1. Livore meritato visto come avete ridotto la città, il paese e il pianeta. Voi avete creato lo scontro generazionale, non noi. Avete inquinato, sprecato, dimenticato le peculiarità del territorio (conoscete un decimo dei formaggi tipici del Lario e avete dimenticato cos’è una misolta) e non siete pronti al confronto sano tra culture che crei fusione senza perdere tipicità, avete votato DC e PSI (Gladio e Tangentopoli), avete smesso di lottare per i diritti dei lavoratori (dipendenti o piccole P. IVA che siano), avete abusato dell’automobile e smesso di andare regolarmente in bici, non siete più capaci di cucinare, ecc, ecc, ecc. I 30/40 sono arrabbiati e hanno figli con un altissimo tasso di suicidio e che fanno un spropositato uso di psicofarmaci e sostanze perché avete permesso che si rubasse loro ogni prospettiva… e continuate a negare le vostre colpe!

        3. “Avete”, “Non avete”, ecc.
          Quanta supponenza di conoscere l’interlocutore.
          Inoltre bisognerebbe parlare delle cose, e non delle persone.

          E inoltre sì, nel caso della Valbasca vorrei nulla cambiasse, se cambiamento significa introdurre nel parco attività commerciali di questo tipo.
          Lei forse non ha visto cosa è successo in luoghi ove taluni rifugi sono stati trasformati in balere.

  4. Basta una buona parola con amici degli amici e si fa quello che vuole? Ma Guardie Ecologiche, Nas, Ufficiale Regionale e Provinciale preposti che autorizzazione hanno concesso?, Ah già! Visto che il 60% della popolazione Italica non vota sono abituati a farsi rieleggere dagli amici sopraelencati.

  5. Attività vergognosa e deleteria: auto, moto, una discoteca mascherata, sporcizia e inquinamento in un angolo di un parco naturale. Gli animali e l’ambiente ringraziano questo biotipo nefasto per la natura, incapace di sopravvivere senza aperitivo, panino, birretta e cacofonie associate. Bella coppia con il lido al lago di Montorfano.
    Ci meritiamo l’estinzione soffocando tra i gas di scarico di un parcheggio

  6. Chissà se i responsabili del parco spina verde leggeranno i commenti a questo articolo.
    D’altronde dovevano trovare il modo di utilizzare una struttura dove hanno speso 300.000€ di contributi europei.
    Un altro disastro nel raggio di poche centinaia di metri assieme al laghetto delle rane ora buca piena di rovi.
    E vedremo cosa combineranno sul monte Goj, già li ho sentiti parlare di strade forestali …….che diventeranno terra di conquista per i SUV.

    1. Mario+… Franchino dove l’hai lasciato? Perché almeno le sue stronzate avevano lo scopo di animare le serate. La Baita Monte Goi ormai da 10 anni è un esempio di recupero, miglioramento, conservazione e valorizzazione di una struttura che, fosse stato per i comaschi, sarebbe in stato precario se non di abbandono. Tu non sai, perché non c’eri, lo stato di degrado in cui si trovava il piano inferiore 10 anni fa, la quantità di infiltrazioni che mettevano a rischio la struttura, la vegetazione che stava inglobando la baita, lo stato pessimo in cui versava l’arredamento esterno e il degrado all’interno del chiosco. La sporcizia all’interno della struttura, lo stato del camino e delle parti in legno. Per non parlare dello stato dei boschi e dei sentieri circostanti (purtroppo devastati dal tifone della scorsa primavera, con centinaia di alberi sanissimi divelti dal suolo). 10 anni fa si facevano 30 coperti la domenica. Mentre le altre baite della Spina Verde (e non solo) falliscono, Monte Goi è gestito da personale preparato nella gestione del verde, nella cucina e nella comunicazioni. In questi anni si sono alternate due gestioni, entrambe di successo ed entrambe, casualmente, NON COMASCHE ma che hanno amato, conservato e sviluppato quella cima benedetta da uno splendido paesaggio. Per tua informazione, la gestione attuale osserva RIGOROSAMENTE, i divieti di transito imposti utilizzando la sbarra all’inizio del sentiero. Hai proprio pisciato fuori dal vaso, porta rispetto per chi lavora duramente per te e il tuo territorio anziché criticare perché non sai come occupare le tue giornate.

      1. E chi ha parlato della baita?
        Io ho sentito dai responsabili del parco che vogliono aprìre NUOVE forestali!
        Forse il risultato del volume troppo alto di ieri in polveriera?

        1. Se non si sta parlando delle attività commerciali che portano vita e frequentazione al territorio… di cosa stiamo parlando? Di niente. Ah… lei contestava i responsabili del parco, saranno dei pericolosissimi comunisti che si fanno le siringhe di spinelli. Ah, no, sono leghisti, berlusconiani, neo fascisti con il crocefisso che salvano i “falò tradizionali”! Questa polveriera sarà piena di “zecche” e di pericolosissimi africani mussulmani stupradonne oltreché spacciatori! Non continuerò a rispondere perché ripeterei quanto scritto nel mio ultimo commento di stamattina (25/3 ore 11:40 ca).

  7. La necessità di una siffatta attività commerciale in Valbasca ne sentivano il bisogno principalmente coloro che del boschi poco importa; si è già vista inoltre piu sporcizia e un cambio del tipo di frequentatori del posto.

    Spesso mi è capitato di passeggiar in quei luoghi per cercar quiete, venendo ammorbato dalla musica ad alto volume proveniente dal bar.

    Non ci riesce davvero di lasciar tale un luogo verde, senza aperitivi, birrette, panini, musica e così via.

  8. Evento fuori luogo. P.S tremonti angela ..ricordate cosa disse dei cani nei canili “”si dovrebbe arrivare a prendere la decisione per cui gli animali che non vengono adottati entro un determinato periodo di tempo vadano soppressi”””

  9. Ringraziamo i geni che gestiscono la spina verde, un altro danno grandissimo per chi vuole vivere il parco con tranquillità e pace. Animali che scappano e danno permanenti a tutto l’ecosistema

    1. 100 sqm vs 1000 ettari di parco… che enorme impatto ambientale! Siete imbarazzanti per incompetenza e intolleranza.

  10. Stanno entrando troppe auto!
    Se uno vuole camminare cammini! o vada a Como ! presto sarà tutto un parcheggio x voi!!! Non qua!!!

    1. Sono anni che entrano troppe auto, il 90% dirette al canile. La polveriera è all’ingresso del parco, il canile ben all’interno. Molto facile individuare qual è l’origine del problema.

      1. Continuiamo a far finta di non capire ……”giovane”.
        Ingressi lato ALBATE , via Della Porta e via Arcioni.
        Venga a vedere quante auto ci son parcheggiate nel prato i fine settimana e soprattutto all’orario aperitivo.

  11. In un PARCO naturale musica a tutto volume , gli animali del bosco ringraziano.

    Ma andate da un’altra parte con queste cose , non vi basta aver rovinato la Città con il turismo da “cavallette” mordi e fuggi ?

    Ora comincia l’invasione con auto e moto al seguito parcheggiate ovunque, ovviamente…..

    Vedremo se verranno rispettati gli orari di chiusura serali , lo scorso anno mai.

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