Mentre il cantiere per la Variante della Tremezzina è in uno stato di assoluta incertezza ecco che arrivano le prime buone notizie per un’altra opera essenziale per la viabilità: la Variante di Argegno. Come noto il paese del lago dal punto viabilistico rappresenta uno strozzo assai pesante e da decenni si immagina la costruzione di un percorso alternativo.
Regione Lombardia ha infatti approvato la convenzione per la progettazione. Il provvedimento ha ottenuto il via libera della Giunta regionale su proposta dell’assessore alle Infrastrutture e Opere pubbliche, Claudia Maria Terzi, e vede coinvolti, oltre alla Regione, Anas, la Provincia di Como, la Camera di Commercio di Como e Lecco, il Comune di Argegno, il Comune di Tremezzina e la Comunità Montana Lario Intelvese.
ASSESSORE TERZI: “REGIONE IN CAMPO PER SOSTENERE IL TERRITORIO”
“Lo schema di convenzione – sottolinea Terzi – è finalizzato all’avvio della progettazione della Variante, indispensabile per superare le problematiche viabilistiche legate all’attraversamento di Argegno, punto non ‘risolto’ della SS 340. In questo accordo Regione Lombardia ha il ruolo di mediatore tra enti, in quanto il suo impegno specifico è sostenere il progetto dell’opera nelle varie sedi istituzionali, affinché la Variante venga inserita nel prossimo Contratto di Programma tra Anas e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per il finanziamento statale e per la sua realizzazione. Quest’opera intende potenziare e riqualificare la rete viaria per valorizzare anche la vocazione turistica di Argegno e del territorio circostante”.
La strada statale 340 ‘Regina’ costituisce un’importante arteria di traffico, l’unica via di collegamento a nord della Provincia di Como lungo la sponda occidentale del Lario, e da sempre sopporta elevati flussi di transito pendolare, merci e turistico. La progettazione di una variante in galleria, della lunghezza di circa 1,5 km, sgraverebbe l’abitato di Argegno della quota più consistente di traffico, soprattutto di veicoli pesanti e pullman turistici, rendendo più agevole la percorrenza della statale nel suo complesso e tutelando un ambito dal notevole pregio naturalistico e paesaggistico. La convenzione approvata regola i rapporti fra i diversi soggetti, per arrivare a una prima progettazione della Variante.
In particolare, con la sua sottoscrizione, sono previsti i seguenti impegni:
– per Regione Lombardia il sostegno del progetto nelle varie sedi istituzionali;
– per la Provincia di Como la predisposizione e approvazione del Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali (DocFAP), coordinandosi con Anas per gli aspetti tecnici di propria competenza, e la contribuzione di una quota parte degli oneri economici;
– per la Camera di Commercio di Como e Lecco, la Comunità Montana Lario Intelvese, il Comune di Argegno e il Comune di Tremezzina, la contribuzione di altre quote parti dei relativi oneri economici per la redazione del DocFAP.
ASSESSORE FERMI: “GRANDI BENEFICI PER LA SPONDA OCCIDENTALE DEL LARIO”
“Con questa convenzione – aggiunge l’assessore all’Università, Ricerca, Innovazione, Alessandro Fermi – mettiamo un altro tassello per il miglioramento delle infrastrutture viabilistiche intorno al lago. La Variante di Argegno è importante per decongestionare il centro di questo bellissimo paese che si affaccia sul Lario che, come tutti gli altri paesi intorno al lago, sta vivendo stagioni turistiche che portano flussi di auto spesso difficili da controllare. Con l’avvio di questa progettazione siamo certi di portare grandi benefici a tutta la sponda occidentale del Lario. Un primo passo che conferma la volontà di tutto il territorio di migliorare la percorrenza della Regina”.
Le novità sono accolte con vivo entusiasmo dalla consigliera regionale di Fratelli d’Italia Anna Dotti nata ad Argegno e già sindaco del paese:
“Soddisfatta per il primo passo”: Cosi Anna Dotti, Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia al Pirellone commenta l’approvazione dell’accordo di programma per lo studio di fattibilità sulla Variante di Argegno. “Il progetto della Variante di Argegno, necessario in continuità con il cantiere della variante della Tremezzina rappresenta il frutto della coesione tra più enti dei quali capofila è il Comune di Argegno sostenuto dalla Provincia di Como, dalla Comunità Montana Lario Intelvese e dal Comune di Tremezzina.
L’opera rappresenta rilevanza strategica in quanto è volta a decongestionare e alleggerire il flusso viabilistico, che specialmente nei mesi estivi, caratterizza il territorio. Ringrazio l’Assessore Terzi per la sensibilità con cui ha risposto ad una richiesta del territorio”.
22 Commenti
Possono fare tutto quello che vogliono…
Poi se ci sara un alternativa e non ci sarà più flusso in paese i ristoranti e i bar ne risentiranno.
Le persone che vivono col turismo saranno penalizzate.
E cosa diranno quando il flusso di macchine si imbottigliera a como?
Ci sarà un collasso non più al nodo di Argegno ma all uscita del tunnel di cernobbio.qualunque cosa vogliano fare ci sarà sempre traffico perché sono strade con troppa affluenza di veicoli
Se la strada ha dei lati critici da il tempo a como di smaltire il traffico,ma se la strada è tutta scorrevole poi cosa succede a como?
È la solita storia!
Io non capisco come si fa a non capire che togliere il traffico in transito dai paesi turistici (e non) sia un toccasana specialmente per il turismo!
Menaggio da quando è tagliata fuori dal traffico ha avuto un boom turistico gigantesco, al punto di aver cambiato volto.
Allo stesso temoo Porlezza piange amaramente la scelta di aver fatto uscire la galleria sul lungolago!
Non si fermano più neppure i frontalieri per paura di perdere il posto in colonna! Porlezza sarebbe un caso da studiare in quanto non ha avuto uno sviluppo turistico paragonabile a Menaggio.
Mi dispiace ma il non voler spostare il traffico in transito su una variante per me è un suicidio economico!
Purtroppo in Italia vi sono troppi miopi
Il traffico destinato alla Valle d’Intelvi passerà ancora per il paese. E chi vorrà fermarsi ad una Argegno più umana, dove consumare qualcosa vista lago potrà farlo, e non scappare via da quella che sembra la tangenziale di Milano in ora di punta. Quanta gente vorrebbe fermarsi, ora e non può? Quanta gente pensa “togliamoci da questo casino”? A una gradevole località sul lago non può che fare bene, anche economicamente, la eliminazione delle code, mi creda.
Esatto
Se fosse tutta in galleria, senza viadotti – scempio che tagliano la val d’Intelvi… perché no, sarebbe una buona cosa.
Piuttosto che sparare neve sul San Primo o insistere col ponte sullo stretto… quando ne dicono una giusta riconosciamoglielo.
Semmai, il problema è che alle parole non seguiranno celermente i fatti. Ma se non si inizia nemmeno a parlarne…
Nel frattempo, Salvini, Fermi e compagnia cantante… tra un po’ si fa il presepio. Novità per la Tremezzina?
Chiunque frequentasse il lago sapeva che la variante senza tagliare pure Argegno era un’anatra zoppa. Andava usata la TBM invece i tunnel con l’esplosivo, ora sta burla della variantina d’Argegno.Io fossi questi politici mi vergognerei ad uscire di casa loro no sui giornali in TV a raccontare le solite palle galattiche…
Il progetto della variante di Argegno esisteva già da circa 35 anni fatto dalla comunità montana Lario intelvese…poi è sparito tutto….
Sarà un altra contonata come la tramezzina iniziata poi piantata li a metà o il lungolago 20 anni per finirlo?
Va bene tutto quello che riguarda allo snellimento del traffico,ma nessuno parla per il tratto Como-Bellagio o Lecco- Bellagio,eppure di traffico c’è ne anche li,o siamo cittadini di serie C?.
Potenziare e ampliare la rete dei servizi di trasporto pubblico, sia su acqua che su strada, è argomento di livello troppo superiore per i nostri rappresentanti politici e per i nostri amministratori. I primi per generica e imbarazzante impreparazione, i secondi per drammatica cecità.
Qualcosa dovranno pure pensare per giustificare il loro lauto stipendio. Altrimenti la gente potrebbe pensare che sono perfettamente inutili
Fare i progetti, pagarli, e non fare le opere o iniziarle per poi piantarle lì è un sistema collaudato per fottere soldi pubblici. Proprio non ce la fanno a non rubare.
Inutile ripetere che il lago offrirebbe e in tempi brevi la soluzione al traffico, permettendo di risparmiare lo scempio del territorio…….
E come? Sa come è composto il traffico che intasa la strada del lago? Nemmeno duecento traghetti-catamarani basterebbero, suvvia… o pensa ad un tunnel subacqueo?
Iniziamo a levare il traffico pesante dalla regina: merci su chiatte (che se ci mettono un giorno intero a raggiungere l’alto lago non sarà mica un problema) e turisti sui battelli invece che sugli autobus (che vengono qui proprio per vedere il lago)
Non si è ancora cominciato con la tremezzina….e pensano alla variante di Argegno. Ma in quale secolo saranno pronte???? Visto che in provincia di Como tutto quello che toccano non finisce maiiiiiii
Belle presa x il c……lo. Fumo negli occhi al popolino.
La variante non verrà completata per via dei costi…e purtroppo perché viviamo in Italia, patria dove i lavori non li dirige il governo ma da istituzioni parallele. Di per sé si era visto che la variante era una cagata pazzesca visto il collo di bottiglia (non quella che bevono prima di decidere) ad Argegno. Che dire….ringraziamo i poveri sindaci che ci rappresentano, gli auguriamo di incassare il più possibile dalle tasse di soggiorno dei b&b legali e non…e di rimanere in ambulanza in coda per un po’ di ore ….Haa e vero loro vanno in elicottero.
Che geni ! roba da applausi…sulle loro guanciotte
C’è già un cantiere bloccato a pochi chilometri da li, ne vogliono un altro? Masochisti…….
Ahahahhahaha ma si renderanno almeno conto ?
Belle parole…. ma tanto forse nel 2050 si sarà fatta tutta la galleria di Ossuccio e Argegno.
Prima VOGLIONO fare il PONTE della Follia e del DELIRIO DI CHI LO VUOLE!!!
Qui siamo abituati ad aspettare e sperare ormai…