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Faggeto il 30, Cernobbio a giugno: lidi pronti all’estate. Meno posti, più “coccole” ai clienti (e qualche timore)

Dopo la diffusione delle linee guida anche per spiagge e stabilimenti balneari, da parte di Regione Lombardia, i lidi sul Lago di Como valutano quando e come ripartire al meglio.

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Ne sono un esempio Faggeto e Cernobbio: il primo ha già una data fissata per la riapertura, il 30 maggio, mentre il secondo prevede di rivedere i clienti a partire dal mese di giugno.

“Ci stiamo preparando per attuare le nuove disposizioni del Governo – così Chiara Masserano, titolare del Lido di Faggeto Miamilaryo – La riapertura è fissata per il 30 di maggio, con due mesi di ritardo rispetto agli altri anni. Creeremo nove piazzole riservate, con lettini e ombrelloni, da cui si potranno avere a disposizione i servizi direttamente in postazione grazie a un campanello da cui si chiamerà il cameriere. Non faremo servizio al banco. In più, metteremo sedici sdraio sulla terrazza. Quindi, i posti per i clienti verranno dimezzati”.

 

A fronte di una stagione turistica non ancora iniziata, e che secondo i più tarderà ad avviarsi, la titolare del lido di Faggeto Lario pensa a una clientela più locale. “Quest’estate tante persone non partiranno, quindi avremo sicuramente maggiori clienti del territorio – spiega – ma anche da Milano, ogni anno abbiamo molta gente che viene proprio dal capoluogo lombardo e credo che quest’anno saranno ancora di più”.

“Sentiremo la mancanza dei turisti stranieri, certamente – conclude – ma saremo in grado di garantire un servizio più attento ai pochi clienti che verranno da noi. Per le prenotazioni, che sono obbligatorie, stiamo creando un nuovo portale al fine di gestirle direttamente online”.

Una conferma sull’intenzione di riaprire arriva anche dal Lido di Cernobbio, come spiega la stessa manager Magda Cattaneo: “Pensiamo di ripartire con il servizio di ristorazione a inizio giugno, mentre per le piscine dovremo aspettare fino a metà del mese. Avremo ingressi ridotti e attueremo tutte le misure di sicurezza per il distanziamento tra le attrezzature”.

Nonostante la voglia di ripartire, la manager del Lido di Cernobbio non nasconde le preoccupazioni in merito ai costi. “Il turismo mancante è un grande problema – continua Magda Cattaneo – Speriamo che i Comuni del territorio vadano incontro a chiunque abbia un canone da pagare, agevolandolo con le spese. Noi siamo piccoli e abbiamo già dovuto ridurre i dipendenti, è importante riaprire ma comunque non possiamo dimenticare che abbiamo dei costi da sostenere. Ogni attività sul Lago di Como è come una Ferrari, ma quest’anno rischiamo di avere le stesse performance di un Apecar”.

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