Nel piccolo e incantevole borgo in provincia di Como, Fabbrica Durini nel comune di Alzate Brianza, c’è una grande mobilitazione con raccolta firme. Cosa succede? Scrive alla redazione Marco Bonetto, del gruppo Giovine Alzate, Consigliere Capogruppo nel Comune di Alzate Brianza. E spiega: “Ho organizzato una petizione per chiedere che vengano demolite le cascine pericolanti di Fabbrica Durini”. Nel dettaglio spiega in una Nota:
Raccolta firme per salvare Fabbrica Durini
Non possiamo più aspettare. Questa situazione, che da anni tiene in ostaggio il borgo di Fabbrica, deve finire. Ho messo insieme una squadra per lavorare a una proposta concreta, seria ed efficace, da sottoporre alla Soprintendenza ai Beni Culturali. Consapevoli che il recupero delle cascine è ormai compromesso, la priorità è mettere in sicurezza gli abitanti di Fabbrica Durini e tutti coloro che, quotidianamente, transitano da via Manzoni e dal passaggio a livello, sulla strada che porta da Fabbrica ad Alzate.
Sabato 18 ottobre e domenica 19 ottobre, dalle 8:00 alle 13:00, sarà possibile firmare la petizione, dal momento che saremo presenti con un gazebo in via Aldo Moro, nel parcheggio della gelateria. Venerdì 24 ottobre, alle 20:45, si terrà una serata pubblica di approfondimento presso l’Oratorio di Fabbrica, dove esporremo concretamente la proposta e spiegheremo meglio la “questione Fabbrica”. Saranno presenti e interverranno l’architetto Mattia Pedrini, il dottor Alberto Roncoroni e il consigliere Valerio Colombo, collaboratori nell’ideare e promuovere la petizione.
L’obiettivo della raccolta firme è semplice ma urgente: dimostrare che un’intera comunità chiede interventi concreti e immediati. Gli episodi recenti — tra cui il crollo di una cascina a poche decine di metri dalle abitazioni — dimostrano che la situazione è diventata insostenibile. In campagna elettorale abbiamo promesso che ci saremmo occupati di questa situazione, e così è stato. Non si tratta di cancellare la storia, ma di salvare il borgo e restituire dignità a un luogo che da troppo tempo vive in uno stato di degrado. Siamo sicuri che anche gli amministratori e i consiglieri di maggioranza sosterranno questa iniziativa, senza soffermarsi sulle differenze, senza creare polemiche, ma pensando alla gente di Fabbrica Durini.
In questa sfida – per molti “una battaglia persa” – a risuonare nelle nostre menti sono le parole del grande Paolo Borsellino:
“Se le cose sono così, non vuol dire che debbano restare così”.
Marco Bonetto
E poi il testo della petizione su Change.org (qui il link):
Fabbrica Durini: rimuoviamo i vincoli e demoliamo gli edifici pericolanti!
Il problema
Chi interessa?
Questa petizione riguarda tutti noi, cittadini di Fabbrica Durini e del territorio circostante, che da anni conviviamo con un pericolo quotidiano. Le vecchie cascine abbandonate e gli edifici pericolanti minacciano la sicurezza di chi abita, lavora o semplicemente transita in zona. Oggi non è possibile intervenire perché vincoli imposti dalle Belle Arti impediscono la demolizione e la messa in sicurezza di strutture ormai compromesse.
Qual è la posta in gioco?
Se nulla cambierà, Fabbrica continuerà a degradarsi: aumenteranno i rischi di crolli, l’abbandono e la microcriminalità. Chiediamo alla Sovrintendenza ai Beni Culturali di rimuovere i vincoli che bloccano ogni intervento, e al Comune e alla Provincia di collaborare per restituire sicurezza, decoro e futuro a Fabbrica, permettendo finalmente la demolizione dei ruderi pericolanti e la riqualificazione dell’area.
Perché è giunto il momento di agire?
I crolli recenti hanno dimostrato che non c’è più tempo da perdere. Non possiamo aspettare la tragedia. Serve un atto di responsabilità e collaborazione tra le istituzioni per liberare Fabbrica Durini dai vincoli che la tengono ferma e restituirle dignità, sicurezza e futuro.
👉 Firma anche tu per chiedere la rimozione dei vincoli e la messa in sicurezza di Fabbrica. Grazie!