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Dormitorio. Sì, ma chi ci va? (soprattutto stranieri). Quanto costa? (1 milione per 4 anni)

Da giorni, settimane, il dibattito sull’istituzione o meno di un nuovo dormitorio permanente per i senzatetto in città tiene banco. Una mozione trasversale è in discussione al consiglio comunale di Como ma la questione è ampiamente debordata oltre le mura del palazzo.

A oggi, non è stata ancora individuata una struttura e – per le caratteristiche stesse di una mozione, documento di indirizzo politico e non tecnico – non sono specificati costi, numero dei possibili ospiti, del personale eccetera.

Nello stesso tempo, però, come noto un dormitorio in città c’è già da anni: la Casa Ozanam di via Napoleona data in locazione dai proprietari (l’omonima associazione) al Comune di Como, in collaborazione con Caritas.

Diciassette camere su due piani, per 56 posti attivi dalle 20 alle 8 del giorno dopo; sosta massima di 30 giorni (15 per non residenti), priorità da bando ai residenti nell’ordine a Como, in Provincia, in Lombardia; sette persone impiegate con continuità (tra professionisti e addetti alle pulizie); nettissima prevalenza di stranieri: sono queste alcune delle caratteristiche dell’Ozanam contenute in una recente relazione riassuntiva dell’amministrazione, in vista della nuova gara per la gestione.

Riguardo a questo aspetto, la gara per la gestione del dormitorio di via Napoleona copre un periodo di due anni (valore dell’appalto 350mila euro) con opzione esercitabile per altri due (somma totale dell’eventuale periodo di quattro anni 946mila euro).

Si tratta di un esempio concreto – per quanto specifico – per dare almeno un’idea di quale impresa sia, sotto ogni profilo, sia la gestione di un dormitorio pubblico a Como.

QUI LA RELAZIONE INTEGRALE DEL COMUNE SULLA CASA OZANAM

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