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Como, inaugurato il monumento per il brigadiere Luigi Carluccio. Il figlio: “Mi hanno tolto i tuoi abbracci ma io vivo nel tuo esempio”

È stato inaugurato questa mattina ai giardini di piazza del Popolo a Como il monumento realizzato dall’architetto Margherita Roda che ricorda il brigadiere del Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza Luigi Carluccio, artificiere, che perse la vita nel compimento del proprio dovere il 15 luglio 1981 durante quella che verrà ricordata come “la notte dei fuochi”, quando ben otto ordigni esplosivi furono rinvenuti nei vicoli del centro storico di Como.

Il giovane artificiere, componente del nucleo antisabotaggio della questura di Milano, era stato chiamato a intervenire per disattivare gli ordigni esplosivi. Riuscì a disennescarne una parte prima di rimanere mortalmente ferito, in viale Lecco, dalla deflagrazione di uno di essi.

Tra le molte autorità, oggi a Como era presente anche Lamberto Giannini, capo della polizia di Stato: “Gli anni di piombo sono stati anni di orrore per le sofferenze umane che hanno provocato ed è giusto che siano ricordati, che si conservi la memoria attraverso simboli che possano essere visti. Così il brigadiere Carluccio continuerà a fare il suo lavoro per noi: i nostri caduti sono ancora la nostra carne viva”.

Ha poi preso la parola il Sindaco Mario Landriscina: “Chissà quante volte il figlio si è interrogato sul sacrificio eroico del padre che ha salvato tante vite. La città gli sarà eternamente grata”.

Anche il Questore Giuseppe De Angelis ha rimarcato come il brigadiere abbia “donato la vita” facendo il proprio dovere.

Ha  poi preso la parola il figlio del brigadiere Carluccio, Alessandro, visibilmente commosso.

“Grazie a quanti si sono adoperati per realizzare questo monumento che onora la memoria di mio padre. Un misto di orgoglio e tristezza mi accompagna. Non ho conosciuto fisicamente mio padre ma solo attraverso le foto, avevo 21 mesi quando è mancato. Sarebbe stato bello ricordare anche un solo abbraccio da parte di mio padre. Io questo ricordo non ce l’ho, non ho il ricordo di giornate al mare o pranzi in famiglia la domenica. Sono stato privato di tutto ma ringrazio mia madre per avermelo fatto conoscere attraverso le lettere e le poesia che amava scrivere. Io condanno gli assassini di mio padre mai individuati, ma spero si siano convertiti a nuova vita e si siano resi conto del dolore che hanno creato. Grazie Polizia, grazie papà, grazie Como”

È intervenuto anche il sottosegretario all’Interno, Nicola Molteni.

“Il valore della memoria verso i generosi servitori dello Stato che hanno sacrificato la loro vita per lo Stato e per la sicurezza di tutti noi, è fondamentale”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Un commento

  1. Onore a Luigi Carluccio.
    Onore ai Suoi colleghi di quella notte d’inferno.
    Il più bel monumento sarà quando i responsabili degli attentati di quella tragica notte saranno resi noti.

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