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I dubbi degli architetti, la rivolta dei lettori: bufera sul lungolago-libellula. Gervasoni: “Lo presenteremo alla città”

In un passato recente furono le panchine “bara” in piazza Volta a scatenare il dibattito.

Oggi si discute delle future panchine “libellula” e non solo.

I rendering del nuovo lungolago ma anche dei nuovi giardini, mostrati ieri in anteprima da ComoZero ( qui il nuovo lungolago) hanno scatenato le più svariate reazioni. C’è chi è rimasto senza parole e non perché meravigliato da cotanta bellezza e chi ha cercato di sdrammatizzare con una battuta di spirito. Battute che però in certi casi si sono mostrate ancor più dirompenti. Nessun intento ovviamente di criticare quanto realizzato da professionisti e approvato dalla giunta di Palazzo Cernezzi ma solo uno spunto per aprire una discussione che sarà immediata e sicuramente porterà a reazioni e prese di posizione anche da parte della politica e della società.

Ecco allora che teatro di questo insolito match tra favorevoli e contrari sulle novità illustrate, è stato come sempre Facebook. Tra i tanti interventi quello di Attilio Terragni, che osservando l’enorme pensilina (la battery indicata dal progetto dove andranno due chioschi e la biblioteca con hotspot), prevista nei giardini ( qui i rendering dei nuovi giardini ), ha laconicamente commentato “Nessuna poetica del lago, questa immagine potrebbe stare su un’autostrada”.

Costruzione questa che ha scatenato altri curiosi commenti del tipo “ci sono anche la pompa per la benzina e le colonnine per l’elettrico?”, scambiando ironicamente questa costruzione per un autogrill. Per finire con un “sembra la partenza degli autobus da Milano Lampugnano”.

Non molto diverso il tono passando ai commenti sul lungolago, a partire dalla richiesta, quasi un’invocazione, del consigliere del Gruppo misto Ada Mantovani che dice “spero si apra un ampio dibattito, a partire dagli ampi intarsi nel porfido evocativi di animali marini”. Va specificato che gli animali marini, pur essendo in riva al lago, derivano dal fatto che la passeggiata sarà dedicata a Plinio il Vecchio e ai rimandi alla sua Naturalis Historia. E dunque, il Lungo Lario Trento sarà dedicato alla Zoologia (Libro IX/Animali marini, libro X/Ornitologia, Libro XI/Insetti); il Lungo Lario Trieste invece alla Botanica.

Sempre sul lungolago, un altro nome notissimo, l’architetto Lorenza Ceruti, ha espresso diversi dubbi dopo una visione di primo acchito delle immagine. E, via facebook, ha sottolineato l’impressione di “una sottovalutazione dell’utenza”.

E ancora: “Ecco guardando le tavole, sono le “decorazioni” che a me personalmente balzano all’occhio. Decorazioni che, sinceramente, faccio molta fatica a ricollegare a quello che è il narrato concetto di partenza del progetto e cioè l’omaggio a Plinio. Perché ritengo che vi sia una sottovalutazione dell’utenza? Perché non so se “stilizzati soggetti” (animali, piante) possano essere rappresentativi, in maniera cosi semplicistica, di quelle che sono le opere di Plinio. A me risultano essere mere decorazioni. A parer mio disegni (seppur stilizzati) ma cmq definiti possono benissimo essere utilizzati per eventi temporanei non per opere destinate ad avere lunga durata nel tempo (rischiano pure di annoiare). Questo è solo e semplicemente il (mio) acchito”.

Duro anche un altro professionista, l’architetto Sergio Beretta: “Mi sono perso qualcosa? Ero rimasto che venerdì’ 17 portasse sfiga, non che ogni scherzo vale…”.

In generale, comunque, moltissime le stroncature dello studio di fattibilità per la futura passeggiata a lago sulla nostra pagina Facebook: si va da chi si domanda se non sia “Lercio”, il giornale satirico, a moltissimi “che c’azzeccano le tartarughe?”, fino a chi invoca un coinvolgimento della cittadinanza oppure a chi (il presidente di Confesercenti, Claudio Casartelli) pone il dubbio della carenza di ombreggiatura sulla nuova passeggiata (tema peraltro ammesso dallo stesso progettista).

A questo link e a questo, i nostri post con tutti i commenti.

Immediato l’intervento dell’assessore competente sul lungolago Pierangelo Gervasoni. “Registro le critiche. Ognuno può ovviamente esprimere il proprio giudizio. Noi siamo soddisfatti di quanto messo in campo. Vorrei inoltre subito tranquillizzare tutti perché gli uffici sono già al lavoro per preparare una dettagliata presentazione pubblica del progetto che entro i primi mesi de 2022 verrà organizzata in città”, dice l’assessore rispondendo indirettamente ad alcune delle voci che si erano levate sui social. “I lavori si andranno a innestare sul cantiere del lungolago in corso. Lavoreremo in sinergia per arrivare così a compimento, nello stesso momento, delle opere idrauliche e di quelle dell’arredo. Tutte le operazioni saranno ovviamente raccordate con Regione e con la Soprintendenza”.

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4 Commenti

  1. Non capite? La tettoia dei giardini a lago è stata pensata, oddio partorita a casaccio, per poter proteggere dalla pioggia EO dal sole i turisti in attesa di potersi imbarcare per la gita in battello. La distanza è notevole si dirà ma la soluzione è già pronta… E un tunnel pedonale subacqueo fino a piazza Cavour. Vorrete mica restare senza un nuovo cantiere sul lungo lago per i prossimi 20 anni?? Suvvia siamo Seri chi rinuncerebbe a una nuova gallina dalle uova d’oro zecchino di un favoloso tunnel pedonale subacqueo per permettere ai turisti posteggiato sotto una tettoia di raggiungere gli imbarchi???
    A presto la prossima puntata…

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