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L’overtourism sul Lago di Como cambia i ristoranti. Lo chef di Bellagio: “Menu e prenotazioni aggiornati così”

Da un osservatorio privilegiato – Bellagio, la perla del Lago di Como – Luigi Gandola, chef e patron del ristorante Salice Blu di Bellagio, traccia un primo bilancio parziale della stagione estiva 2024 del Lago di Como, che ha registrato numeri da capogiro, riempiendo hotel, B&B, appartamenti, ristoranti e bar, ma portando anche alcuni operatori a parlare di overturism.

“I numeri parlano chiaro: quest’estate abbiamo assistito a una vera e propria invasione di visitatori che hanno preso d’assalto le sponde del Lago portando sicuramente tanto lavoro – dice Gandola – Un trend positivo che conferma l’attrattività della destinazione, ma che espone il nostro territorio a una serie di implicazioni: penso, ad esempio, al tema della tenuta dei servizi, che hanno sicuramente sofferto di fronte a un turismo tanto massiccio”.

Il Lago di Como, storicamente una delle mete turistiche più ambite d’Italia, ha registrato nel corso degli ultimi mesi un record di presenze, con dati che mostrano un incremento importante rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il boom turistico ha generato entusiasmo tra gli operatori del settore, ma Gandola invita ad una riflessione cruciale: mantenere elevati standard di qualità è essenziale per non compromettere l’immagine internazionale e l’appeal del Lago, in particolar modo nei confronti di un pubblico che ricerca l’esclusività: “Il successo di una meta turistica non si misura solo dal numero di visitatori. È fondamentale preservare e migliorare la qualità dell’offerta per evitare che l’afflusso massivo di turisti possa svalutare l’esperienza complessiva”.

Naturalmente, il cambiamento del tipo e dei numeri del turismo sul Lago di Como incide anche sul ristorante: il Salice Blu, infatti, ha implementato sia il sistema di prenotazioni online per massimizzare l’efficienza di questo importantissimo momento, sia i menù stessi, con quelli degustazione che hanno segnato un  +30% nella richiesta. “Per noi è cruciale non solo attirare clienti, ma offrire loro un’esperienza indimenticabile – sottolinea lo chef – Abbiamo deciso di limitare il numero di coperti per concentrarci su una clientela che cerca un alto livello di servizio e qualità”. Sul fronte già accennato delle prenotazioni online, “il ristorante ha adottato sistemi di prenotazione online avanzati, che non solo facilitano l’accesso degli utenti alle disponibilità in tempo reale, ma permettono anche una gestione più fluida e organizzata delle prenotazioni. Questi strumenti consentono di raccogliere dati preziosi sui clienti, migliorare la personalizzazione del servizio e ottimizzare l’allocazione dei posti disponibili”. Inoltre, l’uso di piattaforme di prenotazione online permette una gestione più efficace delle richieste e delle cancellazioni, riducendo i no-show e aumentando la previsione e la pianificazione dei flussi di clienti.

“La digitalizzazione non riguarda solo la promozione, ma anche l’efficienza operativa – spiega Gandola – Le piattaforme di prenotazione online ci consentono di offrire un servizio più personalizzato e di rispondere meglio alle esigenze dei nostri ospiti, garantendo al contempo una gestione ottimale delle risorse”.

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3 Commenti

  1. Tradotto che arrivano cani e porci trattati bene, se spendono tanto e male se sono nella media, fanno quello che vogliono, dove vogliono, perché glielo lasciamo fare, prezzi raddoppiati e per chi ci vive tutto l’anno diventa invivibile….grazie George Clooney….

  2. Tradotto: si al turismo d’elite che spende nei locali di lusso no alle masse di selfiers wannabe dai portafogli asfittici.😎

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