Si è tenuta oggi nella Sala Consiliare del Comune di Olgiate Comasco, alla presenza del Sottosegretario all’Interno Nicola Molteni, la seconda seduta del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, nell’ambito del programma di Comitati itineranti voluto dal Prefetto della provincia di Como, Corrado Conforto Galli.
La riunione ha inoltre visto la partecipazione dei Sindaci dei comuni di Olgiate Comasco, Albiolo, Beregazzo con Figliaro, Binago, Bizzarone, Castelnuovo Bozzente, Colverde, Faloppio, Lurate Caccivio, Montano Lucino, Rodero, Solbiate con Cagno, Uggiate con Ronago, Valmorea e Villa Guardia.
Presenti, in rappresentanza delle Forze dell’Ordine della provincia, il Questore Marco Calì, il Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri Colonnello Giuseppe Colizzi e il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Colonnello Michele Donega.
“Rivolgo i miei ringraziamenti al Prefetto di Como Corrado Conforto Galli per la convocazione, a Olgiate Comasco, di questo ulteriore Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza – ha commentato Molteni – Una nuova occasione di coordinamento ed implementazione delle strategie di presidio territoriale e di tutela della sicurezza urbana, che segue quella organizzata a Cantù ad inizio novembre. La presenza dei quindici sindaci dei Comuni che costituiscono la cosiddetta Area Olgiatese, unitamente a quella del Questore di Como, dei Comandanti provinciali di Como dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza e delle Polizie locali, ha confermato la volontà di un dialogo fruttuoso capace di consolidare le dinamiche di legalità sui territori e di incrementare il contrasto a quei reati predatori, come i furti nelle abitazioni, la criminalità giovanile, lo spaccio di droga nelle aree boschive del Parco Pineta e le truffe ai danni degli anziani, che rappresentano le maggiori criticità dell’area e che allarmano le comunità locali”.
Dal canto suo, il Prefetto preliminarmente rimarcato come la convocazione del Comitato itinerante non sia un mero segnale formale della presenza delle Autorità provinciali, ma piuttosto “l’espressione della ferma volontà dello Stato di cooperare in maniera diretta e non mediata con i rappresentanti degli Enti locali, che sono i primi recettori delle istanze di legalità che provengono dai cittadini”.
Sottolineato anche come, in questo contesto, “fondamentale sia l’attività di ascolto, dialogo e confronto con i sindaci, che contribuisce a completare il quadro che emerge dai dati statistici, nella consapevolezza che la collaborazione interistituzionale e la sicurezza condivisa costituiscano indispensabili strumenti di contrasto a fenomeni di illegalità o di degrado sociale”.
Dai vari interventi dei primi cittadini presenti sono quindi emersi numerosi spunti di riflessione e confronto ed è anche stata condivisa la necessità di implementare il sistema di sicurezza partecipata, che vede una sempre maggiore collaborazione tra Amministrazioni statali, Istituzioni locali e società civile, attraverso il ricorso a tutti gli strumenti normativi disponibili, utilizzando al meglio le risorse umane e strumentali a disposizione.
In particolare, è stato evidenziato che mettere la tecnologia a servizio della sicurezza è fondamentale e, a questo scopo, è stato fatto il punto sull’insieme dello sviluppato sistema degli impianti di videosorveglianza attivi nei diversi comuni dell’area. Questi sistemi rappresentano, infatti, una validissima risorsa sia dal punto di vista della prevenzione che delle successive attività di indagine e contribuiscono a innalzare le attuali aspettative in termini di sicurezza delle città.
Nel corso dell’incontro sono stati esaminati i dati riferiti all’intera area dell’Olgiatese, che riportano un quadro complessivamente non allarmante, in quanto caratterizzato da un trend sostanzialmente stabile nell’ultimo triennio. L’area di riferimento, come è noto, è maggiormente interessata dal punto di vista della criminalità diffusa e predatoria dal fenomeno criminale dei furti in abitazione, commessi da soggetti provenienti da altre province e delle truffe in danno di persone anziane, perpetrate dai cosiddetti trasfertisti del crimine.
Da un ulteriore esame dei dati statistici, considerando anche le truffe e le frodi informatiche, oltre che i delitti legati agli stupefacenti, emerge chiaramente che tali delitti rappresentano più del 60% dei delitti commessi in ogni singolo comune. Per fronteggiare tali problematiche è stata condivisa la necessità di una prosecuzione di servizi congiunti con adeguati numeri di uomini e mezzi, anche per assicurare una maggiore visibilità della presenza delle Forze dell’Ordine a fini deterrenti.
È stata, inoltre, esaminata la recrudescenza del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, che risulta più attivo nelle numerose zone boschive dell’area del Parco Pineta, dislocate nei vari Comuni, con particolare riferimento ad Olgiate Comasco, Colverde (località Gironico), Beregazzo con Figliaro e Castelnuovo Bozzente. Tra le misure attuate per fronteggiare questa situazione, concordate in sede di Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, si segnalano l’intensificazione dei servizi di vigilanza nelle zone boschive del Parco Pineta, effettuati soprattutto con l’ausilio degli Squadroni dei Carabinieri “Cacciatori” e dei reparti speciali della Polizia di Stato giunti da fuori provincia, specie nelle ore serali e notturne.
In particolare è stata data evidenza, quale ulteriore intensificazione dei servizi di prevenzione nell’area di riferimento, dell’impiego dei militari assegnati a questa provincia nell’ambito dell’Operazione “Strade Sicure”.
Sono state evidenziate dai Sindaci anche le difficoltà connesse alla carenza di personale che vede estremamente penalizzate le risorse umane delle Polizie Locali, che rende oltremodo difficoltosa l’attuazione dei servizi di prevenzione e contrasto dei comportamenti illeciti, soprattutto nelle ore serali e notturne. In questo contesto, è emersa la volontà di fare ricorso anche a forme di convenzionamento tra comuni per l’espletamento dei servizi di polizia locale.
Anche il tema del disagio giovanile è stato tra le problematiche portate all’attenzione da parte dei Sindaci dell’area. La maggior parte di tali comportamenti riguarda atti di violenza, di vandalismo, spaccio o comunque problematiche legate agli stupefacenti. Segnali di degrado sociale che non devono essere trascurati atteso che possono potenzialmente degenerare in più gravi tensioni sociali.
Al forte appello rivolto dagli amministratori locali alle istituzioni provinciali affinché continuino a garantire la loro vicinanza agli Enti territoriali, il Prefetto ed i Vertici provinciali delle Forze di Polizia hanno fermamente ribadito la loro disponibilità al dialogo e l’impegno ad ascoltare con attenzione proposte e istanze, anche intercettando gli umori che giungono dalle comunità territoriali, e che vedono nei Sindaci i primi ricettori di segnali di insicurezza e disagio avvertiti dalla popolazione.