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Rapinese chiude scuole e asili, il Pd: “Massacro nella Como sempre più turistica con il centro storico povero e svuotato”

Come noto con un documento inviato al presidente della Provincia, Fiorenzo Bongiasca, il sindaco di Como, Alessandro Rapinese, ha annunciato di voler chiudere sei scuole cittadine tra infanzia e materne (qui tutti i dettagli). Oggi interviene il Partito Democratico con una Nota:

La Como “bed and breakfast” compie un altro passo per allontanarsi dai cittadini. Nel vero e proprio massacro di chiusure delle scuole annunciato dall’Amministrazione, rientra, purtroppo, anche la scuola primaria Nazario Sauro di via Perti, in pieno centro storico. Un centro storico sempre più povero, svuotato della vita quotidiana, di quei luoghi di socialità così preziosi per la città e per i cittadini.
In una Como sempre più turistica, fa sorridere pensare che il Comune abbia bisogno di risparmiare sulle scuole, sul futuro dei bambini, un elemento in cui, al contrario, bisognerebbe investire. E fa sorridere anche ripensare al Rapinese del 2019, quando stava dall’altro lato del Consiglio comunale, pronto ad accogliere i genitori che avevano invaso pacificamente la sala consiliare, mossi dall’incertezza riguardo al futuro dell’immobile di via Perti (ne parliamo qui). Allora, lo stesso Rapinese, aveva annunciato una mozione per chiedere alla giunta di confermare il ruolo strategico della scuola e la destinazione a soli fini scolastici dell’edificio. Parole di cui riempirsi la bocca, bugie, bla bla bla, per poi pugnalare i cittadini alle spalle solo qualche anno dopo.

Quanto alla manovra nella sua interezza, riteniamo che, in alcuni casi, l’accorpamento sia necessario, purché prima avvenga una valutazione e un confronto con i dirigenti scolastici, le insegnanti, i genitori. E’ il modo migliore per rendersi conto delle necessità e delle criticità, per poi decidere, con cognizione di causa, quale sia la soluzione migliore per gli alunni e per le famiglie. Ancora una volta, però, il confronto con chi le scuole le conosce e le vive, non è avvenuto. Inoltre, la presenza delle scuole ha un importante valore per i singoli territori, che con la loro chiusura rischiamo di impoverirsi. I costi non possono essere l’unico elemento di valutazione. Spendere nelle scuole deve essere visto come un investimento per le generazioni future. Chiediamo al comune di istituire un tavolo a tempo con i soggetti interessati per definire il rilancio delle scuole a Como.

La Segreteria cittadina del Partito Democratico

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9 Commenti

  1. Dal 2025 il centro di Como avrà tre scuole materne e primarie private:
    -Orsoline viale Varese
    -Canossiane via Balestra
    -Gallio via Garibaldi
    che strano e nessuna scuola pubblica sarà che il sindaco per razionalizzazione intende in centro solo gente con i soldi e turisti?
    a pensar male si fa peccato ma ………………

  2. Certo che se il PD nel 2017 avesse messo a norma la struttura sarebbe stata l’unica tale in città e l’attuale giunta non avrebbe certo potuto ignorarlo. Invece solito calcio al barattolo e palla alle future giunte…
    Alla fine sono felicissimi perché il peso di queste sacrosante scelte ricadrà sul sindaco attuale, peraltro coraggiosissimo, comunque la si pensi, dato che rinuncia a facile consenso.

    1. Non sono certo un fan dell’amministrazione attuale, ma certe scelte sono anche figlie di scellerate amministrazioni passate. Quelli che protestano ora sono gli stessi che, quando erano al governo, non hanno fatto nulla affinché queste decisioni un giorno non venissero prese

  3. Peccato nessuno ricordi le colossali invasioni turistiche mobilitate dalla Città dei Balocchi.
    L’iperturismo natalizio riceveva un coro di osanna sperticati, quasi unanime, oltre ad un sistematico sminuimento dei problemi arrecati alla Città. Ed i Lucignoli di allora non facevano altro che preparare l’overtourism di oggi, su cui ora, ipocritamente…, si stracciano le vesti, facendolo strillare sui media.
    Per rinfrescare la memoria ecco un virgolettato da un articolo, ovviamente incensatorio, di ComoZero, del 15/01/2019:
    “la kermesse natalizia ha totalizzato 2 milioni e 300mila ingressi in Piazza Cavour e 500mila accessi in Piazza San Fedele. [···] Siamo al 25% in più dei passaggi in più rispetto al 2017”
    Le cose, come sempre, non nascono dal nulla, ma dallo sfruttamento spudorato di un territorio per scopi privati, e per il profumo dei soldi che se ne ricavano. Meglio non dimenticare, anche perché la partitocrazia si fà, dentro lo Stato, occupando le istituzioni, e, nel mezzo della società, ipotecando a senso unico le sue realtà economiche.

  4. La forte denatalità degli ultimi anni richiede delle scelte, e il Sindaco ha proceduto a mio parere correttamente; nei prossimi anni, probabilmente, si renderanno necessari accorpamenti di asili pressochè vuoti . Tutto fiato per le trombe dell’opposizione e per i parolai.

  5. IL PD vuole confronti e tavole rotonde che tanto troveranno sempre qualche scontento. IL Comune ha deciso secondo la logica della sicurezza dei giovani e del risparmio di denaro pubblico per le ristrutturazioni. Sottolineo che sono favorevole alla Scuola Pubblica ma che l’impulso debba avvenire dello Stato e non sia demandato alle Regioni o addirittura ai Comuni…ricordatevelo al Referendum per l’autonomia differenziata

  6. Preoccupa questa particolare simpatia del sig. sindaco immobiliarista con i proprietari del calcio Como, i quali dietro il paravento sportivo pare abbiano manifestato un concreto interesse economico su alcuni immobili del centro città vedi ad esempio l’ex Politeama.
    Ora scuole di via Perti dismesse in tutta fretta, proviamo ad immaginare se da ex edificio scolastico cambiassero destinazione d’uso potrebbero diventare vista la posizione strategica un ghiotto boccone per danarosi investitori e ……….

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