Vi ricordate Alessando Bianchi? Ha aperto il numero di ComoZero Settimanale lo scorso 8 ottobre (trovate tutto qui) perché ha preso carta e matita (digitali) e ha disegnato il suo arredo per il lungolago di Como.
Raccontava nell’intervista a Thomas Usan: ““Tutto è nato a inizio settembre, quando lessi un articolo nel quale veniva denunciata la mancanza di un’idea concreta per la zona, allora da lì mi venne l’idea, raccolsi le informazioni necessarie e iniziai a lavorare – racconta – ho preso innanzitutto le misure, ho fatto le foto e ho cominciato a disegnare. Al secondo tentativo ho ottenuto un buon risultato, ispirandomi al parco Biblioteca degli Alberi di Milano” (qui articolo completo).
Non è passato inosservato, oggi in Comune a Como, durante la presentazione del progetto di arredo ufficiale per il lungolago (la cronaca) il sindaco Mario Landriscina ha voluto che il 18enne fosse presente. “Un grande esempio di partecipazione” ha detto il primo cittadino.
E poi ha preso la parola Alessandro: “E’ un grande piacere essere qui – ha detto – la mia avventura è nata dalla voglia di fare qualcosa per la mia città e mi piace l’idea di lasciare qualcosa per chi viene dopo. Non avevo neanche 5 anni quando sono iniziati i lavori delle paratie, rappresento la generazione del muro. La domenica vado sempre in barca la domenica e i miei mi spiegavano di questo grande progetto”.
Così ha aggiunto: “Appassionato di scenografia mi sono buttato. In tanti mi hanno consigliato e ho ascoltato i pareri su cosa volevano dal lungolago”. Poi il dono alla città e l’invito a Palazzo.
Ecco tutti i rendering firmati dal giovane studente di pasticceria del Cfp con un innato senso grafico (sempre fucina di talenti la scuola di Monte Olimpino):