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Sigarette elettroniche, Ticino verso il divieto di vendita ai minori e lo stop in bar e locali

Mentre in Italia cresce il consumo di sigarette così come aumenta anche l’utilizzo di prodotti da fumo, e-cig e tabacco riscaldato, c’è invece chi punta a dare una forte stretta all’utilizzo di questi ultimi prodotti. In Ticino infatti il Consiglio di Stato, nelle ore scorse, ha messo le basi per la modifica delle Legge sanitaria su proposta del Dipartimento sanità e socialità (Dss). Le variazioni suggerite prevedono il divieto di vendita di sigarette elettroniche e prodotti simili ai minorenni, come pure il divieto di utilizzarli negli spazi chiusi.

Di fatto vengono parificate le sigarette elettroniche a quella tradizionali. Le necessarie modifiche alla Legge sanitaria verranno ora sottoposte al Parlamento.

Una dura presa di posizione che arriva a poche ore, in Italia, dalle statistiche diffuse dall’Istituto superiore di sanità. In base al più recente rapporto infatti i fumatori in Italia sono tornati a crescere e attualmente sono quasi il 25% della popolazione. La media è di 11,5 sigarette al giorno. Cresce anche il consumo dei nuovo prodotti da fumo, e-cig e tabacco riscaldato: in tutto sono rispettivamente 1,2 e 1,7 milioni a farne uso. Per l’Iss la crescita dei nuovi prodotti ha contribuito a modificare il trend degli anni precedenti, infatti “la falsa percezione di consumare prodotti meno o addirittura non nocivi per la salute e il sentirsi autorizzati ad utilizzarli in ogni luogo, in deroga alla legge Sirchia, stanno certamente incidendo sull’aumento del loro consumo”, ha fatto sapere l’Iss.

E proprio su questo presupposto si poggiano le richieste in Ticino del Dss: il voler sottolineare come non siano affatto prodotti meno nocivi e quindi come sia necessario intervenire rigidamente per tutelare la salute dei giovani. Anche perché in base ai recenti numeri statistici, in Ticino più di quattro giovani su dieci fumano.

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