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Tangenziale di Como da finire o no? Stasera match Gaffuri-Erba. Intanto ambientalisti contro Regione sullo smog

Il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” contesta “la narrazione” della Regione Lombardia sui dati relativi alla qualità dell’aria.

“È innegabile che negli ultimi anni vi sia stata una diminuzione dei dati di inquinamento, soprattutto per alcuni parametri. Ma non viviamo in un Eden, siamo ancora, purtroppo, in una delle aree più inquinate d’Europa: ad attestarlo sono, anche qui, dati ufficiali, come quelli dell’Agenzia Europea per l’Ambiente”, dice il presidente Roberto Fumagalli.

“I valori rilevati sul Pm10 superano, anche nel 2020, in modo diffuso i limiti sul numero massimo di giorni oltre la soglia di 50 microgrammi/m3 – si legge nella nota degli ambientalisti – E poi il dato sull’ozono, che continua a registrare diffusi superamenti dei limiti: a fronte di un massimo di superamenti stabilito in 25 giorni/anno, in provincia di Como il limite è stato sforato per 92 giorni, a Lecco per ben 116 giorni! Questi sono alcuni dei principali elementi ad attestare che l’aria continua ad essere fortemente contaminata e che pertanto occorre agire per ridurre le fonti di inquinamento”.

Contestato anche il rinvio del blocco dei diesel Euro 4 da parte di Palazzo Lombardia “pur sapendo che il traffico veicolare, e in particolare i diesel, sono responsabili di circa la metà delle emissioni di ossidi di azoto”.

“Anziché puntare sugli investimenti in nuove strade e autostrade – si chiude il comunicato – il Pirellone deve ripensare l’intera mobilità, favorendo anzitutto il trasporto pubblico. E poi incentivare l’uso di fonti energetiche pulite, per passare dai combustibili fossili alle rinnovabili. Solo con interventi lungimiranti si riuscirà a migliorare la qualità dell’aria del nostro territorio.

Peraltro, in tema di nuove strade e autostrade, stasera – online dalle 21 (qui i dettagli) – è previsto un dibatto sul futuro (ancora più che lontano) del secondo lotto della Tangenziale di Como, come noto rimasta incompiuta e realizzata soltanto per un terzo tra Villa Guardia a Como.

“Che Como e i comaschi non abbiano una tangenziale che eviti l’attraversamento della città è un problema che non passa mai di moda – ha scritto tra gli altri il coordinatore provinciale di Italia Viva, Alberto Gaffuri, da anni sostenitore del completamento dell’opera – Ne parlo stasera assieme a Fabio Chindamo (sindaco di Bulgarograsso, ndr), sperando di chiarire, per l’ennesima volta, le ragioni di un’opera che non può essere dimenticata”.

Tra gli ospiti anche il consigliere regionale dei Cinque Stelle, Raffaele Erba, storicamente contrario all’infrastruttura.

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2 Commenti

  1. Com’è che la Lega si è dimenticata la promessa di rendere gratuita la tratta tra como e montano? Dov’è lo splendidone con la barba che viene a farsi i selfi sul lungo lago di Como quando bisogna mantenere le promesse?

  2. E completiamo sta A59, autostrada più corta e più cara d’Italia!
    Sono d’accordo per gli euro 4 diesel, basta proroghe!
    Per i .mezzi pubblici basta non fare nomine a cappero (asf, comocalor) ma per capacità e stipendio non alto. Trenord perché fa pietà?

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