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L’irresistibile richiamo dei ticinesi per lo shopping a Como: le spese svizzere fuori confine valgono 10 miliardi

Gli svizzeri spendono cifre ingenti per i loro acquisti oltre confine, con una somma totale che ha raggiunto i 9,3 miliardi di franchi. Questa cifra rappresenta una “perdita” stimata per i commercianti svizzeri, cresciuta del 9,9% rispetto al 2022.

I settori più colpiti includono i generi alimentari (4,1 miliardi di franchi), l’arredamento (1,8 miliardi di franchi svizzeri), l’abbigliamento (1,4 miliardi di franchi), i prodotti di drogheria (1,2 miliardi di franchi svizzeri) e gli articoli sportivi con 730 milioni di franchi svizzeri

Secondo un nuovo studio dell’Università di San Gallo, il turismo degli acquisti fisico continua a dominare. Sebbene gli acquisti online all’estero siano in costante aumento, il commercio fisico rappresenta ancora la quota principale, con circa 7,7 miliardi di franchi spesi. Questo dato segna un aumento significativo rispetto ai circa 7 miliardi di franchi spesi per acquisti fisici nel 2022.

Le destinazioni di shopping preferite variano a seconda della regione linguistica: nella Svizzera italiana è Como mentre per la Svizzera tedesca sono Costanza, Weil am Rhein, Lörrach e Waldshut-Tiengen. Mentre per la Svizzera romanda, Pontarlier.

L’incremento della spesa totale si verifica nonostante una quota leggermente inferiore di svizzeri si rechi all’estero per fare shopping. Tuttavia, chi viaggia per acquistare spende di più, affronta tragitti più lunghi e copre una parte maggiore del proprio fabbisogno complessivo con acquisti esteri, oltre a farlo con maggiore frequenza.

Tra i rivenditori online, Amazon mantiene il primato, ma il suo vantaggio si riduce. Al secondo posto si posiziona Temu, che ha registrato la crescita più marcata. Per la prima volta, sia Temu che Shein sono riusciti a imporsi in quasi tutte le categorie di prodotto

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