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Via Milano chiusa alle auto, la rabbia di Vicari: “Assurdo dopo la pandemia. Commercianti nemmeno consultati. E’ la risposta del Comune a Nessi?”

E’ una furia, letteralmente. Incontenibile.

Stefano Vicari, commercianti di via Milano e portavoce dei colleghi della parte alta (ma non soltanto, in realtà), esplode al telefono dopo aver appreso da ComoZero la raffica di sostanziosissime novità in tema viario.

Su tutte, ovviamente, la decisione del Comune di chiudere alle auto nei prefestivi e nei festivi tutta via Milano, dalle 14 alle 20, qualora si verificassero ingorghi eccessivi, incolonnamenti, blocchi del traffico, come recita il passaggio testuale qui sotto.

L’ordinanza fornisce degli strumenti da adottare in caso di necessità: si tratta di misure progressive e selettive, che la Polizia locale potrà modulare secondo le esigenze che saranno accertate.

Insomma, un provvedimento del tutto analogo a quello già sperimentato a Natale di due anni fa. E che infatti suscita le stesse polemiche di allora, se non ancor più roventi.

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“Appena ha iniziato a circolare l’articolo sono iniziate le chiamate – sbotta subito Vicari – e io quando ho letto non volevo crederci. Una cosa incredibile, inaspettata, assurda per il momento in cui arriva”.

E’ il classico fiume in piena che sgorga dall’altro capo del telefono.

“Siamo appena usciti da una pandemia devastante, il commercio al dettaglio è stato l’anello più debole di tutti sul fronte economico, i danni e le perdite per le chiusure di 6-7 mesi sono enormi – premette Vicari – E a fronte di tutto questo, il Comune cosa fa? Senza dire niente a nessuno, senza alcun coinvolgimento, senza nessuna informazione, chiude via Milano al traffico. Ma come si fa? Come è solo possibile pensare una cosa del genere, peraltro comunicata soltanto 3 giorni prima dell’eventuale applicazione?”.

Il vulcano non si spegne. Anzi.

“A chi dice che tanto in via Milano non si parcheggia, io rispondo che dopo il periodo tremendo che abbiamo vissuto anche soltanto il passaggio in auto davanti alle vetrine ricorda alla gente che esistiamo – sottolinea Vicari – Tra l’altro, la chiusura della strada a spot era già stata provata nel periodo di Natale: e fu un disastro per i negozi, a parte pochissime eccezioni”.

“Io voglio sapere perché è stato deciso questo – prosegue Vicari – Qual è il problema se le auto transitano in via Milano a giugno? Non c’è mai stato alcun problema in questi mesi. Cos’è, forse il Comune ha voluto rispondere alle affermazioni sui gitanti del consigliere Vittorio Nessi? A questo siamo arrivati?”.

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10 Commenti

  1. ..probabilmente a te arriva lo stipendio fisso a fine mese o non sei stato toccato dalla pandemia..hai pensato che qta ordinanza fara’ morire commercianti che sono a stento riusciti a sopravvivere alla pandemia???pensiamo anche agli altri!!!

  2. A chi dice che sarebbe meglio la via pedonale, chiusa e senza macchine, perché tanto non ci sono parcheggi o ci sarebbe meno smog e quant’altro. Certo! Siamo tutti d’accordo… commercianti di Via Milano compresi!
    Lo dimostra il fatto che più volte è stata presentata da loro stessi una proposta per chiudere la via e renderla pedonale, MA con i giusti compromessi! Rivalutandola appunto, rendendola degna di un ingresso alla città, come lo era una volta e magari degna della parola “integrazione”! Concetto che purtroppo a Como è ai più sconosciuto. Non chiudendola quando pare e piace senza neanche avvisare i diretti interessati che, credeteci o no, devono i loro incassi ahimè, anche al passaggio delle auto e per la parte alta a un semaforo rosso che dura così tanto. Soprattutto dopo un periodo così difficile! Certo non si divertono a sbraitare, con ragione, al telefono del comune, un motivo ci sarà non credete?
    Io stesso disegnai tempo fa per La Provincia, su richiesta dei commercianti, uno schizzo di una Via Milano con piante, fontane, panchine, un’entrata ben visibile all’imbocco della via dopo San Rocco, san pietrini su tutta la sua lunghezza, cosi da permettere a tutti i pedoni piacevoli passeggiate di shopping e un’aria più pulita…un sogno, ma purtroppo non sono mai stati ascoltati, perché? Perché i bus gli fa comodo che passino, senza riuscire a prevedere una soluzione per una viabilità alternativa! Questa sì è una scusa vergognosa. Ah, per questi maledetti parcheggi ricordo che lì vicino abbiamo la zona Ticosa lasciata a marcire, in tutti i sensi. (Che aiuterebbe anche a creare residenze e perché no altre attività commerciali).
    Chi parla o scrive, al solito, di pancia e senza pensare, voglio dire di mettersi nei panni di chi ci lavora e resiste da quasi cent’anni o anche solo da uno in questa via così discussa, di informarsi e di fare un passo in più, perché in fondo TUTTI vogliamo lavorare e vogliamo una Como più bella.

  3. Tanto ci saranno i bus che sfrecceranno tra la gente a piedi che dovrà comunque stare rintanata sui marciapiedi. Ovviamente e giustamente ci saranno i bus, ma gli autisti dovrebbero rispettare il limite di 20km/h o meno di quella strada pedonalizzata

  4. Via Milano chiusa al traffico con i tavolini dei ristoranti e kebabbari come una nuova Sharm el Sheikh, così c’è gente a piedi e tutti i negozi lavorano..
    Mercoledì passavo di li, c’era la Polizia Locale che giustamente multava fuori dalla macelleria islamica e i multati che protestavano: intralciano e rompono pure! Il commerciante che protesta dove vede parcheggi ?

  5. A dire il vero passo spesso in auto da via Milano e non ricordo nessun negozio, mentre cammino spesso per via Vittorio Emanuele e via Bernardino Luini e mi ricordo perfino il volto delle commesse. Gestire un negozio non è come gestire un casello autostradale. Il numero dei passaggi non alimenta l’incasso ma solo l’illusione che basti, come una volta, essere presenti dietro al bancone per vendere. Non è più così, il consumatore che ordina on-line e che si aggira tra gli scaffali del supermercato non accetta più l’idea stessa del bancone. Il mondo cambia e per sopravvivere bisogna cambiare come vuole il mondo indipendentemente dal numero di auto che passano per via Milano.

    1. Caro Gioele, io sono un commerciante con una certa storia ed esperienza alle spalle. come”purtrtoppo ne sono rimasti pochi”. C’e’ chi come lei sostiene che tutto si puo’ fare on line . Esistono per fortuna clienti , che per determinati prodotti vogliono a conoscere pregi difetti, qualita’ dei materiali,e quindi si affidano ai negozi che hanno una certa esperienza su Persone per che sanno consigliare al meglio le esigenze dei clienti, e dare garanzie per un miglior servizio e che vengono ancora molto apprezzati. Caro Gioele non tutto si puo’ compreare si internet. Quindi teneteveli stretti i negozi sotto casa, che comunque danno vira alle citta’.

  6. Solita polemica pretestuosa, in via Milano ci saranno al massimo 15 posti auto, perciò aperta o chiusa, l’afflusso di clienti nei vari negozi nulla ma proprio nulla dipende dalla chiusura, anzi, con la via totalmente pedonale le persone sono più rilassate e invogliate a soffermarsi senza il fastidio di auto puzzolenti e rumorose in fila sulla strada.
    Questi negozianti fautori dell’auto sulla porta del proprio negozio perché non si trasferiscono in qualcuno dei numerosissimi centri commerciali?

    1. Ha perfettamente ragione. La mia speranza è Como senza tubi di scappamento che sbuffano; Como percorsa da biciclette, da mezzi pubblici e privati elettrici; Como rigorosamente “green” per intendersi. C’è da chiedersi come mai nessun programma elettorale inserirà questo. Forse perché chi ci traduce la “voce del popolo”, ci racconta che il “popolo” vuole solo tanti parcheggi per ospitare tante auto e far contento il “popolo” dei bottegai? Ognuno ascolta la voce del proprio popolo. Come è sempre stato e come sempre sarà. E come sempre, non bisogna farsi prendere in giro dai soliti pifferai. ?

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