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Cernobbio

Bufera parcheggi a Cernobbio, ora lo scontro residenti-sindaco è sul documento (semi)segreto

Dopo gli ultimi incontri tra il sindaco e il comitato di residenti, la questione parcheggi a Cernobbio sembrava poter arrivare a un lieto fine. Purtroppo non è andata così e la pace tra le parti sembra ancora un miraggio.

Ma andiamo con ordine.

Tutto ha inizio a gennaio, quando entra in vigore il nuovo piano parcheggi redatto dal Comune, in cui vengono sensibilmente aumentati i parcheggi gialli (riservati ai residenti) a discapito di quelli blu e bianchi. Questo provvedimento ha scatenato subito l’ira prima dei commercianti e successivamente dei residenti che hanno organizzato due distinte raccolte firme contro la questione aree di sosta.

Nel mentre il sindaco Monti convoca i rappresentanti del comitato che ha organizzato la petizione per i cittadini: “Durante l’incontro ci è stato chiesto di dare delle soluzioni – racconta Andrea Gazzola, portavoce del gruppo – di conseguenza abbiamo chiesto dati e documenti per fare delle proposte concrete e percorribili. Non sono mai arrivati. Inoltre quel giorno abbiamo posto domande alcune domande al sindaco sul piano parcheggi (le trovate a questo link). Abbiamo ricevuto solo risposte parziali o siamo stati rimandati a delibere”.

Inoltre uno degli obiettivi del comitato è quello di verificare il contratto con Abaco (società che si occupa dei parcheggi a Cernobbio): “Questo documento dovrebbe essere pubblico e messo a disposizione dei cittadini sul sito del Comune, ma non c’è. Ci è stata data la possibilità di riceverlo ma ci è stato chiesto non di diffonderlo. Su questo ultimo tema abbiamo mandato una Pec al Comune per capire secondo quale legge non è possibile di rendere noto a tutti un documento pubblico”.

Ecco l’estratto, firmato dal sindaco, a cui si riferisce il comitato:

In spirito di leale collaborazione mi auguro che il presente scritto venga utilizzato per l’espletamento della vostra funzione applicando il criterio di riservatezza regolante le richieste di accesso formulate dai consigliere comunali.

Dall’altra parta abbiamo ascoltato anche l’opinione del sindaco sulla questione: “Durante l’incontro ho dato risposta alle sette domande, aggiungendo anche qualche dato – sottolinea Monti – Nessuno ha fatto richieste di documenti o altro. Ho chiesto semplicemente di non divulgare la lettera che ho mandato loro, poiché l’obiettivo è quello di risolvere il problema con i cittadini e non quello di strumentalizzare la questione con la stampa. I contratti tra Comune e terzi devono essere richiesti con le dovute motivazioni”.

La risoluzione della questione piano parcheggi di Cernobbio è ancora lontanissima dalla parola fine.

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