“L’emozione è grande. E’ grande anche la tensione per la nostra partecipazione all’edizione del Salone del mobile 2018”, così Salvatore Amura, presidente dell’Accademia di Belle Arti Aldo Galli – Ied Como.
Alla manifestazione più conosciuta e importante a livello internazionale sul design, l’ateneo comasco sarà presente, per la prima volta, allo spazio Salone Satellite con il progetto Gravity Boxes: scatole concrete contenenti opere d’arte.
I prodotti artistici, creati con il legno e con i metalli, indagano il rapporto tra heritage e contemporaneità e sono stati progettati e lavorati da mani artigiane esperte.
Da queste collaborazioni nascono Warped Table di Gabriele Bianchi, Iron Paper di Vladimir Mazzoletti, L/V Shelf di Luca Valsecchi e la Scarpetta di Giovanni Taddei.
Il materiale di queste opere dialoga con la luce.
Legato al tema luce, è anche l’installazione Download me, I am yours, una serie di cinque lampade che illuminano lo spazio espositivo, realizzate in stampa 3D. Il pubblico potrà scaricare i progetti a casa attraverso i QR Code presenti nell’allestimento e realizzarli in formato XL o Small. Per chi non ha accesso ad una stampante 3D potranno essere prodotte tramite il network di 3DHubs.
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Le opere sono state sviluppate, insieme al designer Filippo Mambretti, dagli studenti del corso di future design: Giorgia Allevi, Gabriele Bianchi, Edoardo Colzani, Reeve Dizon, Luca Liguori, Vladimir Mazzoletti, Melissa Molteni, Irina Santabrogio, Giovanni Taddei, Edoardo Trezzi, Davide Tosetti, Nicole Yao, Yao Yih, Pan Yue e Luca Valsecchi.
Lo spazio espositivo diventa una scatola nera che si anima grazie alla luce e che vuole condurre i visitatori a scoprire un percorso di progetto che non è solo oggetto ma che vede in quest’ultimo la parte finale di un intero itinerario creativo.
Il progetto Gravity Boxes di Accademia Aldo Galli – Ied Como è stato coordinato da Laura Cordaro, ideato e progettato dall’architetto e docente dell’accdemia Francesco Fallavollita.
Accademia Galli – Ied Como sarà inoltre presente, con un ulteriore progetto, al Fuori Salone durante la Design Week in via Tortona 31. Affiancata e supportata da Napapijri, l’università interverrà con il laboratorio Virtual 2 Real a cura di Francesco Pusterla e Luigi Milanese, nuovi sperimentatori della realtà virtuale applicata al furniture ed al fashion design.
“Abbiamo realizzato un collegamento tra il mondo della moda e della realtà virtuale – spiega Amura – che si traduce nell’uso della tecnologia per disegnare e progettare gli abiti e gli accessori del futuro. In più, l’uso delle nuove tecnologie permette di realizzare prodotti customizzati e un servizio taylor made”.
