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Attualità, Cronaca

L’associazione Carducci vince in tribunale: la richiesta di soldi del Comune di Como è “infondata” (e paga le spese processuali)

L’Associazione Carducci vince la causa contro il Comune di Como e l’Agenzia delle Entrate: la richiesta di pagamento delle utenze arretrate, per un totale di oltre 118 mila euro, presentata già nel 2021 dall’allora sindaco Mario Landriscina e portata avanti da Alessandro Rapinese, è illegittima.

“Il Tribunale – si legge nella sentenza pubblicata oggi – dichiara infondata la pretesa del Comune di ottenere dall’associazione Giosuè Carducci Pro Cultura Popolare il pagamento della somma di 118.489,92 euro” imponendo peraltro al Comune, e all’Agenzia delle Entrate, il pagamento delle spese processuali di oltre 12 mila euro.

Come già ampiamente raccontato nei giorni scorsi (qui tutte le cronache), il Comune ha richiesto all’Associazione Carducci non solo il pagamento delle utenze arretrate, ma anche la restituzione delle chiavi del Museo Casartelli custodito nella sua sede, richiesta che ha scatenato la risposta non solo della stessa associazione ma anche di parte dell’opposizione che ha ricordato, a questo proposito, l’atto di donazione al Comune di Palazzo Carducci al Comune datato 13 febbraio 1930 nel quale, però, si legge testualmente non solo l’obbligo di quest’ultimo a garantire all’Associazione l’uso perpetuo e gratuito della sede di viale Cavallotti, ma anche l’obbligo a “darne uso gratuitamente riscaldato e illuminato … con a carico allo stesso (il Comune Ndr) della illuminazione e del riscaldamento” (qui il documento originale). Oggi, quindi, la prima significativa vittoria in attesa di capire come si risolverà la questione relativa agli spazi del Museo.

AGGIORNAMENTO:

Carducci vince in Tribunale. Forgione: “Dal sindaco inutile sfida per sgomberare la cultura. Ce n’era bisogno?”

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24 Commenti

  1. Ho idea che il Conto finale sarà molto più alto!!
    Secondo voi Rapinese si lascerà scappare l’occasione d’impugnare la sentenza?

    Ho già comprato i Pop Corn e infilato le ciabatte, sono pronto allo spettacolo del secolo.

    Grazie Sindaco Rapinese insieme ai tuoi fidi professionisti siete meglio di Netflix

  2. Rapinese è come Landriscina anzi è Landriscina bis avendo avuto la benedizione dell’ex sindaco con il voto disgiunto e portando avanti progetti avviati dal predecessore. Qui l’eredità è diventata grottesca con il suo show a reti televisive unificate senza contraddittorio. Ma i dirigenti che hanno suggerito a RapiScina di andare avanti con questa causa?

  3. Sono davvero felice che la causa (avviata alcuni anni fa), intentata dall’amico avvocato Renato Papa, ex presidente dell’Associazione Giosuè Carducci di Como, coadiuvato e sostenuto dall’ex presidente professor Manlio Siani e dal precedente Consiglio direttivo contro il comune per il rimborso delle spese di riscaldamento, si sia conclusa a vantaggio dell’Associazione Carducci che tanto merita.

    Miriana Ronchetti http://www.teatroarte.it

  4. Ogni occasione e’ buona per criticare l’attuale amministrazione, fatevene una ragione, potrete scegliere diversamente alle prossime elezioni, per il momento decoro ed etica sarebbero graditi anche nei commenti………

  5. Proporre un accordo accettabile per il futuro. Rapi non ha dei trogloditi come controparte e si dovrebbe usare la diplomazia. Ma per fare questo bisogna avere la capacità intellettuale e una lungimiranza che superano l’ ordinaria amministrazione in cu il nostro sindaco di muove.

  6. Amministrare una città è una roba seria, Rapinese non ha le capacità né tantomeno le competenze. Vincere le elezioni è il primo passo, in democrazia. Rispettare le norme e le regole è la strada da seguire.

  7. Povero Rapinese Sindaco! Questa se l’è trovata in eredità. Se avesse evitato la sparata a ETV, avrebbe potuto dire che era tutta colpa di quelli di prima. Il tema invece è differente. Fermo restando che sul pregresso non si poteva pretendere nulla, sul futuro invece qualcosina si potrebbe fare. Un Accordo a tempo indeterminato può essere rimesso in discussione, altrimenti c’è sicuramente qualcuno che potrebbe vantare qualche diritto dall’epoca delle Crociate. Rapinese Sindaco dovrebbe chiedere un incontro ai vertici dell’Associazione Carducci e rivedere con loro l’Accordo. In fin dei conti, un Accordo fatto nel 1930, sopravvissuto al fascismo, alla Repubblica di Salò, alla Prima Repubblica e perfino alla Seconda…..insomma, qualcosina si potrebbe rivedere, qualche termine pure, qualche pretesa anche, o no?

    1. Per rivedere un accordo formale (sia firmato ieri sia firmato 80 anni fa) immagino che si debba essere d’accordo in due.
      Immagino anche che, viste le sparate delle ultime settimane, sia veramente difficile che i vertici del Carducci possano andare d’accordo con LVI…

      1. Ha ragione. Bisogna mettersi intorno a un tavolo e discutere. Un accordo a tempo indeterminato che prevede un comodato d’uso ci può stare. Anche perché, non conosco questi particolari, la donazione della proprietà può essere stata condizionata al comodato. Sulle utenze, invece, le dico con molta onestà, è un pochino più difficile pensare che chi ha firmato l’accordo potesse impegnare l’Amministrazione fino alla fine del mondo senza definire i termini di costo previsti (i 22°C di cui parlava Rapinese Sindaco per esempio). Non ho apprezzato l’Amministrazione Landriscina e non apprezzo quella Rapinese ma, in tutta onestà, rimettere in discussione un accordo sul pagamento delle utenze vita natural durante, è doveroso a prescindere.

        1. Tutto giusto e tutto bello.
          Adesso però rispondi con sincerità: se tuo padre avesse fatto un accordo senza scadenza con il direttore della banca, accordo che prevedeva il versamento esentasse di mille euro mensili in favore del proprio figlio, tu adesso acconsentiresti a rinunciare a tale accordo?
          Per fare un favore alla banca che magari ultimamente ti ha trattato poco bene in occasione della stipula del mutuo???

          1. Un conto è vincere la causa sulle richieste pregresse. Vedere un Tribunale che nulla oppone a un contratto senza termine e non rescindibile…..insomma, è una forzatura. Non trovi?

    2. Non mi pare che il Sindaco abbia il dono della diplomazia e con questa azione di è giocato molte possibilità di trovare un accordo…. se avesse rinunciato all’azione legale proponendo una revisione e un aggiornamento fore….

    3. Il buffo che in certi casi, vanno bene gli accordi stipulati in epoca fascista, che resistono, facendo pagare alla collettività spese perpetue , nonostante che la cultura classica sia al lumicino. Spazi per rivedere questo accordo ci sono , ma con i tempi della giustizia si rischia di assistere alla telenovela per parecchi lustri.

  8. Cioè il sindaco attuale dovrebbe pagare una iniziativa dei predecessori? Che poi non si capisce se sia stata respinta solo per motivi formali… non è stata pubblicata la motivazione.

  9. E il Comune continua a prendere schiaffi con i suoi preparatissimi legali!!!

    E Rapinese porta avanti la scia delle sconfitte del suo predecessore, del resto quando si ha la presunzione di essere al di sopra di tutto e tutti, ecco i risultati.

    Il conto lo pagherà lui (il sindaco) vero?

  10. SPLENDIDA NOTIZIA

    QUINDI ADESSO IL SIG. SINDACO RAPINESE CHE SI E’ INTESTARDITO NEL PORTARE AVANTI LA SUA PERSONALE CROCIATA CONTRO I “POTERI FORTI” PAGHERA’ DI TASCA PROPRIA I 12.000 EURO DI SPESE PROCESSUALI?
    ABBIA IL CORAGGIO DI FARLO VISTO CHE E’ PIENAMENTE COLPEVOLE OLTRE OGNI RAGIONEVOLE DUBBIO.

    RAPINESE PAGA DI TASCA!!!!!

    SONO FINITI I BLA BLA BLA BLA

    #comosvegliati

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