Nella mattinata di ieri la Polizia di Stato ha denunciato in stato di libertà un cittadino egiziano di 20 anni residente a Milano, che aveva sostenuto l’esame teorico per il conseguimento della patente di guida alla Motorizzazione Civile di Como.
I fatti seguono un copione ormai rodato: il 20enne, al termine dell’esame, è stato perquisito dagli agenti e gli è stato trovato, occultato nella sua felpa nera con cappuccio, un sistema di radio-collegamento bluetooth che gli consentiva di ricevere suggerimenti dall’esterno.
Portato in Questura il giovane è stato denunciato a piede libero per la violazione dell’articolo 1 della Legge 19 aprile 1925.
La denuncia di ieri è il frutto dell’intensificazione dell’attività dalla Polizia di Stato per contrastare un fenomeno che vede coinvolte soprattutto persone straniere non residenti in provincia di Como. Nei primi 15 giorni di marzo sono stati denunciati già quattro soggetti.
Gli esaminandi residenti fuori provincia vengono attentamente monitorati dalla Questura di Como sin dalla presentazione dell’istanza e durante le sedute d’esame il personale della Polizia di Stato, non appena nota atteggiamenti sospetti, procede al loro controllo.
2 Commenti
Si concordo e vorrei aggiungere che forse molti casi sono andati a buon fine, riflessione dovuta al fatto che la circolazione e’ cambiata, nessuno o quasi usa piu’ la freccia per segnalare il cambio di direzione e in genere meno rispettosa dei limiti e indicazioni stradali, ovviamente molti poi si identificano nel cambiamento.
Anche le patenti rubate sti stranieri.
Non fanno mai niente di regolare!
Ma andateeee.
Ognuno deve vivere a casa sua con le sue culture!