Che le auto di targa straniera, che non impropriamente possiamo ricondurre per larghissima se non totale parte ai turisti, si muovano con una certa leggerezza lungo le strade cittadine e in centro storico a Como non è certo una novità. Spesso ci capita di documentare sgradevolissimi abusi con foto inviate dai lettori o scattate dalla redazione.
Detto questo, la certificazione nero su bianco offerta dalla Polizia Locale di Como evidenzia uno spaccato numerico impressionante. Nel solo periodo compreso tra il primo e il 31 agosto 2024 sono state 1.792 le multe comminate agli stranieri, cioè i residenti all’estero, per un totale di ben 133.892,57 euro. 295 verbali sono poi stati pagati immediatamente, con la riduzione prevista del 30%, per un totale di 11.592,27 euro.
Negli atti ufficiali il comandante della Polizia Locale cittadina Vincenzo Aiello evidenzia come al netto delle sanzioni subito saldare la cifra restante riguardi “crediti di dubbia e difficile esazione”.
Decisamente più bassa, infine, la cifra nel mese di settembre (dal primo al trenta): sono state 244 le multe agli stranieri, per un totale di 13.720,67 euro. Di cui 197 pagate direttamente per un totale di 7.494,77 euro. Una proporzione più piccola ma migliore rispetto al mese precedente.
5 Commenti
Mi sembra del tutto evidente che l’attuale legislazione non sia idonea a contenere il rispetto del CdS pertanto sarebbe utile sollecitare lo Stato o gli Enti necessari per un approccio diverso e ben più radicale come avviene in altri Stati. Blocco dell’autovettura e in caso di disturbo al traffico rimozione con costi adeguati sia come sanzione, rimozione e custodia del veicolo da stabilire rispetto al valoro medio dell’autovettura da rilevarsi su apposito database.
In qualche città applicano le ganasce alle auto in divieto di sosta e quindi le conseguenze si possono ben immaginare
E a peggiorare le cose…Niente multe se l’auto ha una targa tedesca, austriaca o olandese. Da più di un anno le multe provenienti dall’Italia non sono applicate in Germania, Austria e Paesi Bassi in quanto le tre nazioni hanno bloccato la visibilità delle targhe delle loro auto che hanno violato il Codice della Strada in Italia. Questo perché, secondo gli organi competenti locali, era necessaria una forma di tutela a fronte di “ripetute violazioni della riservatezza” dei propri cittadini. Il tutto sarebbe riconducibile a un uso improprio dei dati raccolti da parte di un’azienda italiana, rimasta anonima….
Incredibile che nell’Europa dei 27 non ci sia la possibilità di recuperare le multe date nei rispettivi paesi.
Meno di un decimo di quanto contestato. Ma la faccia cattiva è capace di farla solo con i suoi concittadini che magari lo hanno pure votato?