“Vogliamo e dobbiamo andare a gara entro fine anno per la progettazione”. Pochi dubbi per l’assessore ai Lavori Pubblici, Vincenzo Bella. La locomotiva Villa Olmo deve correre veloce verso il cantiere che porterà a un restauro totale dell’edificio.
In effetti l’amministrazione ha già messo a bilancio (2020-2021) 3 milioni di euro, inoltre aspetta risposta (si presume per fine mese) dopo la richiesta di accesso ai Fondi Emblematici di Fondazione Cariplo per altri 2 milioni (copertura all’80%) da dedicare al recupero definitivo del ristorante (la struttura è a posto ma mancano, tra l’altro, allacciamenti fognari e elettrici) delle statue e della fontana del parterre.
Insomma considerando i primi 7 milioni il progetto di recupero, se tutto andrà in porto, alla fine sarà costato 12 milioni di euro. I tempi? “Ci vorranno sei mesi per l’assegnazione, poi ci sarà la progettazione affiancata alle indagini. Io credo che il 2021 ci permetterà di avere un progetto definitivo da appaltare”.
La novità è che si punta a un unico Bando che unisca tutti gli interventi un tempo divisi in 12 azioni diverse.
Unico cantiere scorporato è quello per il ripristino delle serre, c’è già un progetto portato in conferenza dei servizi quindi in questo caso la gara andrà in autonomia rispetto agli altri lavori.
Serre di Villa Olmo, il gioiello nel degrado: il cantiere del Comune non è mai partito
C’è poi la questione: che facciamo? Ovvero, restaurata la villa cosa mettere dentro.
Su questo fronte da tempo l’assessore al Commercio, Marco Butti, è impegnato per valutare il modello gestionale.
“Abbiamo avuto incontri in Camera di Commercio – spiega – dopo l’incarico alla Società Struttura che ci accompagna nella stesura dei patti parasociali e dello statuto oltre alla ricerca di partner pubblici e privati”. Tempistica? “A breve avremo un incontro in Regione, siamo in linea coi programmi.
Nel 2020 saranno sottoposte al Consiglio comunale le delibere che daranno il via alla Fondazione”.