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Ca’ d’Industria, il Pd: “Da sindaco e assessore mai una relazione. Chiusura Villa Celesia inaccettabile”

Diventa inevitabilmente anche un caso politico la situazione delicatissima della Ca’ d’Industria, messa in gravissime difficoltà economiche dalla pandemia e costretta addirittura a chiudere la casa albergo Villa Celesia a Como.

Ora che emerge la possibilità che il passivo per le casse della Fondazione arrivi a circa 2 milioni entro fine 2021, suona certamente ancora più forte l’eco di quanto riferito dal presidente di Ca’ d’Industria, Gianmarco Beccalli, il 15 marzo scorso quando in Comune si svolse una commissione ad hoc con audizione drammatica.

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Un incontro, quello, che giunse però dopo numerose richieste, tanto che oggi la consigliera del Pd Patrizia Lissi sfoga la rabbia per quelli che a suo giudizio sono stati gravi ritardi nell’approfondire la situazione.

Ca’ d’Industria, l’annuncio di Beccalli: “Chiude Villa Celesia, perdite insostenibili”

“Se penso alle mie richieste di commissioni sulla Cà d’ industria per aiutarli – ha affermato Lissi commentando gli ultimissimi sviluppi – o al fatto che ho detto chiaramente che non ce l’avrebbero fatta economicamente dopo aver affrontato le spese enormi dovuti alla pandemia, se penso che le due commissioni che ho chiesto sono state fatte con un ritardo vergognoso dalla data della mia richiesta, se penso che il sindaco o l’assessore di competenza non abbiano mai fatto una relazione in consiglio comunale per aggiornarci sulla situazione, mi viene una profonda rabbia leggere che Villa Celesia la chiuderanno”.

“Tutto, tutto viene gestito nel silenzio al solo scopo politico ed elettorale – è il durissimo affondo conclusivo della consigliera Pd – Aiutiamo la Cà d’ Industria, che si diano una mossa e che si sbrighino velocemente”.

Cgil: “No alla chiusura di Villa Celesia. Comune e Regione intervengano immediatamente”

Con Lissi, anche gli altri consiglieri comunali del Pd – Stefano Fanetti e Gabriele Guarisco – oltre al segretario cittadino Tommaso Legnani chiedono che “l Comune di Como chieda a Regione Lombardia di intervenire con le adeguate risorse per evitare la chiusura di Villa Celesia e aiutare la Ca’ d’Industria”.

“La notizia della chiusura di Villa Celesia è semplicemente inaccettabile, specialmente dopo i ritardi e i silenzi del Comune di Como nonostante le difficoltà della Fondazione derivanti dall’emergenza Covid fossero note da tempo – spiegano gli esponenti Dem comaschi – Ben due volte abbiamo chiesto che venissero convocate delle sedute di commissione su questo tema: sedute che si sono tenute con un ritardo vergognoso dalla data della nostra richiesta. Inoltre, l’assessore di competenza e il sindaco mai hanno relazionato sulla situazione in consiglio comunale. È tempo che Palazzo Cernezzi e Regione Lombardia intervengano per aiutare davvero la Ca’ d’Industria”.

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