Ieri sera documentavamo la clamorosa uscita dalla maggioranza in Consiglio comunale a Cantù del gruppo di Fratelli d’Italia: Cantù, clamoroso addio FdI alla maggioranza. Accuse velenosissime al sindaco: “Superiorità spocchiosa”. I meloniani volevano un assessorato.
Ora gli equilibri per il sindaco Alice Galbiati si fanno davvero precari con un solo voto di vantaggio sulla maggioranza. Se le parole dei meloniani ieri sera sono state un puro distillato di veleno non sono da meno quelle arrivate oggi dalla Lega di Cantù,. Il partito di Salvini parla della “tristezza politica adottata da Fratelli d’Italia sul territorio comasco”, di “politica del ricatto e delle poltrone”, “rivendicazioni puramente personali” tirando in ballo anche il capoluogo con la “sciagurata scelta del candidato sindaco a Como”.
E’ evidente come la guerra in corso a livello nazionale, dopo la clamorosa sconfitta di Giordano Molteni a Como, si stia ripercuotendo anche a livello locale insinuandosi in ferite e rancori fino a oggi solo sopiti o messi sotto il tappeto.
Ecco il testo integrale di un comunicato che letteralmente gronda rabbia:
Da Cantù riparte la politica dei cittadini. Nel segno del rispetto del mandato elettorale, la Lega di Cantù e le altre forze dell’attuale maggioranza combattono contro la politica del ricatto. Ieri sera in Consiglio Comunale si è palesata in tutta la sua tristezza la politica adottata da FdI anche sul territorio comasco.
Dopo la loro sciagurata scelta del candidato sindaco a Como, dopo le spaccature amministrative scientemente volute in molti comuni del Paese oggi tocca alla nostra amministrazione fare i conti con le rivendicazioni, puramente personali, degli attuali consiglieri di FdI che sono stati di fatto allontanati dalle segreterie dei partiti canturini proprio per dare un taglio netto alla politica delle poltrone che ieri sera è candidamente ammessa e rivendicata in Consiglio Comunale dal consigliere Valeriano Maspero per conto del coordinatore dei vari circoli cittadini di FdI Edgardo Arosio.
Nella sostanza hanno dichiarato che: ce ne andiamo perché non ci danno la poltrona di assessore. Quella stessa carica a cui FdI aveva rinunciato nel momento della costituzione della giunta, non essendo stati in grado di indicare un nome al Sindaco Galbiati a causa dei loro dissidi interni.
La volontà da parte di FdI di non voler costruire un reale percorso amministrativo è palese nei fatti: non hanno mai partecipato alle riunioni di maggioranza, non sono mai state portate da loro idee migliorative per Cantù se non per rivendicazioni o velleità personali e quindi sistematicamente bocciate. Sono stati praticamente inutili all’amministrazione perché esclusivamente incentrati a far risplendere se stessi.
Appare oggi ancora più incomprensibile questa loro presa di posizione in un momento dove ci si avvia a definire e valutare i più importanti progetti per Cantù e i canturini: il secondo lotto della canturina bis, il De Amicis, ma soprattutto il progetto del nuovo palazzetto per la pallacanestro che gli Eagles aspettano da anni e per il quale la nostra amministrazione si sta prodigando a tutti i livelli.
Abbiamo lottato fino ad oggi e continueremo imperterriti la nostra battaglia per una nuova politica lontana dagli interessi personali che i Butti, gli Arosio i Valeriano Maspero vogliono ancora oggi imporre: le ultime elezioni non hanno insegnato loro nulla. Le Lega a Cantù ha dimostrato ancora una volta di non scendere a nessun compromesso come richiesto dai canturini e dai propri elettori. Siamo consapevoli che la base storica di FdI è lontana da questa nuova ma vecchia generazione di politici poltronari, per cui la nostra porta sarà per loro sempre aperta per il bene della città.
Oggi ci siamo liberati di quel peso che ha più volte imbrigliato e rallentato la nostra amministrazione, per cui i nostri obiettivi programmatici saranno ora più agevolmente raggiunti.
Non tutti i mali vengono per nuocere.
4 Commenti
Bisogna ricordare che la prima proposta di candidato sindaco è stata bocciata dalla Lega, mentre quella di Molteni è stata avvallata, nonostante una campagna elettorale praticamente nulla (voti quasi dimezzati). Volgiamo poi aprire il capitolo sulla scelta del candidato a Milano oppure la colpa è sempre degli altri quando si perde. Sentir poi parlare di politica delle poltrone da parte di chi ha governato, e governa, con PD, 5 stelle, Italia Viva, LEU e compagnia cantante è quantomeno curioso
Caro Gioele, lei ci sorprende sempre per la sua capacità di prevedere il futuro, peccato che lo scriva sempre quando ormai è passato. Lei non è perplesso per il fatto che la Lega critichi la scelta del candidato sindaco a Como? Io invece lo trovo sorprendente perché tra persone dotate di normale intelligenza e senno, quando non si condivide una scelta lo si dice prima, non si fa finta che vada bene per poi lamentarsi dopo. Per riprendere l’analogia fatta da lei, se vogliamo fare il paragone con una coppia, l’atteggiamento della Lega è come quello di un marito o una moglie che dicono il classico “fai come vuoi”, salvo poi fare rappresaglie.
Gentile Sig.Eugenio, secondo Lei, se riuscissi a prevedere il futuro, passerei il mio tempo libero a raccontarglielo su CZ? 😊 Quello che cerco di leggere è, come Lei ha detto, il passato. Se rilegge bene molti avvenimenti di politica cittadina e nazionale che si sono succeduti negli ultimi due anni, avrà modo di osservare che in nulla Lega e Fratelli d’Italia sono andati appaiati. A Como, mentre la Lega ha fatto quadrato su Landriscina, Fratelli d’Italia l’ha punzecchiato attaccando pesantemente il suo Assessore più debole, Galli. Mentre la Lega ha detto “no” al dormitorio, Fratelli d’Italia ha detto “sì”; FdI voleva candidare Molinari e ha candidato Molteni, la Lega avrebbe voluto riconfermare Landriscina e non avrebbe voluto né Molinari né Molteni. A livello nazionale, la Lega è andata al Governo nel Conte 1 con il M5Stelle e con tutti per sostenere il Governo Draghi, Fratelli d’Italia sempre all’opposizione. La Lega non vuole inviare aiuti all’Ucraina nella Guerra contro la Russia, Fratelli d’Italia è filo-atlantista e non farebbe nulla di diverso da quello che chiedono Inglesi e Americani. Ideologicamente Fratelli d’Italia è nazionalista, centralista e statalista; la Lega chiede più deregulation, meno Stato e da sempre è regionalista. L’unico collante è il “daje ai negher” ma adesso tra pandemie, guerre calde e guerre fredde, crisi energetica, dei “negher” non frega più niente a nessuno. Se alle elezioni fossero andati da soli invece che in comitiva, non sarebbero andati in ogni caso al ballottaggio e avrebbe lo stesso vinto l’antipartitismo di Rapinese. In questa tornata elettorale nonostante la destra a Como è maggioranza sono riusciti a stare Insieme nella sconfitta, insieme nelle polemiche e a essere complessivamente insignificanti insieme. L’avevo detto che sarebbe stato meglio se fossero andati ognuno per conto suo… 😊
Non c’è tanto da rimanere perplessi sull’uscita di FdI dalla maggioranza a Cantù, sulle critiche della Lega al candidato di FdI a Como, sulle punzecchiature di FdI a Landriscina durate gli ultimi due anni del suo mandato, sull’appoggio della Lega a Rapinese dopo che FdI aveva già annunciato il ricorso sulle modalità di spoglio del 1°turno. Quello che lascia perplessi sono le dichiarazioni, le accuse e i distinguo che si stanno succedendo dopo la clamorosa esclusione del centrodestra al ballottaggio a Como. FdI e Lega ricordano quelle coppie scoppiate che alla fine condividono le spese, la messa domenicale, la noia e le riunioni condominiali rimpiangendo le tante occasioni che hanno perso per strada. Poveri….. ma d’altro canto fortunati chi le occasioni le ha perse con loro! 😊