L’ultimo vertice della nascente coalizione di centrosinistra sembra ormai aver delineato gli schieramenti (qui la notizia). Lo schieramento che farà capo a Barbara Minghetti candidata sindaco difficilmente farà parte Civitas (qui le ultime novità) Ci sarà invece Europa Verde che interviene sull’esito dell’ultimo incontro non senza una nota polemica verso la civica guidata da Bruno Magatti.
“Prendiamo atto della decisione di Civitas – dice la presidente di Europa Verde, Elisabetta Patelli – direi unilaterale viste le porte aperte e l’accoglienza da parte della costituenda coalizione. Una decisione che non condividiamo, perché da sempre abbiamo auspicato la costruzione di una coalizione ampia e solida su un progetto comune veramente alternativo, nell’interesse della città. in realtà la coalizione si sta costruendo comunque su base programmatica, con impegno da parte di tutti con o senza Civitas. Ci auguriamo il perimetro si allarghi presto anche formalmente alle altre forze che lealmente hanno già condiviso sforzi impegno e ad altre che vorranno farlo”.
E subito dopo procede l’affondo: “Civitas – accusa ancora Patelli – non fa altro che replicare la stessa tattica trita e ritrita, che alla fine si mette di traverso al centrosinistra. Segnali di guerra in realtà sono emersi nella riunione di martedì sera, perché se un invitato entra in casa tua sputando nel piatto dicendo che solo lui è capace di cucinare è difficile che la serata funzioni, a prescindere dalla disponibilità e buona educazione dei padroni di casa. La conclusione che ci sono divergenze politiche sarebbe legittima, ma può nascere solo dopo un onesto e franco confronto sui temi, che non c’è stato, quindi nel caso specifico resta un pregiudizio politico. Ci siamo lasciati con l’augurio di confrontarci nuovamente, ma è evidente che la decisione di Civitas era già stata presa . Europa Verde ha già confermato da tempo la candidatura di Barbara Minghetti, ma è positivo che abbiamo avuto occasione di ribadirlo formalmente ieri insieme agli altri partner di coalizione”.
Oggi pomeriggio l’intervento del principale partito della coalizione, il Pd, con la vicesegretaria provinciale Andrée Cesareo: Civitas e Csx, Cesareo (Pd) allibita: “Non pareva un addio, apprendo dall’intervista che Magatti non entra in coalizione”
9 Commenti
Patelli fa male ad essere arrabbiata: ha da essere contenta del fatto che una persona come Magatti, vogliosa solo di imporre la propria visione, abbia finalmente deciso di levarsi di torno.
Lo spiega nell’articolo successivo: ha deciso le priorità, ha deciso l’ordine e quando gli altri non le hanno accettate senza condizioni, ecco che ha deciso di andare per conto suo. Preciso, preciso.
Per rimanere nella metafora di Patelli non si tratta di sputare nel piatto ma nell’accorgersi che si doveva decidere il menu insieme ed invece tu mi hai fatto trovare la tua minestra
…………….quando uno solo dei sei commensali porta gli ingredienti, i libri di cucina, l’elenco di quello che non si deve mangiare, le ricette di quello che vuole mangiare e l’unico cuoco che ritiene sappia cucinare, non presenta il menu ma obbliga allo stesso modo gli altri cinque a mangiare la solita minestra, o no?
Patelli non rappresenta un partito, ma soltanto se stessa. E si presenta alle elezioni a nome dei Verdi (che a Como non esistono) soltanto perché aspira a diventare assessore, magari all’Ambiente. Senza considerare che, se raggiungesse il suo obiettivo, le decisioni in merito le prenderebbe soltanto Minghetti (sai che ambientalista!) e il partito neoliberista che la appoggia. Una candidatura sciagurata, quindi, che danneggia anziché favorire le battaglie per l’Ambiente. Ma a Patelli interessa solo una poltrona.
Europa Verde non esiste a Como. Elisabetta Patelli rappresenta un partito che non c’è o Officine Como (Svolta Civica) di cui è stata fondatrice?
Patelli rappresenta solo sé stessa e lo fa pure male
Nello schieramento piddino ci sarà anche Europa Verde? Ammazza che affollamento, ragazzi! Non vediamo l’ora di vedere i candidati del “partito che non c’è”, almeno a Como.
Patelli non mi entusiasma ma qua ha ragione: classica strategia di chi si considera superiore.
Che venga abbandonato alla sua arroganza, Como se ne farà tranquillamente una ragione.
La condizione base del dialogo, peraltro sempre invocato come bandiera da quella estrazione culturale (o confessionale) per Civitas è sempre la stessa: che hanno ragione loro, poi si può discutere. Ma di cosa? Di un candidato sindaco pur di tutto rispetto, ma sempre una sindacalista ex PCI , e con questo candidato cercare di conquistare la roccaforte del centrodestra ( ricordiamo Galliani e quell’altra di cui non ci si ricorda neppure il nome, votati solo perché di destra). Di un programma? Ma quali sono le loro proposte e su quali loro proposte la Minghetti si è messa di traverso?
Diciamocelo: un po’ di casino, di visibilità, e il posto in consiglio è assicurato. Alla faccia del rinnovamento dell’amministrazione, il treno passa una volta sola, e stavolta ( con almeno una formazione coesa) sarebbe stato in orario.