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Clamorosa Civitas: “Il Comune di Como deve lasciare Villa Erba. Ecco perché, documenti alla mano”

Quella di cui diamo conto è la tesi, clamorosa, della lista civica Civitas, rappresentata in Consiglio comunale dall’ex assessore Bruno Magatti, oggi consigliere di opposizione.

Il movimento, fornendo ragioni estremamente tecniche (formulate nel documento che pubblichiamo integralmente in fondo) dice in sostanza una sola cosa, già anticipata in Aula: “Il Comune di Como non può essere socio di Villa Erba”.

Gli argomenti di Civitas sono esposti un comunicato che porta una premessa piuttosto articolata: “Da quando è nata Civitas ci siamo ripromessi che avremmo perseguito fino in fondo l’interesse pubblico. L’interesse delle tante persone che, a Como, ci hanno dato fiducia e mandato per fare chiarezza e luce nelle zone d’ombra in cui a volte la politica e l’amministrazione si insinua. Il caso di Villa Erba S.p.a. è uno di questi casi. Abbiamo il dovere, oggi, di esercitare trasparenza e profondo senso di attaccamento alle istituzioni. Così mossi lo diciamo con sincera franchezza: il Comune di Como deve rinunciare alla propria partecipazione alla Società Villa Erba S.p.a. e deve procedere alla dismissione delle azioni societarie in suo possesso“.

Spiegano ancora: “Abbiamo presentato al Consiglio Comunale un documento che certifica, a nostro parere oltre ogni dubbio, il fatto che il Comune di Como sia tenuto a rinunciare alla propria partecipazione alla società Villa Erba S.p.a. e a procedere alla dismissione delle azioni societarie in suo possesso”.

Quindi viene evidenziato, passo-passo, il ragionamento di Civitas:

L’inevitabilità di tale dismissione, da noi già segnalata nel corso del Consiglio Comunale del 18 dicembre u.s., per insussistenza dei presupposti per proseguire nella partecipazione è oggi corroborata da nuovi elementi ivi compreso lo orientamento espresso dalla Corte dei Conti Sez. Controllo della Regione Lombardia con provvedimento n 160/2019. Essa, per altro, consegue in modo diretto dal dettato dell’art. 4 del D.Lgs. 175 del 2016 (Testo Unico delle Società Partecipate).

L’analisi del bilancio e delle attività di Villa Erba S.p.a. mostra, in modo inequivocabile, che nel corso del 2018 l’attività fieristica, la sola che, se ne fosse l’attività prevalente, potrebbe giustificare la permanenza del Comune tra i soci, si attestava al 26,68% del fatturato complessivo (2.038.000,00 Euro).

La società si trova oggettivamente al di fuori dei limiti prescritti dal comma 7 del già citato art. 4 del D.Lgs. 175 del 2016, una norma, ricordiamo, nata per limitare le partecipazioni e assicurare una gestione oculata delle economie pubbliche.

La dismissione della partecipazione pubblica alla Villa Erba S.p.a. lascia i suoi amministratori dinanzi a nuove prospettive che non escludono la possibilità di intercettare risorse diverse e rafforzare quei rami societari oggi vincolati dalla partecipazione pubblica. Per parte sua il Comune di Como, con gli altri enti proprietari, sarà chiamato a riconsiderare il proprio ruolo e a riconsiderare, attraverso gli strumenti normativi disponibili, la futura gestione dei beni immobili anche alla luce del D.Lgs. 50 del 2016 Testo Unico degli Appalti.

Il documento di Civitas:

pregiudiziale regolamento VE V. 2.0

 

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