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Attualità, Politica

Como, Molinari candidato sindaco di Fratelli d’Italia. “Vogliamo un centrodestra unito”. Landriscina bocciato: “Sì, anzi non del tutto”

L’avevamo anticipato qualche settimana fa (qui l’indiscrezione, era il 12 ottobre) ed è successo. Fratelli d’Italia ha indicato quale proprio candidato sindaco il coordinatore provinciale, ex assessore del sindaco Bruni, Stefano Molinari.

L’indicazione stamani alla presenza del super leader lariano Alessio Butti e della potentissima Daniela Santanché. “Sono molto onorato – ci dice Stefano Molinari – è stato un plebiscito all’interno del partito, quasi imbarazzante, non pensavo. E’ molto bello.

Beh, questa decisione ci dice due cose. Dopo mesi di mugugni avete ufficializzato la bocciatura di Landriscina.
Sì, chiaro.

Seconda cosa: imponete il passo agli alleati. Lega e Forza Italia.
Più che altro seguiamo le indicazioni del centrodestra dopo le ultime amministrative malriuscite: Roma, Torino, Milano. Salvini per primo e poi Meloni e Berlusconi avevano detto di non arrivare all’ultimo con i candidati ma di muoversi entro novembre.

Sì, ok, ma se arrivano Lega e Forza Italia con altri candidati un problema si pone.
Ma no, il mio nome è la proposta di Fratelli d’Italia. Il mio partito ha il suo candidato ma come hanno detto anche Butti e Santanché e come dico da mesi il nostro obiettivo è lavorare per correre uniti. Poi con altri nomi in campo discuteranno le segreterie a alto livello.

Torniamo alla bocciatura tout court di Landriscina.
C’è un sentito in città che ci preoccupa e il coordinamento di Fratelli d’Italia ne ha preso atto, può essere un problema (una ricandidatura del sindaco, Ndr). Ma non è una bocciatura completa.

Bocciato a metà, diciamo. Adesso che farà?
Nulla. Non sono il candidato del centrodestra, ripeto, ma del mio partito. Non c’è, ripeto anche qui, l’intenzione di correre da soli ma uniti.

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9 Commenti

    1. Qua tocca decidersi.

      Prima opzione: Butti è l’esponente di spicco del centrodestra comasco, sempre presente, in prima linea per il territorio, con una forte influenza -> i risultati del centrodestra comasco per la città sono sotto gli occhi di tutto: ciao Alessio, ma anche no, grazie!

      Seconda opzione: Butti conta poco, compare solo spesso sui media grazie a comunicati (e magari compiacenza) in cui non fa altro che lamentarsi -> tanto fumo e niente arrosto: ciao Alessio, ma anche no, grazie!

      Tertium non datur.

  1. Ben venga chi sa fare politica a prescindere dal colore ora abbiamo gente che ha fatto carriera con la politica e blocca la città
    Butti sa cosa fare perché ama Como e io seppur non di destra approvo questa scelta

    1. “Butti sa cosa fare perché ama Como”… Eh già, anche quando anni fa partecipò attivamente alla decisione sulle paratie sapeva cosa fare per la sua Como…

  2. A Como è in atto da vent’anni una crisi delle tradizionali forze politiche di governo che, sul lato dell’amministrazione della Città, si riflette in uno stagnante immobilismo e in scelte sbagliate, riguardo agli obiettivi o agli strumenti inconcludenti messi in campo per raggiungerli.

    In queste contingenze politiche, quando cioè l’identità e gli interessi di sviluppo del territorio non sono più percepiti o male interpretati dai partiti, o assunti a fatica e senza convinzione, si apre un largo vuoto e in esso la possibilità per un’autentica e determinata Lista Civica di costituirsi per vincere le elezioni.

    Per ora Como ha visto Liste Civiche unicamente di rincalzo a federazioni elettorali partitiche predefinite dagli stessi; oppure, come l’ultima nata di “Insieme per Landriscina”, si tratta piuttosto di liste immagine, utilizzate per dare un volto civico posticcio alla coalizione dei partiti sostenitori, permettendo ad essi di ritornare al potere. Come si vede, nell’uno e nell’altro caso di tratta di Liste Civiche senz’anima localistica, senza reale rappresentanza delle migliori forze sociali ed economiche e soprattutto prive di autonomia dai partiti, che strumentalmente se ne servono per opportunità di voto; liste destinate a sfaldarsi precocemente in tanti ovvii rivoli (chiaro ora il motivo delle defezioni di consilieri che la lista “Insieme” ha subito già nel corso del primo anno di mandato?)

    Se, invece, si volesse presentare nell’agone elettorale un Capitano Civico “da novanta”, capace di sparigliare i classici schieramenti, attraendo voti di destra e di sinistra, oltre che indispensabilmente un grosso consenso di centro, bisognerebbe subito apprestargli, tanto per rimanere nella metafora, un Nuovo Destriero, ossia un’autentica e Nuova Lista Civica svincolata dai partiti e di immediato riconoscimento identitario per la Città ed i suoi cittadini.

    Riuscirà la Società di Como ad organizzare il meglio di sé per dare vita ad un simile progetto politico cittadino, che metta fine al colpevole ed irresponsabile grigiore amministrativo degli ultimi decenni?
    Il tempo ancora c’è, forze socioeconomiche vitali non mancano, se ci fosse anche visione e il coraggio di decidere…
    Forza “Genti del Lario” sorgete!

  3. Il fratello d’Italia del più noto Senatore è il candidato Sindaco di Fratelli d’Italia? Quindi è sicuro che il “buon” Sindaco ha perso un pezzo della sua coalizione ed ora è abbastanza chiaro che le continue critiche agli assessori di Forza Italia e della Lista per Landriscina erano strumentali alla discesa in campo del Segretario provinciale del partito dei “criticoni”. E dire che come Assessore subentrante della giunta Bruni non aveva particolarmente brillato. E dire che rispetto alla tradizione del partito che fu di Almirante gli è solo rimasta l’acconciatura nostalgica ma nulla più. E dire che lo stile del segretario politico di FdI è più simile a quello di un perfetto conta tessere democristiano rispetto a quello di un novello Starace. Sorpresa, ma non troppo, è la candidatura ma il programma non sorprenderà: la conferma dello Splendido Assessore al Patrimonio di Fratelli d’Italia, e poi, cos’altro si farà? L’ha detto lui stesso, come sempre Nulla!

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