Aiuti al commercio, farmaci e spesa a domicilio per persone disabili e anziani.
I consiglieri comunali del Pd di Como, hanno presentato un ordine del giorno al bilancio comunale, in discussione in questi giorni, e chiedono alla giunta “di mettere a disposizione le risorse necessarie per mitigare l’impatto economico e sociale delle misure anti-Coronavirus”.
Spiegano Stefano Fanetti, Patrizia Lissi e Gabriele Guarisco, “l’ordine del giorno serve a rivedere i“canoni di concessione del plateatico e di spazi commerciali delle strutture sportive comunali, dei locali destinati ad attività culturali e aggregative”.
“La diffusione del Coronavirus e le conseguenti contromisure hanno arrecato un grande danno all’economia del territorio – evidenzia Guarisco – è fondamentale che i canoni di concessione e occupazione di suolo e strutture pubblici siano modulati rispetto ai giorni di sospensione di mercati, attività sportive e di aggregazione”.
Secondo i dem è “poi cruciale prestare la massima attenzione alle fasce più deboli della comunità come disabili e anziani, maggiormente interessate dalle contromisure alla propagazione del Covid-19”.
Si legge infatti, “ è necessario garantire e rafforzare servizi quali la consegna a domicilio di spesa e farmaci o la fornitura domiciliare di pasti, destinati ai cittadini in situazione di fragilità e over 65, invitati a comportamenti di maggiore attenzione per bloccare le possibilità di contagio da Coronavirus”.
“In molti altri Comuni lombardi sono state attuate delle misure di supporto per disabili e anziani – chiude Lissi – a Milano, per esempio, la sinergia tra associazioni e amministrazione cittadina ha permesso che per tutto il mese di marzo le consegne di generi alimentari e medicinali vengano fatte a domicilio, gratuitamente”.
Dal Pd, sul fronte regionale, interviene il consigliere Angelo Orsenigo
L’emergenza Coronavirus ha già lasciato un segno indelebile sulle attività produttive lombarde e della provincia di Como il cui comparto del commercio, settore alberghiero e, più in generale, turistico sono stati duramente colpiti.
“Sono in contatto con le associazioni di categoria e i sindacati del territorio – dice Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Partito Democratico – lo scenario che mi è stato dipinto è estremamente preoccupante. Corriamo il rischio che la provincia di Como sia proiettata indietro di anni”.
“Regione Lombardia deve assicurarsi di fare il possibile per aiutare gli imprenditori, gli artigiani e i lavoratori che vedono minacciate attività costruite in anni di sacrifici” continua Orsenigo che propone diverse iniziative per mitigare la ricaduta del Coronavirus sul lago di Como.
“La Lombardia deve diventare una “zona rossa” economica. Ma per le imprese che hanno risentito delle contromisure decise dal Governo serve che Regione riduca o rateizzi l’addizionale regionale Irpef e azzeri l’Irap. È necessario che le imposte regionali come il bollo auto vengano sospese” afferma Orsenigo.
“C’è poi il tema dei contributi regionali che devono essere concessi con procedure semplificate e più veloci per supportare imprenditori e aziende – continua il consigliere – Finlombarda, la finanziaria di Regione, va sbloccata per dare ossigeno a chi lavora sul territorio. Infine devono essere riviste le procedure di assegnazione di quei fondi europei 2014-2020 che non sono ancora stati impiegati”.
La tutela dei lavoratori è, infine, fondamentale per Orsenigo: “Bisogna allargare la cassa integrazione anche alle piccole imprese. Non ci sono solo le grandi aziende o i grandi hotel da proteggere. È fondamentale guardare anche ai locali, ai bar e ristoranti e aiutarli a non licenziare”.
Secondo il consigliere, però, bisogna andare oltre alle misure amministrative speciali e restituire alla provincia di Como la bellezza e il fascino offuscati dal Coronavirus.
“Limitare i danni è essenziale ma si deve pensare a un piano di rilancio totale del territorio. Dobbiamo sconfiggere la paura e riportare le persone sul lago di Como. Come? Serve una strategia di eventi, concerti e festival tristemente sospesi in queste settimane che devono riprendere. Perché non pensare a una grande mostra dal respiro internazionale? Solo così si potrà tornare ad attrarre visitatori da tutto il mondo. La cultura e l’arte, sul magnifico sfondo naturale del nostro lago, sono la nostra più grande speranza di rinascita e ripresa”.