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Magatti: “Sentiti Broggi e Minghetti, lavoriamo a scelta comune. Non remo contro ma Bartolich era nome condiviso”

Bruno Magatti, leader di Civitas e convitato di pietra in ogni discussione o lite sul nome di Barbara Minghetti quale possibile candidata del centrosinistra, non si sottrare al dialogo a poche ore dal vertice della coalizione che dovrebbe portare a una decisione conclusiva sulla scelta del nome in corsa per Palazzo Cernezzi.

Lo fa a suo modo, dopo aver seguito con attenzione la bufera social scatenatasi contro Minghetti sulla pagina Facebook delle Sardine di Como, dove tra gli esponenti figura anche Luca Venneri, colonna portante di Civitas (qui il retroscena).

“Noi di Civitas non abbiamo nessuna intenzione di remare contro. Sappiamo fin troppo bene che non basta vincere le elezioni. Perchè anche se si riuscisse nell’impresa poi governare con il coltello tra i denti non sarebbe certo semplice”, spiega Magatti.

Forse un chiarimento o un messaggio in codice per qualcuno? Non è dato saperlo, fatto sta che dopo l’affaire Sardine e l’appropinquarsi del vertice di stasera, Magatti tiene a precisare che questa mattina “sono stato a lungo al telefono sia con Federico Broggi (il segretario provinciale del Pd) che con Barbara Minghetti. Abbiamo avuto dialoghi sereni e costruttivi. Questo perchè è sempre stata nostra intenzione confrontarci e arrivare a una scelta comune purchè sia il frutto di un percorso chiaro e condiviso a tutti” .

Infine, sull’autosospensione di Luca Venneri, pur non dando un giudizio, è categorico. “Lo sapevamo da giorni, ne avevamo discusso e di certo non ci ha colto di sorpresa”. In conclusione e in attesa di scoprire cosa accadrà questa sera, Magatti puntualizza però un fattore che ha animato molto il dibattito, ovvero la posizione sul nome di Adria Bartolich (ecco il resoconto)

“Vorrei solo evidenziare che il nome di Adria Bartolich, fatto dal Pd e su cui tanto si è discusso, era emerso e condiviso da molti ben prima di quello di Barbara Minghetti comparso all’improvviso. E su quello si stava riflettendo, tutto qui”, conclude.

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4 Commenti

  1. Due considerazioni:
    dal punto di vista politico agitare le acque per avere in cambio la promessa di un assessorato o di una carica dopo trentanni di lavoro al consiglio Comunale pone qualche domanda sulla capacità politica e dovrebbe obbligare ad un minimo di autocritica. Trentanni in consiglio comunale in cui nulla ha prodotto, anzi ha prodotto solo danni.
    Da un punto di vista umano, come è possibile questa totale mancanza di autocritica?

  2. Si chieda, in piena coscienza, la sig.ra Adria Bartolich se può lasciare che la rappresentino apprendisti della politica come Magatti e accoliti.
    Se ritenesse di non poterlo più permettere, non resterebbe che trovare il modo migliore di sfilarsi da questa umanamente sempre più penosa tutela.

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