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Elezioni, flop Lega. Locatelli: “Non è un giudizio sui nostri 5 anni di governo a Como. Rapinese e Minghetti intercettano il malcontento”

Mentre in Comune è in corso il riconteggio delle sezioni congelate nella notte (con il testa a testa Rapinese-Molteni) sul fronte politico ci sono dati evidenti e definitivi. Tra questi anche la totale débâcle della Lega passata dal 10% al 6,6% nel giro di cinque anni (qui l’analisi dettagliata). E’ il partito che più fortemente, quando non militarmente, ha sostenuto, nell’ambito della coalizione di centrodestra, il sindaco uscente Mario Landriscina.

“Siamo ancora alla lotta all’ultimo voto. Vada come vada lavoreremo continuamente per la città e io sono a disposizione qualora dovessi entrare in Consiglio comunale”, così l’assessore regionale – ex ministro – Alessandra Locatelli, punto di riferimento assoluto per i salviniani lariani.

Vi siete schiantati contro un risultato pessimo.
Sicuramente c’è un voto di protesta dovuto al momento complesso sia a livello nazionale che locale. Prendiamo e portiamo a casa, lavoreremo con più forza per convincere gli scontenti.

Sì ma probabilmente pagate i cinque anni di governo a Como con Landriscina.
Non è quello, ripeto, è il momento complesso tanto che Rapinese raccoglie l’insoddisfazione dei cittadini.

Ritiene abbia attinto ai vostri voti?
Non lo so, certo ha intercettato gli insoddisfatti.

Perdoni se insisto, non pensa che quel 6.6% si un giudizio nettissimo sul vostro operato?
No, come ho detto penso ci sia voglia di sostenere chi raccoglie il malcontento delle persone nei confronti dei partiti.

Rapinese, diceva.
Anche Minghetti, loro arrivavano dall’opposizione e hanno intercettato l’insoddisfazione. Ora lavoriamo per riconquistare la fiducia della città

Lei è passata da 351 a 155 preferenze
Tutti abbiamo avuto una riduzione drastica, c’è stata l’astensione, come partito siamo sotto il 7, è normale. L’ho visto domenica ai seggi, la gente non ha voglia di impegnarsi con la politica, i cittadini sono scoraggiati.

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25 Commenti

  1. La leggo come un non voler ammettere montagne di errori commessi a discapito dei comaschi. Penso che una disfatta di questo genere in una città come la nostra abbia ragioni più civiche che politiche. Quando si assiste ad una decadenza generale progressiva rimangono delusi TUTTI. Cara signora Locatelli, non mi è mai piaciuta e mai mi piacerà, e anche se lei potrebbe dire la stessa cosa di me, abbia pazienza: gli ultimi 5 anni sono stati una delusione e un fallimento per tutti e da tutti i punti di vista. Sia coerente e lo ammetta che magari riacquista qualche cuore…

  2. Mi è parso di sentire per Como che molti elettori di centrodestra si siano recati in villeggiatura proprio nel week-end elettorale per evitare il voto.

  3. Un po come Lady Demonique peró in salsa bergamasca…..vincitrice morale….
    A fare una fabbrichetta di “perdenti” in brianza facile diventare milionari.

  4. L’unica cosa positiva del ballottaggio tra Rapinese e Minghetti è che non vedremo piu la Negretti lo spero davvero di cuore e che la maggior parte della gente che ha rovinato Como inizi davvero a lavorare.

  5. capriole incredibili:manco fossero stati in vacanza negli ultimi 5 anni(o forse e’ proprio cosi’…).La cosa piu’ sorprendente,pero’,e’ piu’ di un quarto degli elettori che rivota la”coalizione”piu’ insipiente,litigiosa,inetta mai vista a Como.

  6. Si faccia anche un bel esame di coscienza sulla finta lotta che la Lega ha fatto, a livello nazionale, contro l’assurdità del Green Pass. La gente non dimentica il piegamento a 90 gradi di Salvini verso mr. Draghi.

  7. Alessandra Locatelli , la Pasionaria, non ha sicuramente la dote dell’obiettività, Nicola Molteni molto più obiettivo aveva detto da tempo che ha Como sarebbe stata una debacle.

  8. A volte si parla per dire nulla. Minghetti ha intercettato il malcontento? Il malcontento dei “poteri forti”? Fino a ieri era il candidato dei “poteri forti”, oggi rappresenta il voto di protesta? Strana interpretazione. Il nostro Onorevole è più credibile con il “megafono” che con il “microfono”!

  9. Vai “ministra per un giorno” ricominciate a protestare perché è la sola cosa che sapete fare. La prova l’abbiamo avuta in questi 5 anni e la risposta è nel voto. CIAO !

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