Anche il neonato nucleo politico di Azione, il partito fondato da Carlo Calenda, prende posizione sulle fortissime fibrilazioni che scuotono maggioranza e giunta di Palazzo Cernezzi.
“A Como si assiste in questi giorni allo spettacolo indecoroso delle sedute del consiglio comunale sul bilancio che vengono disertate per ripicca da componenti della maggioranza – attaccano i calendiani – con spreco di tempo, denaro pubblico e disprezzo della dignità del Consiglio stesso”.
“A giudizio di Azione – prosegue la nota – appare evidente che le responsabilità vanno equamente suddivise tra un sindaco incapace di fungere da punto di sintesi delle diverse istanze politiche e gli smodati appetiti delle medesime, che si sono rivelate nel tempo concentrate unicamente sull’occupazione di posizioni e nomine, non già sulla realizzazione dei progetti presentati agli elettori nel programma elettorale”.
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E poi ancora attacchi sulla “litigiosità insensata che danneggia la soluzione dei tanti problemi della città, se non fosse che la giunta Landriscina ha dato tali e tante prove di incapacità amministrativa da rendere questa preoccupazione inutile”.
Vengono poi citati singole questioni specifiche, da “l’assurdo e costoso spostamento dell’infopoint al Broletto, alle innumerevoli strutture abbandonate oppure ristrutturate e lasciate vuote, la caotica gestione della piscina di Muggiò, il piano del traffico cancellato e ancora assente, i parcheggi promessi e mai realizzati”.
Risultato, secondo Azione Como, “un livello di incompetenza palese” e “le conseguenze deleterie” per la città.
Dunque l’appello finale. Da un lato principalmente a Forza Italia, chiedendo “un minimo di coerenza” e invitando i forzisti a “votare la sfiducia anziché perdere la faccia in giochini di palazzo che, francamente, si sono protratti troppo a lungo e hanno stufato”.
“In alternativa – chiudono gli estensori del documento – suggeriamo al sindaco di mostrare maggiore dignità rispetto alla cosiddetta maggioranza di cui evidentemente non è più espressione presentando le proprie dimissioni anziché barcamenarsi goffamente, accentuando la già grave condizione di impotenza che continua a danneggiare la città”.
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“In alternativa – chiudono gli estensori del documento – suggeriamo al sindaco di mostrare maggiore dignità rispetto alla cosiddetta maggioranza di cui evidentemente non è più espressione presentando le proprie dimissioni anziché barcamenarsi goffamente, accentuando la già grave condizione di impotenza che continua a danneggiare la città”.
Assolutamente d’accordo ma credo che la “condizione di impotenza che continua a danneggiare la città”, non dipenda solo dal comportamento di Forza Italia ma sia stata la costante del Sindaco e della sua maggioranza dal primo giorno in cui hanno iniziato a governare la città.
Mi auguro che il nuovo partito abbia in mente qualcosa per tirarci fuori dal guado oppure sia disponibile a mettersi in gioco con chi sarà della partita per creare un’alternativa alla mediocrità di chi sta affossando la città.
l’opzione “o ricomincino a governare” non è contemplata?