Incredibile ma vero: a un anno dall’assegnazione della concessione alla società milanese dell’Ostello dell gioventù comunale a Villa Olmo (era addirittura il 7 novembre 2019), non è ancora stata perfezionata nemmeno la pratica burocratica per l’avvio dei lavori di manutenzione e messa a norma.
A comunicarlo, ieri sera in consiglio comunale, l’assessore al Patrimonio Francesco Pettignano che ha risposto a una domanda specifica posta dal consigliere della lista Rapinese Sindaco, Paolo Martinelli.
“Sono passato – disse il 17 marzo scorso Martinelli – ed è tutto fermo. A che punto siamo?”.
La risposta è stata davvero sconfortante.
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“La ditta – ha detto Pettignano – in data 8 gennaio 2021 (dunque già quasi un anno dopo aver ottenuto l’Ostello in concessione, ndr) ha depositato la segnalazione certificata di inizio attività per manutenzione straordinaria e adeguamento normativo. Il settore Pianificazione del Comune, il 15 gennaio 2021, ha risposto comunicando l’inefficacia della Scia”.
“Nello stesso provvedimento – ha aggiunto l’assessore Pettignano – il settore Edilizia privata ha indicato le prescrizioni per poter ottenere le autorizzazioni. Dopo aver ricevuto la risposta di inefficacia della Scia, con una lettera del 28 gennaio 2021 la società ha trasmesso al Opere pubbliche la documentazione mancante che è ora al vaglio prima per l’espressione del parere”.
Sbocco vicino, dunque, nonostante siano passati 17 mesi? Macchè.
co pett
Una volta incassato l’eventuale ok alla Scia, infatti, toccherà poi “alla Soprintendenza valuare i documento, e poi, una volta ottenuto il nulla osta, la società potrà depositare una nuova Scia per poter eseguire i lavori”.
Insomma, in estema sintesi, capire se e quando aprirà mai l’Ostello della gioventù di Villa Olmo oggi è un rebus assoluto.
3 Commenti
Gerva, sembra proprio quello di Aldo Giovanni e Giacomo ?????
Altro esempio di immobilismo comasco……
Che dire ?
Quello che lascia più perplessi dell’attuale Amministrazione è l’inconcludenza. Mille adempimenti burocratici, mille distinguo, mille eccezioni, mille giustificazioni ma mai una conclusione felice di qualsiasi iniziativa. Tra tutti, lo Splendido Assessore al Patrimonio si distingue per la straordinaria capacità di non portare a casa nulla di sostanziale se non la sistematica giustificazione all’ennesimo insuccesso. Tuttavia, non c’è nulla di incredibile, neppure che Fratelli d’Italia l’ha accolto tra le loro file. In fin dei conti, per loro concludere non è fare qualcosa di utile per la collettività ma occupare qualche poltrona in più. E chissenefrega se lo Splendido è inconcludente, basta che qualcuno di loro rimanga comodamente seduto sulla poltrona. È quello lo scopo, o no?