Del doppio ruolo di Luca Venneri quale, da un lato, referente politico e anche amministratore della pagina facebook delle Sardine di Como, o almeno di quelle superstiti, e, dall’altro lato, anche come esponente di spicco di Civitas, ossia la lista civica che fa capo a Bruno Magatti e che come noto oppone a Barbara Minghetti (sostenuta da Pd e Svolta Civica) il nome di Adria Bartolich quale possibile candidata sindaca del centrosinistra, ci siamo già occupati diverse volte.
Ora però, l’ombra di questa doppia giacca di Venneri diventa pesante, alla luce dell’attacco durissimo, quasi sotto la cintola, che proprio tramite la pagina delle Sardine comasche viene sferrato guarda caso a Barbara Minghetti, tirando in ballo addirittura i finanziamenti del Comune al Teatro Sociale e alludendo quindi a confilitti di interesse e posizioni scomode della stessa Minghetti.
Potrebbe non essere l’esponente di Civitas l’autore materiale del post accusatorio verso la consigliera e potenziale aspirante alla fascia tricolore. Ma allora sarebbe bene saperlo, perché altrimenti le “carriere parallele” tra la lista di Magatti pro Bartolich e il ruol social nella vetrina del teorico movimento di cittadini apartitici sarebbero forse un filo troppo ingombranti l’una con l’altra.
Ma al di là delle posizioni politiche, è la chiarezza che serve necessariamente per le opacità che il post contiene in sé (la posizione è delle Sardine? Ma chi decide le posizioni così forti delle Sardine comasche?).
Lo scritto anti Minghetti, per entrare nel tecnico, è stato pubblicato da un generico e anonimo “Amministratore”, come si vede qui sotto.
Ma tra i tre amministratori totali della pagina facebook, a parte quello senza nome né cognome di cui abbiamo appena detto, gli altri due sono Antonella Topputo e, appunto, l’esponente di Civitas (e pro Bartolich) Luca Venneri.
Una sovrapposizione di ruoli – tra una lista civica e un teorico movimento di cittadini sganciati da ogni riferimento specifico a livello politico-istituzionale – che inficerebbe di molto e a monte l’attacco quasi furioso a Minghetti. Il dubbio però è forte, visto che proprio Venneri in passato cercava le adesioni alla pagina delle Sardine, come si vede qui sotto.
In attesa che sia fatta chiarezza, di seguito il post apparso sulla pagina delle Sardine comasche.
LA FORZA DI SCELTE CORAGGIOSE
Esattamente due anni fa le Sardine scendevano in piazza a Como.
Abbiamo trovato l’orgoglio di risvegliarci con spirito nuovo. Siamo stati emozione, orgoglio.
Abbiamo accettato la sfida di abitare un nuovo processo sociale dove le complessità, la diversità sono forza distintiva e non disvalore o l’alibi per chiuderci nei nostri piccoli ‘circoli di amici’.Prima di quel momento pensavamo di essere un’anomalia in un mondo molto diverso da noi.
Da li a poco è arrivata la pandemia. Una delle storie più tristi della storia moderna. Non potevamo più stringerci stretti in una piazza. Lockdown, distanziamento, mascherina, coprifuoco e centinaia di migliaia di morti hanno ridisegnato il mondo e tutte le nostre certezze. Oggi non siamo ancora usciti dalla pandemia ma portiamo con noi uno dei più grandi insegnamenti: “non possiamo salvarci da soli”.
Siamo di fronte alla più grande sfida che la nostra società abbia mai avuto di fronte. In questa sfida, tema centrale sono le disuguaglianze d’ordine sociale, economico, di opportunità e speranze di vita. La politica ha il compito urgente di trovare una strada collettiva, partecipata e solidale che non può essere improvvisata ma deve essere frutto di esperienza e capacità.
È il momento di scelte coraggiose.
Noi siamo pronti per queste scelte.
Le elezioni comunali a Como sono alle porte e siamo preoccupati per l’empasse in cui si trova il centro-sinistra. Esprimiamo seri dubbi sulla candidatura, per il centro-sinistra, di Barbara Minghetti .
Ci teniamo sin da subito a ribadire che non è nostra intenzione esprimere alcun giudizio sulla donna, la professionista e la persona ma ci teniamo a sollevare quattro aspetti politici che non possiamo ignorare.
? Il primo luogo. Barbara Minghetti è stata eletta nel 2017 in consiglio comunale. Aveva l’occasione lì di svolgere un ruolo politico. La sua presenza è stata invece discontinua e sottotono. Sarebbe stato più corretto non candidarsi, se i suoi impegni di lavoro non le permettevano di frequentare il Consiglio Comunale con l’assiduità che tale incarico prevede.
? In secondo luogo. Barbara Minghetti ha dimostrato, le poche volte in cui è stata presente in Consiglio, una distanza molto marcata con i temi comuni e condivisi del centro-sinistra come la contrarietà privatizzazione degli asili comunali e la pluralità d’offerta culturale a Como pensando di poterla privatizzare con il progetto della Fondazione Villa Olmo – unica mozione presentata come prima firmataria in 5 anni.
? In terzo luogo non ci convince il metodo con il quale è stata proposta: in soli quattro giorni è passata dalla “candidata del centro-sinistra” alla “proposta della lista Traglio”. Una candidatura che scende dall’alto ed il suo nome è stato speso come candidata della lista Svolta Civica messa a disposizione della coalizione senza alcuna consultazione di sorta con alleati a forza di titoloni sui giornali.
? Crediamo sia opportuno inoltre sottolineare come non proprio elegante sia stata la gestione di palesi conflitti d’interesse. Barbara Minghetti ha approvato, votando, dei bilanci del Comune di Como dove si ratificavano Fondi per 65.000 Euro (11/12/2020) a favore AsLiCo dove lei stessa è anche nel Consiglio d’amministrazione (delibera di consiglio n. 38 del 29 settembre 2021 e delibera 54 del 23 novembre 2020).Abbiamo vissuto sulla nostra pelle, con il sindaco Mario Landriscina, cosa significa scegliere un professionista con poca o nessuna esperienza politica. Non possiamo commettere il medesimo errore. Noi non siamo il centro-destra anche se qualcuno vorrebbe il contrario.
Crediamo che le sfide che la prossima amministrazione si troverà di fronte sono innumerevoli e complicate e hanno bisogno di persone competenti che sappiano unire le diverse anime del centro-sinistra.Noi, come Sardine, abbiamo aderito a un documento a livello nazionale firmato da
Anpi Como Perugino Perugini• Acli Como• Arci Como• Articolo Uno – Como • Cgil Como Camera del Lavoro Territoriale • Cisl dei Laghi • VERDI COMO Verdi Ecologisti Europei • Legambiente Como • Libera Como • MoVimento Como CinqueStelle• Partito Democratico di Como • Sinistra italiana Como • CIVITAS – Progetto Città • UIL • PRC • ANED. Documento che prendo il nome di ‘Uniamoci per salvare l’Italia’, qui il link: https://www.anpi.it/art…/2411/uniamoci-per-salvare-litaliaÈ il momento di scelte coraggiose.
Noi siamo pronti per queste scelte.
Uniamoci per garantire a Como un governo della città all’altezza della sua storia e migliore di quello che abbiamo visto esercitare nel corso di quest’ultimo mandato amministrativo, profondamente inadeguato e carente di attenzione nei confronti della città.
Dobbiamo cambiare passo e modi. Questo è il momento. Crediamo fermamente che sia il momento di sentirci tutti chiamati a schierarci e partecipare in modo franco e netto.
Schierati e partecipa anche tu a questo link: bit.ly/6000SardineComo_partecipaLe sfide incredibile che si presenteranno hanno bisogno del supporto di tutti, anche del tuo.
9 Commenti
Ma chi sarebbe questo Venneri? Non lo conosce manco il suo vicino di casa.
Basta dare questa importanza a due deliri sui social.
Lasciate Civitas a marcire nel suo brodo.
Il fatto oltretutto che espongano le loro bizzarre idee attraverso la pagina delle sardine è una cosa molto grave e viscida. Il movimento delle sardine è composto da numerosissimi comaschi che nulla hanno a che fare con civitas nè hanno mai espresso democraticamente di condividere tale comunicato.
I falsi comunisti a Como hanno rotto i cabasisi o cabasissi che dir si voglia.
Civica e Sardine che andassero per conto loro e non rompessero più i cabasissi.
Quando gli uomini piccoli credono di essere Grandi fanno solo Grandi danni. Arriverà “il Nulla” e poi piangeranno.
Povera sig.ra Minghetti non è ancora il candidato ufficiale della sinistra è già riceve bordate da tutte le parti che teoricamente dovrebbero sostenerla, posso capire l’ambizione personale, con tutti i teatri da dirigere che ci sono in questo paese, proprio questo “cinema” vuole dirigere? ma chi glie lo fa fare?
Che sia la reazione ritardata di persone in ritardo sulla realtà?
Anche se si vuol far credere che si tratta della battaglia del popolo della sinistra contro i capitalisti radical chic, in realtà la protesta ha un obiettivo molto più banale: cercare di imporre al PD, che è il partito guida di un’eventuale coalizione di centrosinistra, la candidatura che meglio aggrada la minoranza del partito e il gruppo minoritario Civitas. Forse sarebbe meglio che Civitas e la parte minoritaria del PD andassero per la loro strada: sarebbe divertente assistere all’invito di qualche importante onorevole del PD di non votare il candidato che la segreteria e la maggioranza del PD ha scelto. Ovviamente l’annuncio sarà lanciato da qualche palcoscenico di qualche teatro parrocchiale. Nella borghese e devota Como anche le rivoluzionarie Sardine seguono la noiosa processione organizzata dal solito chierichetto invecchiato. Cosa altro potrebbero fare?
Cosa ci sia di Furioso lo sapete solo voi…
Mi sembrano critiche precise e civili. In un certo senso sono anche costruttive: meglio ci sia dibattito su questi punti ora che mal di pancia a elezioni finite.
Più che il conflitto di interessi direi che il problema del post è la pomposità e la ridondanza… ma questo è un altro discorso. C’è una parte della città che si domanda perchè Minghetti abbia avuto un appoggio così entusiasta fin dal momento zero da parte di tutta la stampa… bene che se ne parli.
– Tono da superiorità morale, gli unici coraggiosi, pronti a salvare il Paese
– Punti volutamente tendenziosi (il terzo sembra descrivere la candidatura di Bartolich; il quarto sembra falso, Minghetti ha votato a favore del bilancio? Non credo)
– Giochino per provare a imporre i propri nomi a qualunque costo
Please, lasciate Civitas a marcire nel suo brodo. Saranno contenti di potersi lamentare.