La crocifissione in sala mensa dell’assessore allo Sport Marco Galli – per citare uno dei frammenti più celebri della saga di Fantozzi – ci sarà. Ma il tiro al piccione sarà servito con contorno (di colleghi).
Breve riepilogo: come noto, all’interno della stessa maggioranza comunale, Galli è da tempo nel mirino di Fratelli d’Italia per la chiusura della piscina di Muggiò che si protrae dal luglio 2019. Attaccato, punzecchiato, rimproverato (anche da satelliti meloniani esterni al Palazzo) soprattutto per il mancato rinnovo della convenzione con la Federazione Italiana Nuoto, Galli si è difeso più volte in consiglio comunale e a mezzo stampa. Sempre molto solo, però, poco o per nulla protetto anche dalla sua teorica lista di riferimento, Insieme per Landriscina, spesso più fredda anche di Forza Italia che invece qualche abbozzo di difesa l’ha tentato.
Ora si profila l’ennesimo processo all’assessore allo Sport, con la convocazione della Commissione comunale chiesta espressamente da Mario Gorla (FdI), Gabriele Guarisco (Pd), Guido Rovi (Civitas) ed Elena Maspero (Insieme per Landriscina).
Un’occasione ghiotta sia per gli avversari interni alla maggioranza, sia per quelli esterni, ovvero dell’opposizione, per tornare ad accusare Galli di ritardi e manchevolezze mischiate poi a questioni che con le sue deleghe non c’entrano nulla (i mancati lavori sulla piscina di Muggiò, le mancate manutenzioni, i ritardi sulla scelta politico-finanziaria tra intervenire in proprio per un ripristino o affidarsi alla proposta di partenariato pubblico-privato avanzata da Nessi&Majocchi: tutta roba che oscilla tra lavori pubblici e bilancio, semmai).
Ma qui si inserisce una variabile, ovvero la presidenza della Commissione comunale che attende a moschetti spianati Galli. Il forzista Luca Biondi, interpellato su quando avrebbe convocato l’organismo per l’audizione dell’assessore allo Sport, ha infatti rivelato una succosa novità.
“Lunedì prossimo convocherò la Commissione sulla situazione della piscina di Muggiò – spiega Biondi – Fisserò la seduta per l’8 marzo prossimo. Come da richiesta, inviteremo sicuramente l’assessore allo Sport, Marco Galli. Però non soltanto lui, chiederò la presenza anche dell’assessore ai Lavori pubblici, Pierangelo Gervasoni (Forza Italia), e dell’assessore al Bilancio Adriano Caldara (Lega), ognuno accompagnato dai rispettivi dirigenti”.
Una scelta del tutto comprensibile ma che, in qualche modo, sembra voler fare anche da piccola barriera per evitare il tiro al piccione soltanto su Galli.
“L’obiettivo – precisa Biondi – è soltanto avere il più ampio spettro possibile di informazioni sulla vicenda piscina, tema che tocca inevitabilmente più settori del solo Sport”.
Impeccabile. Astuto.
Un commento
Anche a Como la linea più breve tra due punti è l’arabesco, come diceva Flaiano. Mi sembra superfluo convocare una commissione che in buona sostanza deve accertare la responsabilità di giunta sugli impianti sportivi. È un principio che, se esteso a tutti gli assessorati, porterebbe al caos. Gli impianti sportivi sono o non sono legati in prima battuta allo sport? Se lo sono, l’assessore è l’unico responsabile. Se non lo sono, l’assessore ( che non deve limitarsi a organizzare tornei ed eventi!, troppo comodo!) doveva accorgersene prima e lasciare subito agli altri assessorati la delega allo sport.