Come si dice, dar fuoco alle polveri.
Sono parole destinate, senza alcun dubbio, a elettrizzare (ben) più di una tensione quelle pronunciate questa sera – 15 giugno – dall’assessore ai Servizi Sociali, Angela Corengia, in Consiglio comunale.
“Appare quindi strumentale – ha detto Corengia – la manifestazione di sabato, promossa proprio da una delle associazioni che avrebbe dovuto garantire l’apertura delle strutture di via Sirtori, almeno fino al 30 giugno. Tenendo anche conto su un nuovo dormitorio comunale che non potrebbe che soddisfare le esigenze delle persone regolarmente presenti sul territorio”.
Non è, insomma, velato il riferimento a Como Accoglie, associazione promotrice dell’evento da sempre in prima linea, tra l’altro, per l’assistenza ai senza dimora.
Riassumiamo brevemente coi capitoli precedenti: il dormitorio di via Sirtori (gestito da Caritas con il supporto di Como Accoglie) ha chiuso i battenti da pochi giorni.
Ne è seguita una prima manifestazione dei senzatetto davanti al Comune. Quindi una manifestazione pubblica, molto partecipata, sabato scorso (13 giugno) in piazza Cavour.
Nel mezzo l’annuncio dell’assessore alla Sicurezza, Elena Negretti, sull’imminente apertura di un dormitorio “per regolari” in via Cadorna, e il conseguente nodo sugli irregolari che ha aperto il dibattito.
Sempre nel mezzo, le prese di posizione bipartisan sul tema [su tutte da segnalare quelle di Alessandro Fermi (Fi) e Alessio Butti (Fdi) e Patrizia Lissi (Dem)].
D’altronde il dormitorio permanente è stato oggetto di una mozione approvata quasi un anno fa dal Consiglio comunale e, fino a ora, rimasta lettera morta.
Se in questi mesi la partita – come molte partite – è stata in mano a Negretti, questa sera, si diceva, è intervenuta Corengia.
Riportiamo l’intervento:
Come ho avuto modo di precisare durante lo scorso Consiglio comunale – ha esordito l’assessore alle Politiche Sociali – l’impegno dell’amministrazione in base a un accordo con la Rete Grave Marginalità era quello di arrivare al 30 giugno con le strutture di via Sirtori e palestra Mariani e nel frattempo continuare a lavorare per concretizzare una soluzione con gli enti che partecipano al tavolo per il dormitorio.
A tal fine il consueto intervento economico del Comune, già previsto pre-Covid per sostenere il progetto Emergenza Freddo, era stato rinforzato con ulteriori risorse stanziate con apposita variazione di bilancio all’inizio dell’emergenza, prevedendo come per gli anni passati, che il contributo fosse erogato alla fine a fronte di rendicontazione delle spese sostenute e nella misura pari del 50% delle stesse come da disposizioni vigenti nell’erogazione del contributi.
Tra l’altro per il tendone (di via Sirtori, Ndr), cui ha fatto riferimento più volte Caritas che chiedeva al Comune un’area, a capo dell’incontro con i rappresentanti della rete è la stessa Caritas che aveva assicurato che si sarebbe interessata per trovare soluzioni con i salesiani e canossiane, su cui poi non abbiamo avuto riscontro.E comunque il Cardinal Ferrari ha dato disponibilità all’occupazione di palestra e tendone fino al 31 dicembre. Il resto è noto. Le associazioni che gestivano i dormitori di via Sirtori hanno manifestato l’impossibilità a continuare l’attività con conseguente chiusura all’8 giugno mentre Fondazione Padri Somaschi sta rispettando l’accordo per la palestra Mariani h24.Appare quindi strumentale la manifestazione di sabato, promossa proprio da una delle associazioni che avrebbe dovuto garantire l’apertura delle strutture di via Sirtori, almeno fino al 30 giugno. Tenendo anche conto su un nuovo dormitorio comunale che non potrebbe che soddisfare le esigenze delle persone regolarmente presenti sul territorio”.
3 Commenti
Chi avrebbe dovuto e dovrebbe tenere aperto il dormitorio è l’amministrazione comunale, alla quale i cittadini affidano il compito di gestire la città in tutti i suoi aspetti. I volontari lo hanno fatto fino ad ora, ma non spettava a loro, non era certo un loro dovere!
Tutte le manifestazioni sono strumentali. Perché uno dovrebbe manifestare se non vuole strumentalizzare la manifestazione per promuovere le proprie idee?
Erano strumentali le manifestazioni contro la Giunta Lucini durante l’emergenza migranti, è strumentale la manifestazione degli attori di ieri per sensibilizzare sulla crisi del settore.
Poco strumentale è l’attività dell’Assessore Corengia visto che non risolve nessun problema in agenda…. Ma si sa, l’eredità non è stata tra le più fortunate.
Una dichiarazione semplicemente vergognosa!!!