Aspra polemica, ieri sera in consiglio comunale, sullo stato degli impianti sportivi a Como in vista dell’evento mondiale degli Open Master Series Como Lake 2027 (che coinvolgono anche Lecco e Varese). Nello specifico, si discuteva una modifica alla Convenzione tra le amministrazioni, ma siccome tra le varie discipline che sono previste a Como ci sono anche nuoto e rugby, la consigliera Patrizia Lissi (Pd) ha chiesto al sindaco se, alla luce del pesante intervento dell’Autorità Anticorruzione sul progetto in corso in via Longoni, “il progetto del nuovo campo va avanti” e poi “visto che la nuova piscina olimpionica non c’è, dove verranno svolte le gare di nuoto”.
La risposta del sindaco? Nessuna, come si vede nel video qui sotto.
E a quel punto è stato il consigliere di Svolta Civica, Vittorio Nessi, a tornare sul tema affermando di “capire che il sindaco abbia qualche difficoltà a rispondere, ma la non è risposta è ingiustificata” aggiungendo poi che “si annuncia una cattiva figura per Como in agguato”.
“Sappiamo che le gare di nuoto verranno svolte nella piscina della Como Nuoto, vasca non olimpionica e che la palestra sarà quella di via Giulini – ha affermato Nessi – Ma per quanto riguarda il rugby avremmo la curiosità di sapere quanto influirà la segnalazione dell’Anac su un progetto che potrebbe andare avanti o avere un’interruzione sul secondo cluster non ancora realizzato, o addirittura si potrebbe arrivare anche all’annullamento della prima parte. Diciamo che di tutte le sedi degli eventi sportivi, l’unica vertamente adeguata sarà Villa Erba per la scherma. Non vorrei che tutto il mondo vedesse che a Como abbiamo strutture inadeguate, con la figuraccia in agguato”.
Ancora senza rispondere nello specifico su rugby e nuoto, Rapinese ha risposto rinfacciando a Svolta Civica i dubbi espressi nel tempo sull’effettiva realizzazione di alcuni lavori in questi 3 anni e mezzo (dal campo di Albate a quello in via Pasquale Paoli, passando per lo skate park).
“Mi fregio di annunciare che il certificato anticendio al palazzetto del ghiaccio, che prima non c’era, ora c’è – ha poi aggiunto il sindaco – che la piscina di Casate ora è perfettamente a norma, che nella piscina Sinigaglia la gente non nuota più nella plastica (riferimento ai teloni che prima dei recenti lavori coprivano le parti con il mosaico distaccato, ndr), che la palestra di via Giulini ora è a norma, che il campo di Albate non era stato fatto e oggi è fatto, che il campo di Pasquale Paoli è rifatto, che c’erano un sacco di associazioni sportive che non pagavano, che devo ringraziare il Rugby Como che ha tirato praticamente a nuovo il campo dimenticato di Lazzago, che la piscina di Muggiò, se non ci fossero stati degli attentati veri e propri alla vasca, oggi sarebbe già riaperta e che il progetto portato avanti da leader nazionali e internazionali dell’impiantisca sembra che butti bene, che lo stadio ha aumentato la capienza, che il campo Coni lo stiamo rifacendo, che la palestra di via Cuzzi ora ha le dimensioni per essere mologata. E che prima di me nessun impianto sportivo era stato riaperto”.
In chiusura di scambio, Nessi si è rivolto al presidnete del consiglio comunale Fulvio Anzaldo lamentando che “il sindaco ha solo divagato, avrebbe dovuto rispondere alle mie questioni (su rugby e nuoto, ndr) e lei avrebbe dovuto richiamarlo”, mentre Lissi ha sottolineato che “per quanto riguarda il furto dei cavi alla piscina di Muggiò, non mi pareva una spesa così pazzesca; inoltre il campo Coni l’avevamo ristrutturato con Mario Lucini, per il campo di via Pasquale Paoli sono ancora i soldi della giunta Lucini e per il palazzetto dello sport di Muggiò avevamo recuperato noi i soldi nel 2017 con il Patto per la Lombardia”.