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Viale Lecco senza i posti blu, con ciclabile, bus elettrico e tavolini: la rivoluzione (disegnata) di Minghetti

E’ passato un po’ sottotraccia. E in effetti anche nella presentazione della “città pubblica” di due giorni fa, la candidata sindaco del centrosinistra, Barbara Minghetti – assieme all’ex assessore all’Urbanistica della Giunta Lucini, Lorenzo Spallino, e al “suo” dirigente Giuseppe Corenza – le parole dedicate specificamente sono state poche.

Elezioni, Minghetti: “Subito 20 interventi nei quartieri. Poi stadio, Ticosa, ex Sant’Anna e San Martino”. I progetti

Queste per la precisione, con tanto di disegno alla mano: “Abbiamo un’immagine rispetto al progetto della mobilità che abbiamo già presentato – ha detto Minghetti – tra cui questa di viale Lecco, dove c’è una ciclabile, ci sono tanti alberi, c’è il servizio pubblico. Un progetto di visione della città che rientra nella nostra presentazione delle aree”.

A cosa si riferiva la candidata sindaco, pur tenendo presente – come evidente – che a oggi quell’immagine di viale Lecco è un disegno, forse addirittura uno schizzo e poco più, lontanissimo da una proposta dettagliata, approfondita e appoggiata su un progetto vero e proprio?

Sono le parole pronunciate in vari momenti della campagna elettorale dalla stessa Minghetti a inquadrare quella proposta. Ad esempio quando, il 19 marzo scorso, illustrando il capitolo dedicato alla mobilità, la candidata del centrosinistra illustrò l’idea di una linea “circolare di mezzi elettrici pubblici intorno alla città, cancellazione progressiva dei parcheggi a raso in favore di nuovi autosilo (Ippocastano) e potenziamento di quelli esistenti” con l’obiettivo di “liberare la città dalla compressione delle auto perché i cittadini possano tornare a viverla”. Oppure quando – questa volta per casistiche più limitate – venne proposta la sperimentazione di “un blocco del traffico alle auto dei non residenti nel fine settimana in casi eccezionali come manifestazioni o eventi”.

Peraltro, sempre quello stesso 19 marzo, la capolista di Europa Verde, Elisabetta Patelli, sottolineò identici concetti: “L’obiettivo generale è liberare il sedime stradale dalle auto in sosta, non solo in centro ma in tutti i quartieri. Il sistema circolare urbano che abbiamo pensato toccherà tutti gli autosili principali in un cerchio veloce, con mezzi elettrici, intorno alla città […] L’obiettivo è drenare il traffico non residente con risposte diversificate con la tariffazione integrata e agile, i biglietti di viaggio unici, le corsie preferenziali per i bus, car sharing e pooling”. Gli fece eco Cosenza: “E’ evidente che se un utente può parcheggiare solo in certi posti e non più negli stalli a raso non sarà difficile trovare il privato che ha interesse a costruire un autosilo. Il raccordo con la circolare urbana renderà semplice e comodo arrivare in centro, con le strade libere basteranno 15 minuti al bus per fare il giro della città”.

Il piano del traffico Minghetti: “Via i parcheggi a raso, incentivo autosili con interscambio, circolare con mezzi elettrici intorno alla città”

Insomma, quel viale Lecco apparso nel disegno illustrato così fugacemente due giorni fa, con quella che sarebbe una rivoluzione epocale per la zona senza gli attuali parcheggi a raso addossati alla ferrovia, con una linea di bus ecologici in direzione sud (praticamente al posto degl stalli blu, posti che pure compaiono in una “nuvoletta” collocata a metà viale ma solo per i residenti), una corsia per le auto in direzione Duomo-Lago, una pista ciclabile accanto al marciapiede (forse allargato) destinato a sua volta tavolini, dehors e pedoni, ecco, forse oggi quello schizzo è lontano da essere un progetto definibile come tale. Ma le radici di prospettiva per una simile trasformazione, nel programma e nelle parole di Minghetti e della coalizione di centrosinistra, sembrano esserci a tutti gli effetti.

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8 Commenti

  1. Bel progetto che condivido appieno. Nel caso andasse in porto prepariamoci alla levata di scudi dei personaggi di ampie vedute rappresentanti provinciali di confcommercio.

  2. Non ne farei una gara a chi è arrivato prima… C’è sul piatto il futuro e la vivibilità della nostra città. Ci vuole coraggio e determinazione per portare avanti questa proposta, sicuramente impopolare all’inizio, e dobbiamo lavorare tutti uniti per questo

  3. L’unico modo per evitare di continuare a sforare i limiti di inquinamento è esattamente procedere in questa direzione. Inoltre il cittadino ha più piacere e si sente più sicuro a camminare in un ambiente descritto dal disegno. È per questo che nelle città olandesi i negozi di quartiere riescono a rimanere aperti. Molti miei amici e conoscenti mi dicono spesso che non usano la bici… Perché hanno paura del traffico automobilistico!

  4. Assolutamente favorevole. Mi occupo anche di mobilità sostenibile. Altre città, da anni, ci insegnano che l’unico modo per cambiare la mobilità attuale è proprio quella di limitarla, stravolgerla. Potrei elencarne almeno 50 di città. I risultati alla fine, si vedono, a beneficio di tutti. Cambiare le nostre abitudini. Si può fare!!! Non solo ci è suggerito ma ci è imposto dalle situazioni (leggi smog, tempi ecc.). Provate, oggi, a chiedere a un commerciante di piazza S.Fedele se oggi vorrebbe ancora le auto in piazza come negli anni ’60? Prenderò la circolare, il treno, il battello. Il motorino elettrico ce l’ho già. Lascerei uno spazio privilegiato alle auto elettriche. Ciao.

    1. Sono d’accordo, ed aggiungo che tutti i nuovi parcheggi che verranno realizzati -aperti o chiusi, pubblici o privati- dovranno prevedere una percentuale di posti riservati alle auto ibride o elettriche, percentuale che deve crescere nel tempo per incentivare la transizione alla mobilità a emissioni zero.

  5. Brava Barbara. Sono d’accordo. I posti a raso creano caos. Inoltre vi è sempre la possibilità di non pagare la sosta. Autosili, alberi e marciapiedi. Anche i commercianti ti ringrazieranno

  6. La scoperta dell’acqua calda. Idea già postata dal sottoscritto da anni. È assolutamente necessario che la città diventi smart e non sia più CEMENTIFICATA da progetti ALLUCINANTI, INUTILI, FARAONICI, MILIONARI COME IL SOTTOPASSAGGIO FNM DI COMO BORGHI ATTUALMENTE AVALLATO DA UN ODONTOIATRIA!!!!!
    STESSO DISCORSO PER LA ZONA STADIO.

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