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Pd e alleati possono ignorare l’attacco della galassia Sardine-Civitas per demolire Barbara Minghetti?

Una serie di capi d’accusa pesantissimi, con l’obiettivo di demolire dalle fondamenta l’azione politica di Barbara Minghetti e dunque anche la sua possibile candidatura a sindaco per il centrosinistra con il sostegno già sicuro di Pd e Svolta Civica.

Una sorta di requisitoria pubblica, senza possibilità di appello, in cui uno dei nomi più noti di Civitas, Luca Venneri, in qualità di amministratore della pagina su cui il durissimo attacco è andato “in onda” (quella delle fantomatiche Sardine comasche), è tra i principali amministratori, come ampiamente documentato ieri.

E infine, a saldare questi due aspetti, la sostanziale sovrapponibilità delle tesi demolitorie apparse ieri su Facebook a nome delle Sardine proprio con quelle espresse da tempo da Civitas, la civica guidata da Bruno Magatti che oppone da settimane il nome di Adria Bartolich a quello di Minghetti, quale candidata preferita.

Elezioni, Magatti: “Minghetti è la candidata giusta? No veti ma qualche dubbio. Bartolich? Scelta dal Pd”. Domani vertice Civitas

Intendiamoci, qui nessuno intende mettere in discussione le legittime opinioni politiche di Civitas, di Venneri o delle Sardine, sempre che esista davvero una distinzione tra i tre soggetti. Ma quello che stordisce, per violenza e forse anche bassezza, è il modo scelto per tentare di azzoppare la corsa di Minghetti: una via laterale, opaca per forme e modalità, violentissima nei toni e per questo incomprensibile se si pensa che lo schieramento di riferimento (che si parli di Minghetti, di Civitas o delle Sardine) resta sempre lo stesso, cioè il centrosinistra.

E invece, pare che a fronteggiarsi a suon di imboscate siano avversari irrudicibili e inconciliabili, se è vero che la pagina delle Sardine amministrata anche da Venneri-Civitas parla della consigliera comunale Minghetti come di una presenza in Comune “discontinua e sottotono”, che avrebbe fatto meglio “a non candidarsi”, capace di segnare “una distanza molto marcata con i temi comuni e condivisi del centrosinistra”, il cui nome come possibile candidata sindaca è piovuto dall’alto e che viene accusata (con tanto cifre e dettagli che solo chi frequenta Palazzo Cernezzi può conoscere così) di pesante conflitto d’interessi per i finanziamenti che il Comune ha concesso in questi anni al Teatro Sociale.

Come spesso si dice, in politica può succedere di tutto: anche che dopo una simile manganellata politica, Civitas, le presunte Sardine, Minghetti e il centrosinistra che sostiene la sua candidatura si ritrovino alleati alle elezioni comunali del 2022 come nulla fosse. Può accadere che il Pd pieghi ancora una volta la testa e tenda la mano alla civica che già 5 anni fa ebbe un ruolo determinante nella sconfitta di Maurizio Traglio, così come può accadere che gli elettori del centrosinistra antepongano il desiderio di campo largo e massima unità a tali profonde e virulente divisioni.

Di sicuro, però, in altri tempi – nemmeno lontanissimi – quanto accaduto ieri avrebbe scavato un solco profondo e invalicabile tra gli attori in campo. Forse a livello più umano che politico. Ma la politica è cambiata, dicono. E forse andrà bene così, ancora una volta.

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6 Commenti

  1. L’ora fatidica è scoccata! Gli scudieri del Magatti/D’Alema hanno iniziato le operazioni di pugnalatura e veleni.

    A questi sinistresi in salsa cattolica, perdutamente smarriti nel loro narcisistico sentire fideistico-ideologico, qualsiasi richiamo ad un sano e responsabile pragmatismo suona come una crudele perdita d’identità.
    Meglio fallire le tornate elettorali per altri dieci anni, abbandonando alla destra la tanto amata Como, che al contrario – non sia mai! – rischiare di vincere le amministrative per poi esser costretti a compiere davvero il servizio politico alla Città, sporcandosi inevitabilmente le mani.
    Si preferisce indossare le aureole mitiche della purezza, quelle che consentono però di praticare unicamente le forme di una sterile, vittimistica epperò quanto mai sempiterna opposizione.
    Meglio coltivare difatti il proprio orticello politico; finché dura, e ammettiamolo, reca tanto tanto piacere ed anche un pò di verdura!

  2. concordo al 100%. Quando la smania di protagonismo fa perdere il senso del ridicolo Questi sono i risultati. Poi il fatto che Magatti si schermi dietro persone a lui vicine è ancora più triste, visto il campo di appartenenza a cui dichiarano di appartenere

  3. Quando 2 neuroni si scontrano ed hanno tutto lo spazio libero possono creare danni. Lo zero davanti ai numeri non è rilevante. Arriverà “il Nulla” e poi piangeranno.

  4. Ma chi sarebbero le Sardine? Quattro gatti che non si fila nessuno?

    Certa gente con tale arroganza meglio perderla che trovarla. Se Civitas vorrà seguirli, scelta legittima, vadano pure che nessuno si straccerà le vesti.

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