Giusto pochi giorni fa avevamo dato conto del forte disagio per molti residenti nei quartieri di Rebbio, Breccia e Prestino per l’imminente pensionamento senza un sostituto del medico di base Severino Rossetti (qui la vicenda). Un problema grosso, per la popolosissima zona, che infatti ha scatenato subito la mobilitazione degli abitanti che hanno raccolto 400 firme di protesta consegnate ad Asst Larina. Ebbene, oggi – a testimonianza dei disagi – ecco la testimonianza specifica di Gianfranco, che pubblichiamo integralmente di seguto

Cara redazione,

giorni addietro avete postato un articolo sulla mancanza di dottori nel perimetro Rebbio/Breccia/Prestino. Ora io sono uno dei cittadini che non hanno più un medico di famiglia, rivolgendomi tramite internet alla ricerca di un nuovo dottore ho solo ricevuto del diniego tipo “i medici da lei scelti sono tutti pieni”.

Stamattina ricevo una chiamata dall’ufficio scelta del medico e mi dice testuali parole: “Ora le mando una mail con la lista dei medici disponibili però tutti a Como”. Al che io ho controbattuto che da Prestino, per andare a Como, oltre a dover fare 10 km tra andata e ritorno, bisogna tenere conto del traffico oltre agli orari di visita che hanno questi dottori. Mi è stato anche detto che se voglio devo scegliere un dottore di Como città e devo dare la mia disponibilità entro due giorni altrimenti cancellano la mia richiesta.

Ma io mi domando: ma perché non accettano la mia scelta di un medico che posso trovare sia a San Fermo che a Lucino, paesi a cui tra parentesi sono anche più vicino?