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Sanità, Centrolago: i tempi si allungano. Ritorno a Como in gennaio, Fermi: “Iter veloce”

In effetti settembre è sempre sembrato frutto di una visione troppo ottimistica. Nessun allarme però, sia chiaro, dopo anni di battaglie la promessa sarà mantenuta: la sanità del Centrolago si sgancerà da Sondrio e tornerà con Como.

Sanità in Centrolago, quando un popolo vince: ritorno a Como entro settembre

Il punto sono i tempi. Il provvedimento, ormai strutturato e delineato, è contenuto all’interno di un progetto di Legge regionale più vasto. Al fianco di alcuni spacchettamenti analoghi a quello comasco vi sono infatti altre questioni relative sempre alla sanità. Nell’ultima giunta regionale prima della pausa vacanziera, era inizio agosto, sono state sollevate perplessità sulla seconda parte del documento, cosa che ha portato a un rinvio. Così la discussione sarà ripresa lunedì prossimo, primo appuntamento dell’esecutivo.

SANITÀ’ IN CENTROLAGO: TUTTE LE CRONACHE


“Non credo vi saranno ulteriori problemi – spiega il presidente del Consiglio Regionale, Alessandro Fermi – nel caso sorgessero nuove perplessità è sempre possibile spostare gli spacchettamenti sanitari all’interno di un progetto di Legge confezionato ad hoc”. La stima sui tempi, cioè quanto tempo passerà prima che il provvedimento diventi esecutivo, è presto fatta. “Dopo la giunta il documento passerà in Commissione e quindi in Consiglio. Per quanto l’iter possa essere accelerato e favorito nelle calendarizzazioni arriveremo a ottobe, novembre. C’è anche da dire che il ritorno della sanità a Como richiede un periodo di riorganizzazione generale tra Ats e Asst. Credo sia verosimile e sensato pensare che la decorranza si avrà dal primo gennaio”.

 

 

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Un commento

  1. Aiuto…..i tempi si allungano e l’ospedale è giá agonizzante da tempo.Non è che in Regione vareranno la legge dopo averlo di fatto reso una struttura non più utile alla cura dei malati del centro lago e delle valli?Così non si può andare avanti e la gente è veramente stanca di essere presa in giro con tutti questi ritardi sicuramente dovuti a pressioni politiche di mascalzoni che hanno sempre avversato il nostro ospedale e che lo hanno sempre voluto chiuso.

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