Ieri, 7 dicembre, il Rotary Club Como ha consegnato 200 dosi di vaccino antinfluenzale al sindaco di Sala Comacina, Roberto Greppi, che li ha ricevuti anche a nome dei colleghi Mauro Guerra di Tremezzina e Davide Gandola di Colonno.
“La discussione sulla fornitura di vaccini – evidenziano dal Club – in Lombardia continua a tenere banco: molti cittadini pur avendone diritto perché appartenenti alle cosiddette categorie fragili hanno infatti trovato difficoltà nel reperire la dose.
“L’Ecclesiaste di Qoelet ci ha insegnato che c’è un tempo per tutto – dice Alberto Grandi, Presidente del Rotary Como – poi il tempo finisce: dobbiamo usarlo bene. L’attenzione alle campagne di vaccinazione è sicuramente uno dei fiori all’occhiello dell’attività del club, era fine agosto quando usciva la notizia di una battaglia vinta: la poliomielite in Africa. Vittoria che veste la bandiera del tricolore: nel 1976 l’imprenditore italiano Sergio Mulitsch di Palmenberg creò la prima campagna di vaccinazione che, partendo dall’Italia, portò il vaccino di Sabin nelle Filippine. Idea innovativa perché pochi credevano alla possibilità che privati potessero promuovere vaccinazioni di massa, la storia ha dimostrato il contrario”.
L’iniziativa del Rotary Como dunqye nasce dalla necessità di rispondere alla grave carenza di vaccini che si registra nella zona del centro lago, come anche nel resto della provincia, in un contesto con un’alta densità di popolazione anziana.
I farmaci sono stati donati dall’Ospedale Valduce di Como al Rotary affinché individuasse una realtà territoriale a cui destinare i vaccini. L’ospedale ha subito la stessa carenza di vaccini, non avendo ricevuto l’annuale fornitura da Regione Lombardia, ed è stato costretto ad acquistare da privati le dosi necessarie per i propri dipendenti.
“In un momento di grave difficoltà – prosegue Grandi – l’ospedale ha sentito il dovere morale di contribuire con parte della propria fornitura nei confronti del territorio lariano ricambiando la vicinanza dimostrata durante la pandemia. Piace ricordare che nell’estate del 1871, mentre a Como il vaiolo nero seminava la morte, la Fondatrice: Beata Giovannina Franchi, si prodigava nell’assistenza dei cittadini contagiati; in questi momenti bisogna essere lucidi e non farsi sopraffare dall’emozione; ogni operatore sanitario sa che deve assumersi le proprie responsabilità”.
D’intesa con l’ATS dell’Insubria il Rotary Baradello deciso di consegnare il materiale ai Comuni di Colonno, Sala e Tremezzina per far fronte alle improrogabili necessità delle persone più fragili ed anziane.
“Da parte del Rotary un grande e caloroso ringraziamento all’Ospedale Valduce per la generosa donazione di farmaci che mai come quest’anno si stanno rivelando essenziali e preziosi. L’impegno è quello di proseguire con sempre maggiore convinzione sulla strada del servizio e della presenza nel nostro territorio per rispondere in modo puntuale e concreto alle esigenze e ai problemi di questo tempo complesso”, conclude il presidente.