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Caos trasporti, l’Agenzia Como-Lecco difende sé e la Regione: “Le proteste? All’azienda, non a noi o a Fontana”

A fronte dell’innumerevole serie di problemi del trasporto pubblico a Como e provincia, e segnatamente quelli su gomma, interviene con una nota ufficiale l’Agenzia del Trasporto pubblico di Como e Lecco, ente costituito dalla Regione Lombardia E lo fa in maniera tutt’altro che neutra, indicano nero su bianco i responsabili a cui attribuire i disagi soprattutto alla luce delle diverse petizioni in corso che si rivolgono di volta in volta a soggetti diversi (qui quella indirizzata a Regione Lombardia).

“L’Agenzia c’è, monitora quotidianamente la qualità dei servizi di trasporto offerti ed è sempre pronta ad intervenire per risolvere problematiche e migliorare la qualità dei servizi offerti. Ma lo fa per quanto di sua competenza, e cioè a livello contrattuale nei rapporti con la società incaricata di svolgere il servizio – è la prima precisazione – Questo non per scaricare responsabilità su altri, bensì, proprio nel rispetto dei consumatori, per consentire loro di indirizzare le loro segnalazioni o lamentele ai soggetti deputati a riceverle. Dunque, unico soggetto deputato a riceverle è la società incaricata di svolgere il servizio, non certamente il Presidente della Regione Lombardia”.

“Così come destinataria di segnalazioni o lamentele non può essere l’Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale (TPL) del bacino di Como, Lecco e Varese – specifica ulteriormente la nota – L’Agenzia c’è, sempre e, nella sua qualità di committente, lavora con le aziende quotidianamente per migliorare la puntualità ed eliminare le soppressioni del servizio. Ciò significa che l’Agenzia può intervenire sulla società con la quale ha un contratto di servizio a livello contrattuale per far rispettare l’osservanza delle condizioni di viaggio”.

L’Agenzia del trasporto pubblica rimarca inoltre che “è presente monitorando costantemente la qualità dei servizi, al fine di garantire un servizio di trasporto sempre puntuale ed efficiente che possa raggiungere un buon livello di soddisfazione degli utenti. Non va dimenticato che, attualmente il servizio deve fare i conti con le chiusure autostradali attuali su Como che provocano non poche problematiche sulla viabilità ordinaria di attraversamento della città”.

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Infine una sorta di promemoria: “E’ bene ricordare che l’Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale (TPL) del bacino di Como, Lecco e Varese è un ente pubblico, istituita ai sensi della Legge Regionale n. 6 del 2012 ed è stata costituita nel 2015 con Decreto dell’Assessore alle Infrastrutture e Mobilità di Regione Lombardia per l’esercizio delle funzioni degli enti locali in materia di trasporto pubblico locale. L’Agenzia svolge le funzioni e i compiti stabiliti dalla Legge Regionale n. 6/2012 tra i quali la, definizione e la programmazione dei servizi di trasporto pubblico locale; l’elaborazione di proposte, da trasmettere alla Regione Lombardia, relative ai servizi ferroviari regionali, volte ad ottimizzare l’integrazione intermodale nei bacini; la definizione e l’approvazione del Sistema Tariffario di Bacino, nonché la determinazione delle relative tariffe, in conformità alla disciplina regionale vigente; l’affidamento dei servizi per l’intero Bacino; la verifica dell’osservanza delle condizioni di viaggio minime applicate dal gestore dei servizi di trasporto pubblico locale e lo sviluppo di iniziative finalizzate all’integrazione fra il trasporto pubblico locale e forme complementari di mobilità sostenibile”.

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Un commento

  1. Interessante! Abbiamo scoperto che l ’Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale (TPL) del bacino di Como, Lecco e Varese ha molti compiti ma non quello di raccogliere le lamentele sulla qualità del servizio dei gestori dei Trasporti Locali. Ci sta, non è un call center. Ma se, come specifica, ha, tra i tanti compiti, quello di definire i livelli minimi di servizio obbligatori, come fa poi a monitorarli? Come fa a verificare “l’osservanza delle condizioni di viaggio minime applicate dal gestore dei servizi di trasporto pubblico locale”? Si basa su quello che gli comunica lo stesso gestore dei servizi? Oppure, ha dei marchingegni elettronici su tutti i mezzi per capire ritardi, soppressioni o affollamenti? E il monitoraggio, è inviato in Regione e con che frequenza? E la Regione come fa a capire che è il caso di avvicendare gli Amministratori delle aziende pubbliche trasporti oppure cambiare i gestori concessionari? Chiedo per un amico……

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