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Tutti vogliono la Città dei Balocchi: si fanno avanti anche Erba e Cantù (dopo Cernobbio e Menaggio)

La Città dei Balocchi, dopo essere stata messa alla porta dal sindaco Alessandro Rapinese – convinto della necessità di ripensare l’evento natalizio comasco – sta trovando sempre più amministrazioni e sindaci interessati a garantire un porto sicuro alla manifestazione che nel corso degli ultimi 28 anni ha proiettato il nome della città e le meraviglie del lago in tutto il mondo. (qui tutti gli approfondimenti).

Ecco allora che, dopo Cernobbio e Menaggio, arriva anche l’endorsement del sindaco di Erba Mauro Caprani. Si è ovviamente ancora in una fase preliminare di un ragionamento che andrà sviluppato in futuro e in dettaglio ma il primo cittadino – ci sarebbero già stati degli incontri in tal senso con i organizzatori della Città dei Balocchi – è molto chiaro. “Si tratta di un evento che merita necessariamente una prosecuzione. Impensabile disperdere quanto realizzato in tutti questi anni”, spiega Caprani che allarga il ragionamento e spiega come “Erba si impegnerà per dare vita a un evento che avrà una connotazione regionale per il periodo di Natale e, in tal senso, quale migliore esperienza di quella della Città dei Baloccchi da utilizzare e coinvolgere. Inoltre si potrebbe ipotizzare un possibile interessamento anche di Lariofiere il polo fieristico del territorio”. Insomma si amplia sempre di più la platea di quanti hanno reale volontà di continuare a mantenere accese le luci dei Balocchi”. E il Comune di Erba non sarebbe l’unico interessato.

Infatti anche da Cantù sarebbe stato espresso un concreto interessamento e il sindaco Alice Galbiati, interpellata da Como Zero, spiega – pur mantendo tutte le necessarie precauzioni del caso – quanto potrebbe accadere.  “Come ogni anno stiamo cercando di organizzare il miglior Natale possibile per la nostra Cantù, quindi stiamo valutando diverse opzioni”, queste le sue prime parole. “Già da un paio di anni collaboriamo con Daniele Brunati, il patron della manifestazione, per la consegna dei pacchi dono di Natale alle famiglie più bisognose. È chiaro che approfondire ed ampliare questa collaborazione costituisce un’opportunità importante per la nostra Città anche in chiave di attrattività turistica. Stiamo lavorando per raggiungere questo obiettivo”.

 

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2 Commenti

  1. Tranquilli: tempo di fare il bando, pubblicarlo, vuoi dargli almeno 15 giorni per preparare l’adesione, valutare i progetti, assegnare il bando, in men che non si dica avremo “Natale a Como” pronto, montato e inaugurato per il primo weekend di dicembre. Un successo assicurato.

  2. Premesso che da cittadino comasco sono contento della decisione di ridimensionare le iniziative per il Natale, c’è da dire che il successo della Citta dei Balocchi era dovuto, in gran parte, alla location.
    Erba o Cantù non hanno un Duomo come quello di Como, o piazze scenografiche come Piazza Duomo, Piazza San Fedele e Piazza Volta, e nemmeno il lago che, comunque, faceva da cornice, a rendere ancora più suggestive le proiezioni.
    Replicare la stessa kermesse in tali città sicuramente garantirebbe un maggior afflusso di persone durante il periodo natalizio, ma non in misura paragonabile a quella che si verificava nel capoluogo.
    Insomma, probabilmente gli amministratori che avanzano queste richieste si fanno ingolosire pensando di avere lo stesso successo, ma dubito possa essere così.

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