Non si placa la tempesta dopo la clamorosa protesta di sabato scorso, 29 novembre, quando la presidente della ASD Lario Scuola di Judo Laura Di Adamo e l’istruttore Paolo Piacenti hanno esposto due striscioni con la scritta “Niente premio” e “Vorremmo la palestra” rifiutando il riconoscimento conferito dall’amministrazione alla fine di una giornata di sport organizzata al Teatro Sociale di Como (esibizioni e partite sotto il grande tema del fairplay), qui il primissimo racconto: Como, clamorosa protesta davanti a sindaco e assessori in teatro: “Niente premio, vorremmo la palestra”. Il video e l’imbarazzo.
Il video
Questa sera, sul tema, arriva una durissima Nota firmata da Andrea Ballerini, presidente dell’Istituto Comprensivo Como Lora-Lipomo e da Simone Molteni, presidente dell’Istituto Comprensivo Como Borgovico
Noi presidenti dei consigli d’Istituto abbiamo avuto modo di confrontarci personalmente con il sindaco e la vicesindaco Roperto sui piani scuole e abbiamo avuto modo di vedere personalmente quale sia il concetto di fairplay di questa amministrazione comunale: zero ascolto e poco rispetto per famiglie e lavoratori. Per questo esprimiamo a titolo personale la nostra vicinanza e il nostro supporto morale alla Lario Judo: hanno espresso il loro disagio nella maniera più educata possibile.
Molteni: “Comprendiamo il disagio per chi deve organizzarsi e viene lasciato nell’incertezza dalle decisioni del Comune, è la stessa situazione che vivono le scuole. Nel confronto con il Comune non siamo riusciti ad ottenere risposte alle nostre domande. Neanche a quelle che riguardavano la soppressione delle aule di sostegno (le famose “aule cucù”, a proposito di fairplay). Capiamo bene la frustrazione della Lario Judo e speriamo che il Comune offra loro il rispetto che meritano”.
Ballerini: “Purtroppo il piano di razionalizzazione delle scuole approvato dal Comune colpisce anche le associazioni sportive che si appoggiano alle palestre degli istituti scolastici, oltre a peggiorare la varietà e la qualità dell’offerta formativa dei prossimi anni, come già espresso dal nostro consiglio d’istituto. Il Comune dovrebbe cercare di ascoltare i bisogni di tutte le parti coinvolte e di trovare soluzioni ragionevoli per il futuro dei nostri figli”.