Oggi a Como si è tenuto un presidio non distante dalla Prefettura contro il Ddl sicurezza in discussione in queste ore al Senato e già approvato alla Camera la scorsa settimana. I promotori dell’iniziativa comasca, alla quale hanno partecipato circa duecento persone, sono stati Cgil Como, Anpi, Arci, Sinistra Italiana, Rifondazione Comunista e Partito Democratico.
“Il ddl sicurezza include una serie di misure bandiera della destra, come la criminalizzazione del blocco stradale e ferroviario e norme contro le occupazioni abusive – si legge nel resoconto dei promotori – Altri aspetti salienti riguardano il trattamento delle detenute madri e la repressione delle proteste legate a infrastrutture come il Ponte sullo Stretto e la Tav. Tra i punti più controversi, l’equiparazione delle infiorescenze di canapa industriale alla droga ha suscitato reazioni negative dagli operatori del settore, ignorati dal governo”.
“Oggi ci sono state manifestazioni in tutte le province d’Italia per contrastare un disegno di legge dal profilo incostituzionale e che limita la libertà di protesta pacifica di lavoratrici e lavoratori, cittadine e cittadini”, è la conclusione.
6 Commenti
Meno sono e più s’incazzano mi piace.
Speriamo che il presidente della repubblica legga bene tutto ciò .è nn firmi questo schifo di bozza di ddl.sembra di leggere norme che ci sono state nel periodo nazista-fascista.ribellarsi , ribellarsi …
La barzelletta del giorno. ” Il Presidente della Repubblica che non firma la legge”. Non smetto di ridere!
Forse queste norme servono perché qualcuno ha fatto della parola libertà uno strumento di prevaricazione verso la libertà degli altri.
e quali sarebbero queste “prevaricazioni verso la libertà degli altri”?
A.M.P.I.?