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Como, l’Anpi commemora Renzo Pigni e i partigiani caduti. I famigliari, Rapinese e Lissi alle iniziative

Si sono svolte oggi sabato 21 gennaio 2023 le commemorazioni organizzate dall’Anpi di Como “Perugino Perugini” per Renzo Pigni scomparso il 24 gennaio 2019 e per i partigiani Luigi Ballerini ed Enrico Cantaluppi barbaramente uccisi dai fascisti il 24 gennaio 1945.

Una trentina circa i partecipanti all’iniziativa che si è articolata in due momenti: il primo al Cimitero Monumentale di Como, per ricordare  Renzo Pigni, punto di riferimento dell’Anpi comasca, deputato per lo Psiup di cui fu tra i fondatori, consigliere comunale a Como, vice sindaco nella Giunta di Antonio Spallino negli anni ’80 e nell’ottobre del 1992 sindaco della città di Como per un anno. Dopo il breve intervento a nome dell’Anpi Como del presidente Nicola Tirapelle, ha preso la parola Valeria Pigni, figlia di Renzo e membro attivo del Comitato direttivo della sezione di Como. In seguito è intervenuto per i saluti istituzionali Alessandro Rapinese sindaco della città di Como, mentre era presente anche la consigliera comunale Pd Patrizia Lissi.

L’iniziativa è poi proseguita in viale Innocenzo XI-angolo via Benzi presso la lapide che ricorda l’uccisione il 24 gennaio 1945 dei partigiani Enrico Cantaluppi (anni 21) di Lipomo e Luigi Ballerini (anni 19) di Albate, torturati e fucilati dai fascisti dopo un’azione contro il maggiore fascista Petrovich della Guardia Nazionale Repubblicana. Qui sono intervenuti Tommaso Fasola a nome dell’Anpi sezione di Como, il sindaco di Lipomo Alessio Cantaluppi e Silvio Peverelli a nome dei famigliari dei partigiani.

“Nel rapporto fra il presente e il passato, nasce l’energia che abbiamo chiamato “memoria attiva” e cioè lo strumento tramite cui si incide sul presente – sottolinea l’Anpi – Non ci sarebbe l’Italia che conosciamo senza quelle partigiane e quei partigiani che con il loro sacrificio ci donarono liberazione e libertà. La memoria di questi giovani deve essere sempre rinnovata, per ricordare le migliaia di donne e uomini che hanno dato la vita al fine di garantire a tutti noi oggi la libertà. Memoria che oggi ci deve impegnare a diffondere gli anticorpi della democrazia e dell’antifascismo contro i diffusi rigurgiti razzisti e neofascisti”.

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