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Coronavirus – Como, il grande dono di Remo Ruffini e Moncler: “10 milioni per la nuova terapia intensiva a Milano Fiera”

Oggi Caprotti e Berlusconi.

Adesso Moncler, guidata dal comasco Remo Ruffini (presidente e ad) che annuncia un dono da ben 10 milioni di euro per la realizzazione della terapia intensiva all’interno dell’ex Fiera di Milano.

Ecco le parole dell’azienda:

Moncler comunica la volontà di mettere a disposizione 10 milioni di euro per poter avviare il progetto promosso dalle Regione Lombardia che prevede la realizzazione in tempi brevissimi di un ospedale con oltre 400 posti di terapia intensiva all’interno della ex Fiera di Milano.

“Milano è una città che ha regalato a tutti noi un presente straordinario. Non possiamo e non vogliamo abbandonarla”, dice Ruffini.

E spiega: “E’ un dovere di tutti restituire alla città ciò che fino ad ora ci ha dato. Ho manifestato all’assessore Giulio Gallera la volontà di supportare questo grande progetto sin dal momento in  cui è stato ipotizzato e ora che ci sono ragionevoli certezze sulla fattibilità, siamo pronti a sostenerlo. Sono certo che il team della Regione Lombardia, supportato anche dall’esperienza di Guido Bertolaso, possa far diventare al più presto questa grande iniziativa realtà”.

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9 Commenti

  1. Essendo che abita sul nostro lago di como un pensiero e un aiuto all ospedale centrale della zona lo poteva anche fare sarebbe stato un buona idea di aiuto per QUESTA PANDEMIA MALEDETTA COSA NE PENSATE????? VOI CHE LEGGETE ????

    1. Franco Prada, credo sia un commento povero e poco costruttivo… giusto per una polemica sterile. Como non ha persone adeguate a gestire quei soldi!!! Como è gestita da persone inadeguate è piuttosto che buttar via i soldi in pensieri…. in vorrei ma non posso… si dovrebbe preferire il bene della collettività, quindi Milano che ha, mio malgrado, gente più competente e che sa’ prendere decisioni!

    2. Buona sera a tutti.
      Vi chiedo di poter rispondere al Signor Prada ma anche al signor Alessi o quanteomeno permettetemi di esprimere il mio pensiero
      Smettiamo di fare polemica e di puntare il dito (almeno in questa precaria situazione) per dire cosa e come dovrebbero comportarsi gli altri
      Cominciamo tutti noi con piccoli gesti a fare qualcosa …. poi il resto verrà da sé.
      In questa occasione approfitto
      per ricordare che Comozero aveva sommessamente pubblicato articoli che riguardavano la possibilita di fare donazioni per i nostri ospedali di Como S.Anna e Valduce.
      Anzi……..Sarebbe bello avere aggiornamenti in merito alla raccolta fondi…..
      Grazie mille a tutti

  2. Grazie a chi dona i propri denari, sarebbe auspicabile che chi ne ha davvero tanti segua l’esempio del cavaliere di agnelli e di ruffini (penso ai calciatori e attori super stipendiati ecc.).
    Ringrazio anch’io voi ragazzi di Comozero per la costante informazione, buon lavoro

  3. @Uffa
    Che è sempre la solita polemica sterile sollevata per fare opposizione. L’unica ipotesi sollevata (Legnano) non era praticabile perché la struttura è vetusta, priva degli allacciamenti necessari, non in grado di essere approntata in poco tempo e con una spesa limitata (per quanto si parli di milioni)

  4. Che cosa sapete della notizia diffusa oggi che si poteva utilizzare strutture ospedaliere sottoutilizzate o semi abbandonate esistenti nell’hinterland?

  5. Un grazie di cuore a tutti gli imprenditori menzionati per il loro concreto aiuto.
    Ma un grandissimo grazie e un pensiero affettuoso va a tutti i nostri Angeli ossia al personale della nostra Sanità (medici, infermieri e volontari Croce Rossa ect ect) che sono vicini con il loro instancabile lavoro a tutta la comunità….
    In questo difficile momento loro contnuano a offrire tanta professionalita, dedizione ora più di prima.
    Meritano anche di essere menzionati le Forze dell’Ordine per il loro lavoro nel far rispettare le regole imposte dal Ministero della Sanità.
    Infine un piccolo pensiero anche a Voi di Comozero per la professionalità di informazione sempre pronta, precisa e puntuale
    Grazie e buon lavoro.

    1. Grazie di cuore, Luisa. Non è piccolo, è un gigantesco pensiero che ci commuove e accarezza in settimane difficilissime anche per il nostro mestiere.
      Graziegraziegrazie davvero, da parte di tutta la redazione.

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