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E’ già scontro, Regione Lombardia: “Comune di Como commissariato”. Rapinese: “Non mi sembra”. Ecco cosa dice la delibera: il documento completo

Una differenza sostanziale. Come scrivevamo poco fa nell’intricata e lunghissima vicenda dell’Azienda Sociale questa mattina, in una Nota, Regione Lombardia spiegava: Comune di Como commissariato” (qui l’articolo completo con i dettagli).

Per il sindaco di Como, Alessandro Rapinese, però le cose stanno diversamente. Commentando sulla nostra pagina Facebook infatti ha scritto: “Ho letto la delibera, non mi sembra che sia stato commissariato il Comune di Como”.

Immediata la risposta, al vetriolo, del collega Rino Malacrida, sindaco di Torno: “Anch’io l’ho letta e mi sembra di sì. Io sono sindaco di un comunello (riferimento alla definizione di Rapinese, Ndr) che sta aspettando di poter dare servizi ai propri cittadini”.

Anche per il coordinatore provinciale di Forza Italia e consigliere regionale Sergio Gaddi non vi sono dubbi interpretativi. Dice in un comunicato:

Regione Lombardia ha ufficialmente commissariato ad acta il ruolo del Comune di Como all’interno dell’Azienda Sociale, ente che eroga interventi e servizi sociali a una ventina di Comuni lariani. Un atto dovuto dopo le inadempienze del Comune di Como relative all’attuazione del Piano di Zona 2025-2027, strumento fondamentale per individuare priorità di intervento, obiettivi, strumenti per il funzionamento dell’ente stesso.

Il sindaco di Como Alessandro Rapinese, schieratosi da solo contro tutte le altre amministrazioni comunali socie dell’Azienda Sociale, non ha sottoscritto come prescritto da Regione entro il 7 marzo l’accordo di programma.

Da oggi con apposita delibera della giunta di Regione Lombardia interverrà il commissario Francesco Maria Foti, direttore della Direzione generale Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità della stessa Regione.

Adesso è ufficiale. Il Comune di Como è stato commissariato dalla Regione – dice il segretario provinciale e consigliere regionale di Forza Italia Sergio Gaddi – Cade così anche l’ultimo bluff di Rapinese, che nel suo solito giochetto di mescolare le carte voleva far credere che sarebbe stata commissariata l’intera azienda sociale. Ovviamente non è andata cosi, ma siamo all’abc delle competenze di gestione, che evidentemente mancano al sindaco di Como. L’unico aspetto positivo di questa triste vicenda di vanità personale anteposta agli interessi collettivi, è che grazie all’intervento di Regione Lombardia i cittadini avranno comunque i servizi che attendono.”

Interviene dalla Lega anche la consigliera Elena Negretti: qui trovate un durissimo atto d’accusa.

Ma cosa dice la delibera? Riportiamo:

E’ in quel “ivi compresa la sottoscrizione dell’Accordo di Programma dell’ambito territoriale di Como” che si gioca lo scontro interpretativo. In ogni caso ecco il documento completo [navigabile con la barra in fondo]:

DGR 4051 DEL 17.03.25 (2)

 

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