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Impianti da sci, via libera in zona gialla dal 15. Regione Lombardia: “Incomprensibile il no a zona arancione”

“Condividiamo la decisione del Comitato tecnico scientifico (Cts) circa la riapertura degli impianti sciistici in zona gialla il 15 febbraio. È incomprensibile il cambiamento radicale di posizione assunto dal Cts in relazione alla possibile apertura degli impianti in zona arancione, applicando le misure restrittive aventi come finalità una fruibilità in sicurezza. Questo avrebbe consentito non solo la programmazione delle attività, ma anche una prospettiva di continuità certa per gestori, lavoratori e per tutta la filiera del comparto turistico invernale”.

L’assessore alla Montagna della Regione Lombardia, Massimo Sertori, commenta così la decisione arrivata oggi dal Cts.

“Ci sembrava e ci sembra importante – conclude l’assessore Sertori – ottenere il giusto equilibrio tra la tutela della salute e la tutela dell’economia e del lavoro. Continueremo la nostra azione politica e istituzionale per raggiungere questo obiettivo”.

“Un primo importante riconoscimento per il mondo della montagna. È da settimane che porto avanti in tutte le sedi la battaglia per la riapertura in sicurezza degli impianti di risalita. Il protocollo messo a punto dalle Regioni è frutto di un lavoro che vuole tenere insieme la priorità sanitaria, che per tutti resta al primo posto, ma anche la giusta valorizzazione dell’economia della montagna, a oggi completamente dimenticata. Una boccata d’ossigeno per un settore che sta soffrendo una crisi senza precedenti. Spero davvero che questa riapertura sia l’inizio di una nuova era, con la ripresa di un turismo fondamentale per la Lombardia. Sono convinta che la montagna debba essere centrale nel dibattito politico di rilancio del nostro Paese”. Così Lara Magoni, assessore regionale al Turismo, Marketing territoriale, Moda e Design.

“Per questo motivo, domani mattina, venerdì 5 febbraio, alle ore 10 in tutte le principali stazioni sciistiche della Lombardia e d’Italia – ricorda l’assessore – si terrà, ancora con maggior entusiasmo, un flash mob del mondo della neve intitolato ‘Per chi suona la montagna’. Un segnale di forte compattezza di tutto il comparto, con la volontà di richiamare l’attenzione su un settore particolarmente falcidiato dalla pandemia, che ha voglia di ricominciare”. “Operatori, appassionati, maestri di sci e autorità: tutti insieme – conclude Magoni – per sostenere un patrimonio naturale, culturale, sportivo e turistico che merita di essere valorizzato dopo mesi di difficoltà”.

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