Tiene banco, giocoforza, la decisione arrivata ieri dalla giunta Rapinese di cancellare la Città dei Baloccchi a Como (qui i dettagli). Oggi tra le primissime reazioni è di nota quella del sindaco di Cernobbio, Matteo Monti, che ha subito spalancato le porte alla storica kermesse natalizia dichiarando intenzioni chiare: Città dei Balocchi nessun addio, da Cernobbio il sindaco Monti: “La accolgo io, incontri in corso”.
Ora, interviene con un post su Fb l’ex assessore a Urbanistica e Commercio, Marco Butti (FdI). Il titolo dello scritto è decisamente privo di equivoci: “Natale a Como: lo spezzatino in salsa lariana”.
A differenza dell’attuale Sindaco, quando era in opposizione, sono solito rispettare le scelte istituzionali. Anche in questo caso specifico del Natale, ma nutro parecchie perplessità per quanto è stato deciso. Sono curioso di vedere il numero di partecipanti ed esiti dei singoli bandi, che analizzeremo attentamente. E sono curioso di capire la gestione dei diversi piani della sicurezza che tra loro dovranno per forza “parlarsi”: anche su questo ultimo punto, avremo modo di imparare.
Sono particolarmente interessato ad approfondire su quali basi il Comune attiverà quella che è stata chiamata “clausola di solidarietà”: come verrà effettuata una scelta così importante? Infine questa decisione della Giunta, seppur legittima, pone due questioni non secondarie, in un periodo in cui la comunicazione è molto importante. Siamo sicuri che il brand “Natale a Como” sarà in grado di affermarsi, scaldare i social e i canali di comunicazione? Quale sarà a riguardo il budget e la strategia per il lancio di questa novità? Un pensiero, poi, alla destagionalizzazione dei flussi turistici: cosa ne pensano gli albergatori? Immagino saranno stati sicuramente coinvolti e ascoltati, dal momento che negli ultimi anni l’evento comasco era riuscito ad accreditarsi nel settore turistico. Che dire…buon Natale! #semprepercomo
3 Commenti
Bene bene il nipote del senatore Critica la scelta dell’attuale sindaco e quindi conferma che tale scelta è ottima poiché toglie ai soliti noti e apre a nuovi ingressi. Finalmente un ricambio d’aria fresca anche perché erano 28 anni che le finestre erano chiuse e si sentiva un puzzo tremendo.
Questa manifestazione era nata perché solo una lira o un solo Euro incassato dopo la copertura delle spese doveva essere donato in beneficenza. Mi piacerebbe sapere in ventotto anni a fronte di notevoli entrate quanti ne sono stati donati. E poi, non capisco tanta preoccupazione sullo spacchettamento degli eventi quando gli interlocutori sono sempre gli stessi. Ho l’idea che il Sindaco con questa mossa, abbia rotto le uova nel paniere, e che qualcuno si debba cercare un posto di lavoro…..
Se anche non ci saranno le folle oceaniche che manco ci si poteva muovere (a che pro), mi tengo le prime edizioni che non erano affollate ed erano pure simpatiche.
Butti se le ricorda le code e le soluzioni mai trovate per prevenire l’invasione di orde di auto?
Se il nuovo sindaco ha preso un abbaglio vedremo