“Dopo il voto della maggioranza di ieri sera sulla delibera per la gestione indiretta dell’asilo di Lora non possiamo che essere preoccupati. Siamo preoccupati per i contratti del personale che sarà assunto con la gestione indiretta. Siamo preoccupati per la differente formazione che ci sarà fra pubblico e privato”.
Così la consigliera comunale Dem, Patrizia Lissi.
L’ultimo capitolo della vicenda lo raccontavamo alcune ore fa (qui tutte le cronache):
Como, il consiglio comunale approva a maggioranza la gestione privata per il nido di Lora
In sintesi: il consiglio comunale di Como ha approvato la delibera per l’affidamento in gestione ai privati dell’asilo nido di Lora. Il voto è arrivato a tarda serata e si è risolto con una maggioranza decisamente netta a favore del provvedimento portato in aula dall’assessore alle Politiche educative della giunta Landriscina, Alessandra Bonduri.
E Lissi accusa: “Siamo preoccupati perché gli asili nido sono il fiore all’occhiello del Comune di Como e sappiamo molto bene come lavorano le attuali educatrici, con passione, professionalità e competenze. Anche se la giunta non l’ha voluto ammettere si è trattato di una scelta politica molto chiara. Non dimentichiamoci che in quattro anni la giunta Landriscina non ha aperto un singolo asilo, le liste d’attesa sono diventate lunghissime e sono stati eliminati tutti i servizi integrativi”.
E conclude: “E ora come si pensa di risolvere il problema? Con una delibera piena di dubbi non risolti da una discussione democratica in consiglio comunale. Con una delibera blindata, visto che non c’è stata alcuna volontà di inserire alcuna richiesta del Partito Democratico. Si è parlato di governance privato/pubblico e subito torna alla mente cos’è successo in questi anni alla sanità lombarda e il dramma del Covid-19. L’educazione, tanto quanto la sanità, è un servizio pubblico: deve essere difeso con tutte le forze e garantito a tutti i bambini”.
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